01 dicembre 2016

“Lockenhaus on Tour” a Milano per Serate Musicali

Lunedì 5 dicembre alle ore 21.00, Nicolas Altstaedt, Pekka Kuusisto, Lily Francis, Knut Erik Sundquist e Alexander Lonquich saranno i protagonisti del prossimo appuntamento della Stagione 2016/2017 di Serate Musicali

                                                
Fondato nel 1981, da Gidon Kremer e Padre Josef Herowitsch, il Festival di Musica da Camera di Lockenhaus – piccolo borgo austriaco al confine con l’Ungheria – riunisce ogni estate musicisti da tutto il mondo che si esibiscono in formazioni create appositamente per l’occasione. 

Dal 2012, Direttore Musicale del Festival è Nicolas Altstaedt che, accompagnato da altri 4 musicisti – Pekka Kuusisto al violino, Lily Francis alla viola, Knut Erik Sundquist al contrabbasso e Alexander Lonquich al pianoforte – ha deciso di riproporre in “tour” questa significativa esperienza.

Appuntamento, quindi, lunedì 5 dicembre alle ore 21.00, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, dove i musicisti si esibiranno per la Stagione 2016/2017 di Serate Musicali.


Sala Verdi, Conservatorio “G. Verdi” di MIlano
Via Conservatorio 12, Milano

Lunedì 5 dicembre 2016 ore 21.00
"Lockenhaus on Tour"

NICOLAS ALTSTAEDT
Violoncello e Direttore Artistico di "Lockenhaus on Tour"
PEKKA KUUSISTO
Violino
LILY FRANCIS
Viola
KNUT ERIK SUNDQUIST
Contrabbasso
ALEXANDER LONQUICH
Pianoforte

«IMPROVISATION À LA LOCKENHAUS»
***
FRANZ SCHUBERT (1797 - 1828)
Quintetto per pianoforte e archi in la maggiore «La Trota» op. 114, D667
Allegro vivace ; Andante ; Scherzo. Presto ; Tema. Andantino ; Allegro giusto

Biglietti: Intero €25,00 - Ridotto €20,00

Di origini tedesche e francesi, Nicolas Altstaedt si trova a proprio agio con repertorio antico, tradizionale o contemporaneo.  Vincitore nel 2010 del ‘Credit Suisse Young Artists’, ha eseguito il Concerto di Schumann con i Wiener Philharmoniker diretti da Dudamel al Festival di Lucerna. Da allora è stato ospite di: Tonhalle di Zurigo, Tokyo Symphony; Tokyo Metropolitan, Melbourne Symphony e tutte le Orchestre della BBC e con direttori quali Vladimir Ashkenazy, Sir Neville Marriner, Sir Roger Norrington, Sir Andrew Davis e Andrea Marcon.  Nelle stagioni 2016/17 e 2017/18 sono previsti impegni con Wiener Symphoniker, Deutsche Sinfonieorchester di Berlino, NDR Elbphilharmonie Orchestra, NDR di Hannover, MDR di Lipsia, Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, Filarmonica di Rotterdam, Orchestra Sinfonica di Barcellona, Filarmonica Nazionale Ungherese, Concertgebouw, Australian Chamber Orchestra  e English Chamber Orchestra. Tornerà ospite de: BBC Scottish Symphony, Orchestra della Svizzera Italiana, Sinfonica SWR della Radio di Stoccarda, Filarmonica di Strasburgo, Orchestra Sinfonica di Basilea e Filarmonica di Duisburg come ‘Artist-in-residence’.  Nel 2012 Altstaedt è stato scelto da Gidon Kremer come suo successore per la posizione di direttore artistico al Festival di Musica da Camera di Lockenhaus. Nel 2014, su indicazione del predecessore Adam Fischer, è stato nominato Direttore Artistico della Österreichisch-Ungarische Haydn Philharmonie, con la quale suona regolarmente al Konzerthaus di Vienna, al Festival Esterhazy e con la quale sono previste tournée in Cina e Giappone. In recital suona abitualmente con Fazil Say e Alexander Lonquich; nella stagione 2016/17 sono previste una tournée negli Stati Uniti e concerti a Istanbul, Wigmore Hall,  Concertgebouw e New York. Attivo anche in ambito cameristico, Altstaedt collabora stabilmente con Janine Jansen, Vilde Frang, Pekka Kuusisto, Jonathan Cohen e il Quatuor Ébène, in Festival quali Salisburgo, Verbier, BBC Proms, Lucerna, Gstaad, Musikfest di Berlino, Schleswig-Holstein, Rheingau, Utrecht e Stavanger. È molto impegnato anche nella diffusione della musica contemporanea e ha tenuto a battesimo i Concerti di Wolfgang Rihm, Georg Friedrich Haas e Nico Muhly; collabora inoltre con i compositori Sofia Gubaidulina, Thomas Ades, Bryce Dessner, Jörg Widmann, Matthias Pintscher e Fazil Say. Quest’anno coordina il Festival “Viva Cello” di Liestal (Svizzera) dove si esibisce anche con il pianista e compositore tedesco “Hauschka”. Ha registrato i Concerti per cello di Haydn, Ligeti e Schumann. Prossime pubblicazioni: tutti i Concerti di C.Ph. E. Bach con Jonathan Cohen e l’Ensemble “Arcangelo”, i Concerti di Shostakovich e Weinberg con Michal Nesterowicz e la DSO di Berlino e un recital con Fazil Say. Altstaedt è stato ‘BBC New Generation Artist’ nel biennio 2010/2012 e ha ricevuto il ‘Borletti Buitoni Trust’ nel 2009.  Suona un violoncello ‘Giulio Cesare Gigli’ realizzato a Roma intorno al 1770.


