23 gennaio 2023

“L’opera di Mozart e il problema del dramma” di Hermann Cohen

 L’opera di Mozart e il problema del dramma

 

L’opera di Mozart si fa espressione del problema del dramma; questo vuol dire che essa si pone come problema l’unità di azione. Gli uomini che compaiono sulla scena non si configurano come personaggi drammatici per il fatto di agire e rappresentare queste azioni nella loro attualità, né perché le loro azioni sono questioni capitali o affari di stato, oppure rappresentano peregrinazioni di popoli o di dei; ogni cosa potrebbero interpretarla ugualmente anche solo cantando delle orazioni liriche, sia pure con l’intonazione di un tenore drammatico.   

Ciò non li distinguerebbe dai personaggi dell’opera seria. Il genio di Mozart si conferma invece nella purezza del suo stile veramente drammatico.


È un problema dell’unità di azione e ancor prima, come sua condizione interna, al problema etico dell’unità dell’uomo, del soggetto che agisce, che il grande spirito di Mozart si dirige, e per il quale si appassiona. Si potrebbe pertanto dire, secondo il paradosso di Lessing, che Mozart sarebbe diventato uno scrittore drammatico anche se non fosse stato un musicista.

È chiaro che con ciò si vuol esprimere soltanto il fatto che l’opera di Mozart non avrebbe potuto nascere se la sua originalità estetica non gli avesse rivelato, nella sua profondità, il problema drammatico.

Testo tratto da: Hermann Cohen, L’idea drammatica in Mozart, Marietti, Genova 1992, pp. 20-21.