L’orchestra, diretta da
Marco Angius, sarà ospite, nel cartellone della 72ª Stagione
sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, sabato 19 novembre alle ore
17.00. In programma musiche di Borodin, Casella e Šostakovič
(Foto di Alessandra Lazzarotto) |
Il
secondo concerto affidato a un’orchestra ospite nel cartellone della 72ª
Stagione sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali segna un graditissimo
ritorno, quello dell’Orchestra di Padova
e del Veneto, che, anche per questo 2016, calca il palco del Teatro Dal
Verme diretta dal M° Marco Angius.
Dalla
Russia di fine Ottocento dipinta Nelle steppe dell’Asia Orientale descritte
da Borodin per celebrare la vittoria
nel Turkestan di Zar Alessandro II, la formazione guidata da Angius ci porterà
nella Parigi di inizio Novecento, con la suite dal balletto ispirato e tratto dalla
novella di Pirandello, La Giara, e commissionato a Alfredo Casella dai Ballets Sueidos.
Per il finale, maestosamente torneremo in Russia, questa volta nel 1945, quando
i sovietici celebravano la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sulle note
della Nona Sinfonia di Šostakovič.
Marco Angius è un direttore di riferimento per il repertorio moderno e contemporaneo.
Dopo aver concluso gli studi musicali a Roma e quelli universitari a Bologna
poco più che ventenne, si dedica inizialmente alla direzione d’ensemble
fondando il gruppo Algoritmo con cui vince il Premio del Disco Amadeus per
l’incisione di Mixtim di Ivan Fedele (Stradivarius, 2007), quindi debutta con
l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino (che dirige regolarmente
fin dall’edizione Rai Nuova Musica del 2006), Maggio Musicale Fiorentino,
Teatro La Fenice, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra della Toscana,
Orchestre de Nancy, Teatro Petruzzelli, Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, I
Pomeriggi Musicali, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de
Lausanne, Orchestra di Padova e del Veneto. Già assistente di Sir Antonio
Pappano per il Guillaume Tell di Rossini (Emi Records, 2011), nel 2012 debutta
con l’Ensemble Intercontemporain alla Cité de la musique di Parigi e con la
Tokyo Philharmonic all’Opera City di Tokyo. Marco Angius è stato invitato da
festival quali Biennale di Venezia, MiTo, Milano Musica, Warsaw Autumn
Festival, Ars Musica di Bruxelles, Biennale Zagreb, deSingel di Anversa (con
l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Romaeuropa
Festival, Royal College of Music, Accademia Musicale Chigiana. Nella ricca
produzione discografica spiccano opere di Salvatore Sciarrino (Luci mie traditrici per
Stradivarius/Euroarts, Le stagioni
artificiali, Studi per l’intonazione
del mare, Cantiere del poema, Cantare con silenzio), Ivan Fedele (Mixtim e Mosaîque), Giorgio Battistelli
(L’imbalsamatore con l’Ensemble
Icarus), John Cage (Imaginary landscapes
e Sixteen dances), Franco Evangelisti
(Die Schachtel), Arnold Schönberg (Pierrot lunaire con l’Ensemble
Prometeo), Michele dall’Ongaro (Checkpoint,
Orchestra di Padova/Ex Novo Ensemble), Nicola Sani (In red, Stradivarius 2014). È autore di numerosi saggi e scritti
sulla musica contemporanea. Tra le produzioni più recenti: Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Rihm e Don Perlimplin di Maderna, L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, La chute de la maison Usher di Ivan
Fedele, L’Italia del destino di Luca
Mosca e La metamorfosi di Silvia
Colasanti al Maggio Musicale Fiorentino,
La volpe astuta di Janácek, Il diario
di Nijinsky di Detlev Glanert (2009). Tra gli impegni recenti, la
monumentale esecuzione e incisione integrale dell’Arte della fuga di Bach orchestrata da Hermann Scherchen con
l’Orchestra di Padova e del Veneto, una nuova produzione di Gianni Schicchi di Puccini e Alfred, Alfred di Donatoni col Teatro
Sperimentale di Spoleto, le musiche di scena per L’Arlésienne di Bizet con l’Orchestra della Toscana e Chiara Muti,
Risonanze erranti di Luigi Nono al Teatro Farnese con l’Ensemble Prometeo di Parma.
L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita
nell’ottobre 1966 e nel corso di quasi cinquant’anni di attività si è affermata
come una delle principali orchestre italiane nelle più prestigiose sedi
concertistiche in Italia e all’estero. L’Orchestra è formata sulla base
dell’organico del sinfonismo “classico”. Peter Maag – il grande interprete
mozartiano – ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001. Alla
direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido
Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra (Premio
della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” 2002). Nel settembre 2015
Marco Angius ha assunto l'incarico di direttore musicale e artistico. Nella
sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più
insigni del concertismo internazionale tra i quali si ricordano S. Accardo, P.
Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, R.
Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni,
R. Goebel, N. Gutman, Z. Hamar, P. Herreweghe, A. Hewitt, C. Hogwood, L.
Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, V. Mullova, A. S. Mutter,
M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J. P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich,
H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, K.
Zimerman. L’Orchestra è l’unica Istituzione Concertistico - Orchestrale
(I.C.O.) operante nel Veneto e realizza circa 120 concerti l’anno, con una
propria stagione a Padova, concerti in Regione, in Italia per le maggiori
Società di concerti e Festival. Nelle ultime Stagioni si è distinta anche nel
repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi
allestimenti di Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte di Mozart, Il barbiere di Siviglia, Il turco in Italia e Il Signor Bruschino di Rossini, L’elisir d’amore, Don Pasquale e Lucrezia
Borgia di Donizetti, Rigoletto di
Verdi, La voix humaine di Poulenc e Il telefono di Menotti. A partire dal
1987 l’Orchestra ha intrapreso una vastissima attività discografica realizzando
oltre cinquanta incisioni per le più importanti etichette. Tra le pubblicazioni
più recenti l’Arte della fuga di Bach/Scherchen diretta da M. Angius
(Stradivarius), Vivaldi Seasons and
Mid-Seasons con S. Tchakerian e P. Tonolo (Decca), Sinfonie e concerti di Pleyel e Vanhal con L. Bizzozero e S. Bohren
(Sony), la Passione di Gesù Cristo di
Paër diretta da S. Balestracci (cpo), i Concerti
per violoncello di Haydn e Wranitzky con E. Bronzi solista e direttore
(Concerto). L’Orchestra di Padova e del Veneto è sostenuta da Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto e Comune di Padova.
Sabato 19 novembre ore 17.00
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Borodin, Nelle
steppe dell’Asia Centrale
Casella, La giara, suite, op. 41 bis
Šostakovič, Sinfonia n. 9, in Mib maggiore, op. 70
Casella, La giara, suite, op. 41 bis
Šostakovič, Sinfonia n. 9, in Mib maggiore, op. 70
Direttore: Marco
Angius
Orchestra di Padova e del Veneto
Biglietti
Interi Primo
Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): €
20,00 + prevendita
Secondo
Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): €
14,50 + prevendita
Balconata:
€ 11,00 +
prevendita
Ridotti* Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) € 16,00 + prevendita
Secondo
Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 12,50 + prevendita
Balconata
€ 9,00 +
prevendita
Biglietti
per I Pomeriggi in anteprima
Interi € 10,00 + prevendita
Ridotti*
€ 8,00 + prevendita
* (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Associazioni
Culturali; Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Biglietteria TicketOne - Teatro
Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
(comunicato stampa)