Sostenitore della ‘nuova musica’, Pekka Kuusisto collabora con compositori quali Nico Muhly, Thomas Adès e Sebastian Fagerlund, di cui ha eseguito la prima esecuzione mondiale del Concerto per violino. Progetti futuri in campo discografico prevedono il Concerto per violino di Sibelius con la Tapiola Sinfonietta, con la partecipazione di Pekka Kuusisto come direttore e solista. Ha suonato con Scottish Chamber Orchestra, Sinfonica di Birmingham, Sinfonica di Toronto e ha debuttato con Bamberger Symphoniker. In qualità di solista è apparso con le Orchestre Sinfoniche di Seattle e BBC, MDR Sinfonieorchester di Lipsia e Orquesta Sinfónica de Galicia. Collabora regolarmente con Anne Sofie von Otter, Simon Crawford-Phillips, Altstaedt, Lonquich e Mustonen. Nel corso dell’ultima stagione è apparso al Festival Bachwochen di Ansbach, al Concertgebouw di Amsterdam, al Konzerthaus di Dortmund e a Wigmore Hall. Dal gennaio 2016 è Direttore Artistico di ACO Collective (un ensemble d’archi della Australian Chamber Orchestra, dedicato  ai giovani musicisti australiani, per portare progetti innovativi in tutto il Paese); dalla stagione 2016/17 è diventato ‘Artistic Partner’ della Saint Paul Chamber Orchestra. É ospite regolare della Mahler Chamber Orchestra, della Swedish Chamber Orchestra, dell’Irish Chamber Orchestra e della Britten Sinfonia e nel 2015 ha diretto la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema in un tour in Sud America. Kuusisto suona di frequente nel suo paese natale, la Finlandia, dove cura anche diversi progetti. Nell’ultima stagione ha eseguito, alla Filarmonica di Helsinki, il Concerto per violino di Sibelius, in onore del 150° anniversario della nascita del compositore. È anche Direttore Artistico di 'Our Festival', che ha luogo ogni anno nella città natale di Sibelius e che ha ricevuto un premio dallo Stato Finlandese per la sua programmazione innovativa. Nel 2013 è stato insignito del Nordic Council Music Prize.Suona su un violino Giovanni Battista Guadagnini del 1752 su gentile concessione della Fondazione Culturale Finlandese.


