L’inquietante
capolavoro di Benjamin Britten, tratto dalla ghost story di Henry James, è
diretto da Christoph Eschenbach per la regia di Kasper Holten. Nel cast Ian
Bostridge e Miah Persson
Dal 14 settembre al
17 ottobre
sarà in scena al Teatro alla Scala l’opera di Benjamin Britten The Turn of the Screw, capolavoro
del teatro musicale del Novecento, in una nuova produzione che presenta vari aspetti
di interesse.
È
la prima volta che l’opera viene rappresentata alla Scala in lingua originale. La cronologia scaligera, infatti, registra un
unico allestimento alla Piccola Scala nel 1969 (ripreso nel 1970) - direttore
Ettore Gracis per la regia di Virginio Puecher - non sul testo originale ma
sulla traduzione ritmica in italiano curata da Roberto Sanesi.
Sul
podio un maestro di fama internazionale, Christoph
Eschenbach, attuale Direttore musicale della National Symphony Orchestra e
del John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, D.C. Suoi incarichi precedenti sono stati la
Direzione musicale dell’Orchestre de Paris, della Philadelphia Orchestra, della
NDR Symphony Orchestra e della Houston Symphony. Ha diretto diverse volte la
Filarmonica della Scala ed è ora per la prima volta al Piermarini per un
impegno operistico.
Questa
produzione segna anche il debutto alla Scala di Kasper Holten, regista danese affermatosi rapidamente a livello
internazionale. A soli 27 anni Direttore artistico della Royal Danish Opera,
attualmente è ‘Director of Opera’ al Covent Garden. Impegnato oltre che sui
palcoscenici d’opera anche nella prosa, ha al suo attivo oltre 65 produzioni – da
citare lo straordinario successo della Tetralogia wagneriana rappresentata nel
2006 alla Royal Danish Opera. È tra l’altro autore e regista del film Juan (2009), liberamente ispirato al Don
Giovanni di Mozart.
I CANTANTI
Molto
atteso il debutto – nei panni del demoniaco Peter Quint – del tenore inglese Ian Bostridge, per la prima volta in un ruolo scenico alla Scala, dove è già
stato più volte applaudito in recital. Cantante raffinato, liederista acclamato
in tutto il mondo e apprezzato interprete dei grandi oratori di Haydn, Händel e
Bach, ha una vasta discografia che gli è valsa i più prestigiosi riconoscimenti,
tra cui quattordici nomination al Premio Grammy.
Al
suo fianco, nella parte della giovane Istitutrice, il pubblico della Scala
potrà riascoltare il soprano svedese Miah
Persson, che torna dopo il bel successo come protagonista de L’incoronazione di Poppea di Monteverdi.
La
parte di Mrs. Grose è affidata a Jennifer
Johnston, già interprete di CO2
di Battistelli nel 2015. Miss Jessel sarà Allison
Cook, già applaudita alla Scala in
Quartett di Francesconi nel 2011. Le voci bianche saranno quella di Louise Moseley nella parte di Flora, e
di Sebastian Exall e Lucas Pinto che
si alterneranno nella parte di Miles.
L’OPERA
Il
soggetto dell’opera – commissionata dalla Biennale di Venezia ed eseguita per
la prima volta, sotto la direzione di Britten, al Teatro La Fenice il 14
settembre 1954 – è tratto dall’omonimo racconto di Henry James (1898). Il
libretto è firmato da Myfawny Piper, la cui collaborazione con Britten proseguì
per Owen Wingrave e Death in Venice.
Il
primo interprete di Peter Quint fu il tenore Peter Pears, compagno di vita del
compositore. Nel ruolo dell’Istitutrice lo affiancava il soprano Jennifer
Vyvyan. Il piccolo Miles era impersonato dall’allora tredicenne David Hemmings,
che ebbe poi una brillante carriera di attore a partire dal successo del film
di Michelangelo Antonioni Blow-Up.
