05 febbraio 2016

A colloquio con… Carla Nolledi: 10 anni in musica “per ragazzi”

«L’Associazione Musicale Lucchese con “Musica ragazzi” propone agli insegnanti dei vari livelli scolastici della provincia di Lucca un itinerario didattico fra i generi musicali. Siamo convinti che la musica nel suo insieme rappresenti un unico e fondamentale linguaggio che nutre l’intelligenza e la sensibilità»

«Dieci anni pieni di lavoro, di progetti, di riflessioni per trovare le formule, sempre in continua evoluzione, che potessero parlare ai giovani: anni di tensione ideale forte verso qualcosa a cui si attribuisce un grande valore». È con queste parole che Carla Nolledi descrive il suo impegno che 10 anni fa ha portato alla nascita di Musica ragazzi, una rassegna espressamente ideata per i più giovani.


Lo scopo, come mi spiega, è stato fin dalle origini quello di «avvicinare le nuove generazioni ai vari linguaggi della musica. Un’opportunità per alunni e insegnanti, ma anche un’occasione per formare il pubblico di domani: cittadini musicalmente più consapevoli, educati all’ascolto».   



Bambini all’Auditorium dell’ISSM "Boccherini
Il ruolo degli insegnanti è stato e continua a essere vitale: «Gli incontri con gli insegnanti sono fondamentali: forniamo loro materiale da ascoltare e da elaborare, andiamo nelle scuole e, classe per classe, familiarizziamo con i ragazzi, creando le condizioni per una fruizione della musica sempre più consapevole e partecipata, superando confini e diffidenze. Per tutto ciò Musica Ragazzi comporta un grosso impegno e prevede un  intenso periodo di  preparazione ai concerti. La soddisfazione è, però, enorme: siamo ripagati da circa 3000 presenze all’anno».

Carla Nolledi e Sofija Gubajdulina
La rassegna ha, da sempre, dato spazio a differenti generi musicali: «È necessario  superare steccati e pregiudizi: non esistono repertori adatti o non adatti. Quello che è fondamentale, invece, è puntare sulla qualità degli interventi: il nostro lavoro deve stimolare ad ascoltare e confrontare mondi diversi; d’altronde, la curiosità dei ragazzi è molto viva e non c’è da meravigliarsi che si possano avvicinare facilmente ai generi più diversi compresa la lirica».

Negli ultimi anni la rassegna si è evoluta e modificata così come il pubblico che la segue sempre con maggiore passione: «Sono aumentate le richieste di partecipazione, e di questo siamo molto contenti. Andare al concerto non deve rappresentare un fatto eccezionale, ma una sana abitudine da coltivare».

Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Lorenzo Micheli
Da due anni, inoltre, molteplici sono le connessioni con le altre attività dell’Associazione Musicale Lucchese, come la Stagione cameristica o il Lucca Classica Musical Festival: «Il progetto complessivo dell’AML ha una forte connotazione divulgativa. Gli artisti che  partecipano alla stagione “ufficiale” sono ben contenti  di incontrare i giovani. Tra questi, ad esempio, il grande violoncellista Giovanni Sollima, che già negli scorsi anni ha avuto modo di esprimere le sue grandi doti comunicative con ragazzi di ogni età. All’interno del Lucca Classica Musical Festival ci sono, poi, appuntamenti dedicati ai ragazzi e ai loro  genitori come “Boccherini sulle Mura”, un progetto didattico alla scoperta di Luigi Boccherini che vede la partecipazione attiva di molte scuole della città».



Giulio D'Agnello, Carla Nolledi e
 i bambini della "classe pilota" per il 2016
Sempre all’interno del Lucca Classica Musical Festival è nata anche la convenzione con il Polo Scolastico Fermi Giorgi: «Nel corso dell’edizione 2015 del Festival abbiamo riscontrato una forte unità di intenti e grazie alla sensibilità e all'impegno del professor Gherardo Fehr – impegno condiviso e supportato dalla dirigente di allora, Donatella Buonriposi (attuale Dirigente Scolastico Provinciale) e dell’attuale dirigente, Massimo Fontanelli, un'operazione di grande coinvolgimento e divulgazione si sta realizzando. Durante l’ultimo concerto della Stagione cameristica più del 30 per cento del pubblico era formato da giovani!».

Chiedo allora a Carla Nolledi, di raccontarmi la sua personale esperienza di “avvicinamento” alla musica: «Mia madre aveva studiato da dilettante, come era comune fare una volta, il canto e il violino: è a lei che devo la mia passione per la musica. Da bambina mi piaceva moltissimo cantare e ascoltare musica. Proprio di fronte alla nostra casa abitava un’insegnante di  pianoforte che preparava gli allievi al diploma: ascoltavo per ore, affacciata alla finestra, rimanendo incantata ed emozionata dalla musica di Chopin, Beethoven, Mozart e Bach. Poi, diventai allieva dell’Istituto Boccherini».

E, dopo qualche anno, l’incontro con l’Associazione Musicale Lucchese: «Nel 1964, partecipai con mia madre a un concerto dell’Associazione Musicale Lucchese (AML): era il mio primo concerto che, segnò, l’inizio di una grande e proficua collaborazione con il M° Handt e l’Associazione da lui appena fondata. Cominciai, infatti, a svolgere piccole mansioni come andare in tipografia, portare in giro le locandine, fare la comparsa, sistemare le sedie per i concerti. In cambio,  la mia  formazione musicale, così come quella di altri giovani, andava arricchendosi. Attraverso l’organizzazione e la programmazione dei concerti, avemmo modo di ascoltare grandi interpreti, conoscere compositori antichi e moderni e la storia dei grandi musicisti lucchesi. Ancor prima di terminare gli studi al Conservatorio, alcune esperienze in campo educativo mi  fecero capire che  la mia vocazione era rivolta alla didattica della musica. Una disciplina  quasi sconosciuta in quegli anni, che comportava un mutamento radicale nel campo della formazione. Lo studio, unito all’esperienza pratica, favorì un lavoro di ricerca nel settore educativo e fin dai primi anni d’insegnamento, soprattutto grazie all’AML, moltissime  furono le  occasioni, nella scuola dove insegnavo, per creare un filo diretto tra i ragazzi e la musica».

Ed è proprio grazie all’acquisizione di queste competenze, nonché all’interesse e alla passione per la didattica e per i più piccoli che anni fa Carla Nolledi è responsabile del settore didattico e formativo dell’Associazione Musicale Lucchese.


Adriana Benignetti