Americana, Lily Francis nel 2009 ha vinto il Concorso ARD di Monaco nella categoria ‘violino’ e in seguito ha suonato con orchestre tedesche, tra cui la Sinfonica della Radio Bavarese, l’Orchestra da Camera e l’Orchestra della Radio di Monaco. Ha debuttato alla Weill Recital Hall di New York nel 2008 nella serie ‘Distinctive Debuts’, mentre recentemente si è esibita come primo violino con l’Orchestra da Camera di Monaco, la Camerata Salzburg e l’Orchestra da Camera di Vienna.  Lily Francis è stata membro della Chamber Music Society of Lincoln Center dal 2006 al 2009, tenendo concerti alla Alice Tully Hall e in altre importanti sedi concertistiche di New York e degli Stati Uniti. Come membro dell’Aronowitz Ensemble, suona spesso in Gran Bretagna; inoltre è violinista nella Chamber Orchestra of Europe. Ha suonato ai Festival di Lockenhaus,  Marlboro Music,  Musikdorf di Ernen etc…  Ha collaborato con Mitsuko Uchida, Andras Schiff, Gidon Kremer, Arnold Steinhardt, Kim Kashkashian e Peter Wiley. Si è diplomata al Curtis Institute e al Conservatorio del New England e ha studiato con Joseph Silverstein, Miriam Fried, Philip Setzer, Brian Lewis, Teri Einfeldt, Steve Tenenbom e Gerhard Schulz.  Suona un violino Pierre Silvestre del 1846 e una viola Marco Coppiardi del 2004.


Nato nel 1961, Knut Erik Sundquist è uno dei più importanti contrabbassisti dei nostri tempi. Dopo gli studi a Vienna con Ludwig Streicher, è stato contrabbasso solista della Filarmonica di Bergen; nel 1993 è tornato a vivere nella sua amata città natale nel nord della Norvegia, Harstad. Sundquist è ospite regolare di numerosi Festival, quali le Schubertiadi di Schwarzenberg, il Festival di Lockenhaus, il Festival di Lucerna così come dei principali festival norvegesi.  Il suo CD intitolato "Reverie", con musiche di Giovanni Bottesini (2011), ha ottenuto grande successo sia in Norvegia sia all’estero.  Knut Erik Sundquist insegna all’Università di Tromsø, in Norvegia.

Nato a Trier, in Germania, Alexander Lonquich nel 1977 ha vinto il I Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo ha visto impegnato con direttori quali Abbado, Sanderling, Koopman, Krivine, Holliger, Minkowski. Particolare il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera, collaborando con Tetzlaff, Altstaedt, Frang, Bell, Isserlis, Schiff, Faust, C. Widmann, J. Widmann, Holliger, Zimmermann. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: "Diapason d’Or", "Premio Abbiati" e "Premio Edison". Dal 2003 Lonquich forma, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico. Nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C. Ph. E. Bach a Schumann e Chopin del quale ha inciso su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute. Come direttore-solista, collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova - con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento tra il 2004 e 2007 sull’Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart - e ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Di particolare rilievo è stato, nel 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI in cui, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’Integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven. È ospite regolare dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora come direttore-solista. Dopo incisioni dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato a registrare musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Recentemente ha inciso la Kreisleriana e la Partita di Holliger e un CD interamente dedicato a Schubert insieme a Carolin Widmann. Ai numerosi impegni concertistici, Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo masterclass in Europa, Stati Uniti e Australia. Ha collaborato con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia. Dal 2014 è Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale suona in ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti e all’ampliamento del repertorio dell’Ensemble. Nella stagione 2015/16 è stato Artist in Residence presso la NDR (Orchestra della Radio della Germania del Nord). Nel 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, con la moglie, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le discipline a lui care - psicologia, musica e teatro - vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti. È ospite di Serate Musicali - Milano dal 1984.

