04 gennaio 2017

Addio a Georges Prêtre (1924 – 2017)

Nato il 14 agosto del 1924 a Waiziers, il grande direttore d’orchestra si è spento oggi, all’età di 92 anni, nella sua casa di Navès, nel sud della Francia. 



Il prossimo marzo avrebbe dovuto dirigere 3 concerti alla Scala di Milano, teatro con il quale aveva un rapporto privilegiato e che, in un comunicato stampa scrive: «I familiari che erano con lui riportano che il Maestro è mancato con un grande sorriso: chi ha lavorato con lui ricorda in quel sorriso l’entusiasmo e l’energia che trasformavano le orchestre con cui lavorava».  

«Non solo la Scala perde oggi uno dei Maestri che ne hanno fatto la storia – ha commentato Alexander Pereira, il sovraintendente della Scala – ma io ho perso un amico carissimo con cui ho condiviso 35 anni di vita artistica, da quando era direttore dei Wiener Symphoniker. La sua ineguagliata musicalità, la sua magia accendeva di entusiasmo le orchestre con cui lavorava: ogni musicista desiderava superarsi per lui. Al termine del concerto del febbraio scorso i musicisti scaligeri hanno commentato che era più giovane di loro». 


Georges Prêtre, uno dei massimi direttori del nostro tempo, è legato alla Scala, ai suoi musicisti e al suo pubblico da un rapporto strettissimo cresciuto in 50 anni di attività insieme.


Prêtre debutta infatti nel 1966 dirigendo un leggendaria produzione del Faust di Gounod con Mirella Freni, Nicolai Gedda e Nicolai Ghiaurov e la regia di Jean-Louis Barrault (ripreso nel 1977). Due anni più tardi dirige Turandot con la regia di Margherita Wallmann e, a pochi giorni di distanza, Die Walküre con Régine Crespin e James King. Nel 1969 dirige Roméo et Juliette di Berlioz con Liliana Cosi nella coreografia di George Skibine, nel 1970 Sanson et Dalila di Saint-Saëns con Shirley Verrett e Pier Miranda Ferraro, nel 1972 Carmen con Fiorenza Cossotto, nel 1973 e 1977 Pelléas et Mélisande di Debussy con la regia di Gian Carlo Menotti, nel 1975 La bohème di Puccini nella regia di Franco Zeffirelli con Luciano Pavarotti e Ileana Cotrubas (ripresa nel 1976 e 77), nel 1976 Werther di Massenet con Alfredo Kraus e Elena Obraztsova, nel 1978 Madama Butterfly e subito dopo Manon Lescaut di Puccini con Sylvia Sass e Plácido Domingo in una regia di Piero Faggioni.  


Ancora nel 1978 dirige il dittico raveliano formato da L’enfant et les sortilèges e da L’heure espagnole; torna nel 1981 per Cavalleria rusticana e Pagliacci, regia di Zeffirelli con Domingo e Obraztsova e nel 1982 per Les Troyens di Berlioz nella regia di Luca Ronconi. Gli ultimi impegni operistici di Prêtre alla Scala sono Turandot con la regia di Keita Asari nel 2001 e Pelléas et Melisande con la regia di Pierre Médicin, ma occorre ricordare anche gli innumerevoli concerti con l’orchestra del Teatro e con la Filarmonica, che nel 2005 gli dedica una serata speciale per i suoi «4 volte vent’anni». L’ultimo, trionfale concerto ha avuto luogo il 22 febbraio 2016. Georges Prêtre avrebbe dovuto tornare sul podio per la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala il 13, 15 e 17 marzo 2017.  

(comunicato stampa del Teatro alla Scala)


Né le 24 août 1924 à Waziers dans le Nord de la France, Georges Prêtre fait ses classes musicales au Conservatoire de Douai puis à Paris où il se spécialise dans la direction d'orchestre. En 1946, il occupe son premier poste à l'Opéra de Marseille. Dix ans plus tard, il a la charge de l'orchestre de l'Opéra-Comique puis de l'Opéra Garnier à Paris, fonction qu'il occupe jusqu'en 1963. En 1962, Georges Prêtre est choisi pour diriger l'Opéra d'Aran composé par Gilbert Bécaud et créé à Vienne. Son tempérament souple et très à l'écoute des musiciens et chanteurs en fait un chef très apprécié, notamment de la diva Maria Callas qui réalise quelques-uns de ses plus beaux rôles sous sa direction à la Scala de Milan. Au cours d'une carrière aussi longue que riche en enregistrements, Georges Prêtre a l'occasion de diriger des formations prestigieuses comme l'Orchestre Philarmonique de Vienne (de 1986 à 1991) ou l'Orchestre de la RAI à Turin. En 1997, il obtient la Victoire de la musique classique du Meilleur chef d'orchestre. En 2008, il est le premier chef français à conduire le Concert du Nouvel An à Vienne. Un honneur qui est renouvelé en 2010. L'année précédente, il est élevé au grade de Grand Officier de la Légion d'Honneur, à l'âge de 84 ans. 
(universalmusic.fr)