03 agosto 2016

Dindo e De Maria al “Festival di musica da camera della Versilia”

Venerdì 5 agosto alle ore 21.15, a Pieve a Elici, Enrico Dindo e Pietro De Maria eseguiranno musiche di Beethoven, Schumann e Brahms


Un piacevole ritorno quello del violoncellista Enrico Dindo e del pianista Pietro De Maria al Festival di musica da camera della Versilia, a Pieve a Elici, per il concerto che inaugura la seconda parte della manifestazione. 


Il duo si esibirà, venerdì 5 agosto alle ore 21.15, nella bellissima pieve romanica di S. Pantaleone.  Il programma abbraccia oltre un secolo, dalle fine del Settecento alla fine dell’Ottocento, attraverso i virtuosismi di Ludwig Van Beethoven e le musiche più intimistiche di Robert Schumann e Johannes Brahms. Ad aprire la serata saranno due sonate di Beethoven, la Sonata in Sol minore op. 5 n.2 e la Sonata in Re maggiore op. 102 n.2, la prima composta e dedicata a Jean-Pierre Duport, uno dei più abili virtuosi di violoncello della sua epoca; la seconda, una delle ultime scritte dal compositore tedesco. Di Schumann, Dindo e De Maria hanno scelto i particolarissimi Phantasiestücke per violoncello e pianoforte, op. 73, brevi pagine “leggere”, scritte per essere eseguite in famiglia e rallegrare gli animi. Infine, a chiudere la serata, la celebre Sonata in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38. Un “saluto a Bach”, come Brahms stesso scrisse sul frontespizio della partitura, molto apprezzata dal pubblico fin dalla sua prima esecuzione, nel 1865.

Nato in una famiglia di musicisti, Enrico Dindo inizia a sei anni lo studio del violoncello diplomandosi al Conservatorio di Torino. Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso “Rostropovič” di Parigi e da quel momento inizia l’attività da solista, che lo porta a esibirsi con orchestre prestigiose e al fianco di importanti direttori. Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia e nel 2014 direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria. Enrico Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717, affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.

Pietro De Maria si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini, perfezionandosi poi con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. Dopo aver vinto il premio della critica al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990 e il primo premio al Concorso Internazionale “Dino Ciani” di Milano (nel 1990), al Géza Anda di Zurigo (nel 1994), nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con grandi direttori come Abbado, Chung, Koopman, Noseda.

Il costo del biglietto intero è di 12 euro, il ridotto 10 euro.

Il programma completo su AML