«LOCKENHAUS ON TOUR»
Il Festival di Musica da Camera di Lockenhaus è stato fondato nel 1981 da Gidon Kremer e Padre Josef Herowitsch, al tempo sacerdote della parrocchia di Lockenhaus. Il concetto del Festival era quello di smantellare il business musicale ‘sovracommercializzato’, trasformando Lockenhaus, un paese di 1000 abitanti nella regione austriaca del Burgenland, in un centro internazionale di musica da camera una volta all’anno: musicisti da tutto il mondo arrivano a Lockenhaus, riunendosi in un ambiente intimo per un scambio musicale lontano dai grandi palcoscenici e per suonare in formazioni create appositamente per il Festival. A garanzia della spontaneità, della flessibilità e della creatività musicale, i programmi dei concerti vengono stabiliti solo in situ da tutti i musicisti che si esibiscono per il Festival. Alla luce di questa particolarità tipica di Lockenhaus, nuovi percorsi vengono esplorati, avventurandosi in un territorio musicale inusuale. Dal 2012 Nicolas Altstaedt è il Direttore Musicale del Festival, su suggerimento di Gidon Kremer. Il tema del prossimo anno sarà "Kronos e Kairos" e offrirà uno sguardo in un mondo dove la super-regolata routine quotidiana si arresta per lasciare spazio a quei momenti speciali in cui i capolavori artistici senza tempo vengono creati.

Il programma
FRANZ SCHUBERT
Quintetto per pianoforte e archi in la maggiore «La Trota» op. 114, D667
Il Quintetto "La trota", così chiamato perché il compositore utilizzò nell'Andantino come tema per le variazioni il suo Lied "La trota", fu composto nel 1819 su commissione del mecenate e direttore della miniera di Steyr, nell'Alta Austria, Silvester Paumgartner, musicista dilettante e violoncellista, oltre che animatore di un cenacolo musicale che si riuniva abitualmente in casa sua. Probabilmente il Quintetto fu eseguito in uno di questi incontri musicali a carattere familiare e poi riposto nella biblioteca del Paumgartner: fu pubblicato postumo da Joseph Czerny come opera 114 a un anno di distanza dalla morte del musicista. Il componimento è una serenata contrassegnata da un tono di cordiale conversazione tra i quattro archi e il pianoforte in cui Schubert rivela tutta la sua abilità di costruttore di finissime ed eleganti armonie. Si tratta senza dubbio di un capolavoro, come appare sin dal primo movimento, Allegro vivace, in cui una dolce melodia cantabile si contrappone a un gruppo di accordi ora veloci e ora lenti, fra slanci e ripiegamenti, in un gioco tra situazioni statiche e dinamiche. Soltanto dopo la quarta entrata del pianoforte, il tema acquista contorni precisi e la ritmica dello sviluppo diventa più densa e compatta, sino a sciogliersi in piacevoli impasti strumentali, tra i quali si possono cogliere accenti di variazioni. Volta a volta il pianoforte, il violino e il violoncello assumono il ruolo di guida del discorso strumentale esprimendo quel gusto del fraseggio musicale luminoso e cristallino, tipico della personalità di Schubert. Il successivo Andante, diviso in due momenti in fa maggiore e in la bemolle maggiore, è un canto spianato con qualche appoggiatura armonica di sapore magiaro e un ritmo puntato di gradevole effetto. A spezzare l'atmosfera sognante dell'Andante ci pensa lo Scherzo costruito sui contrasti ritmici tra pianoforte e violino, attenuati nella seconda parte in un morbido gioco armonico. Ed eccoci al purissimo tema del Lied "La trota" con le sei variazioni di lucente levigatezza musicale. Il tema è annunciato dagli archi, poi la melodia passa alternativamente al pianoforte, alla viola, al contrabbasso al violino e al violoncello. L'Allegro giusto dell'ultimo movimento è partico-larmente colorito nel suo incedere ritmico all'ungherese, mentre il pianoforte con il suo spigliato e fosforescente tessuto sonoro contribuisce ad arricchire quel senso di benessere spirituale proveniente dall'ascolto del Quintetto che, come sottolinea giustamente Alfred Einstein, è parte integrante dello Schubert «che non possiamo fare a meno di amare».
                   Adriana Benignetti