Venerdì 5 agosto alle ore 21.15, a
Pieve a Elici, Enrico Dindo e Pietro De Maria eseguiranno musiche di Beethoven,
Schumann e Brahms
Un piacevole
ritorno quello del violoncellista
Enrico Dindo e del pianista Pietro
De Maria al Festival di musica da camera della Versilia,
a Pieve a Elici, per il concerto che inaugura la seconda parte della
manifestazione.
Il duo si esibirà, venerdì 5 agosto alle ore 21.15,
nella bellissima pieve romanica di S. Pantaleone. Il programma abbraccia oltre un secolo, dalle
fine del Settecento alla fine dell’Ottocento, attraverso i virtuosismi di Ludwig Van Beethoven e le musiche più
intimistiche di Robert Schumann
e Johannes Brahms. Ad aprire la
serata saranno due sonate di Beethoven, la Sonata in Sol minore op. 5 n.2 e
la Sonata in Re maggiore op. 102 n.2, la prima composta e dedicata a
Jean-Pierre Duport, uno dei più abili virtuosi di violoncello della sua epoca;
la seconda, una delle ultime scritte dal compositore tedesco. Di Schumann,
Dindo e De Maria hanno scelto i particolarissimi Phantasiestücke per
violoncello e pianoforte, op. 73, brevi pagine “leggere”, scritte per
essere eseguite in famiglia e rallegrare gli animi. Infine, a chiudere la
serata, la celebre Sonata in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38.
Un “saluto a Bach”, come Brahms stesso scrisse sul frontespizio della
partitura, molto apprezzata dal pubblico fin dalla sua prima esecuzione, nel
1865.
Nato in una
famiglia di musicisti, Enrico Dindo inizia a sei anni lo studio del
violoncello diplomandosi al Conservatorio di Torino. Nel 1997 conquista il
Primo Premio al Concorso “Rostropovič” di Parigi e da quel momento inizia
l’attività da solista, che lo porta a esibirsi con orchestre prestigiose e al
fianco di importanti direttori. Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa
Cecilia e nel 2014 direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica
della Radio di Zagabria. Enrico Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo
Rogeri (ex Piatti) del 1717, affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
Pietro De
Maria si è
diplomato sotto la guida di Gino Gorini, perfezionandosi poi con Maria Tipo al
Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de
Virtuosité con distinzione. Dopo aver vinto il premio della critica al
Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990 e il primo premio al Concorso
Internazionale “Dino Ciani” di Milano (nel 1990), al Géza Anda di Zurigo (nel
1994), nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La
sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e
con grandi direttori come Abbado, Chung, Koopman, Noseda.
Il costo del
biglietto intero è di 12 euro, il ridotto 10 euro.
Il programma
completo su AML