La
partitura – che prevede un ensemble strumentale ‘da camera’ costituito da
tredici esecutori -– fu composta in pochi mesi nel 1954, ma già nel 1932
Britten scriveva di essere attratto dal racconto di James, “meraviglioso,
sinistro, terrificante”. Ne deriva infatti un’opera-giallo dall’atmosfera tesa
e allucinante, misteriosa e ambigua. È una “strana storia”, infatti, quella
della giovane Istitutrice che giunge a Bly, nella campagna inglese, per istruire
due fratelli orfani, Miles e Flora, affidati alle sue cure dallo zio e tutore.
Ella accetta l’incarico nonostante la curiosa condizione impostale dall’uomo:
qualunque cosa succeda, non deve disturbarlo per nessun motivo. Sebbene si
tratti di bambini affettuosi ed educati, Miles viene espulso dal suo collegio
per motivi misteriosi. Dopo pochi giorni l’Istitutrice comincia a vedere due
strane e silenziose figure, che scopre essere il domestico Peter Quint e la
precedente istitutrice da lui sedotta, Miss Jessel: entrambi sono morti
misteriosamente poco tempo prima. La giovane tenta di contrastare, con tragico
esito, le relazioni demoniache che legano i due bambini ai due fantasmi.
Il
rapporto tra innocenza e corruzione è tema ricorrente nelle opere di Britten. La
frase del libretto che suggerisce proprio che il cuore dell’opera è la
supposizione della perdita dell’innocenza è un verso preso a prestito da
William Butler Yeats: “The ceremony of innocence is drowned” (La cerimonia
dell’innocenza è morta), attribuito nell’opera al personaggio di Quint quando
intona i suoi progetti di plagio nei confronti del piccolo Miles.
Il
soggetto di Henry James ha ispirato anche diverse riduzioni cinematografiche,
tra cui il film britannico del 1961 “The Innocents”, diretto da Jack Clayton,
che ebbe come protagonista la star Deborah Kerr al fianco di Michael Redgrave.
Stagione d’Opera e
Balletto 2015 ~ 2016
14, 16, 20, 28, 30 settembre; 13, 17 ottobre
2016
THE TURN OF THE SCREW
(IL GIRO DI
VITE)
Opera in
un prologo e due atti
di BENJAMIN BRITTEN
Libretto
di Myfanwy Piper
tratto da
un racconto di Henry James (1898)
(Edizione
Boosey & Hawkes; rappr. per l’Italia Casa Ricordi, Milano)
Prima
rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 14 settembre 1954
Nuova produzione
Teatro alla Scala
Direttore
CHRISTOPH ESCHENBACH
Regia KASPER HOLTEN
Scene e
costumi STEFFEN AARFING
Luci ELLEN RUGE
Drammaturgo GARY KAHN
Personaggi e
interpreti
The Prologue /
Peter Quint Ian
Bostridge
The Governess Miah
Persson
Mrs Grose Jennifer Johnston
Miss Jessel Allison Cook
Miles Sebastian Exall / Lucas Pinto *
Flora Louise
Moseley
Orchestra del Teatro alla Scala
* Trinity Boys Choir - Direttore DAVID SWINSON
Date:
mercoledì 14 settembre 2016 ore 20 ~ prima
rappresentazione turno E
venerdì 16 settembre 2016 ore 20 ~ turno D
martedì 20 settembre 2016 ore 20 ~ turno A
mercoledì 28 settembre 2016 ore 20 ~ turno C
venerdì 30 settembre 2016 ore 20 ~ turno B
giovedì 13 ottobre 2016 ore 20 ~ fuori
abbonamento
lunedì 17 ottobre 2016 ore 20 ~ ScalAperta
Prezzi: da 150 a 11 euro
Prezzi
recita ScalAperta: da 75 a 5,50 euro
Mercoledì 14
settembre l’opera sarà trasmessa in diretta stereofonica da RAI RADIO TRE
(Comunicato
stampa)