Giovedì 21 e sabato 23 gennaio, il violinista, ospite
della 71a Stagione de I Pomeriggi Musicali, sarà impegnato nell’esecuzione
del “Concerto n. 2 per violino e orchestra” di Šostakovič.
Sul podio Sergio Alapont
Dopo l’esibizione di Alexander Lonquich, un altro
grande solista torna al Teatro dal
Verme per dividere il palcoscenico con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali: il
violinista Pavel Berman, che sarà
impegnato nell’esecuzione del Concerto n.
2 per violino e orchestra di Šostakovič,
brano a cavallo fra virtuosismo e lirismo, fra l’eredità della tradizione
ottocentesca e la forza dirompente della musica d’avanguardia.
Questa volta, a inizio serata, sarà la musica
di Paolo Gorini a farci continuare il viaggio fra le città immaginate da Italo Calvino,
con la sua inedita Geometrie di vento. Looking for Zenobia, dedicata alla città sospesa fra
scale e palafitte.
In chiusura, l’Orchestra tutta saluterà il
pubblico con le Danze slave di Dvořák.
A dirigere I Pomeriggi Musicali in questo ricco e variegato programma sarà una
giovane ma affermata stella del panorama internazionale: Sergio Alapont.
Il
programma
Note a margine di Renato Meucci (da
ipomeriggi.it)
Ci sono alcuni ascoltatori che faticano ad accogliere le sonorità ardue e sperimentali della seconda parte del Novecento musicale. Molti hanno inoltre difficoltà a giustificare il passaggio avvenuto nel giro di pochi decenni dalla gradevolezza di gran parte del repertorio classico e romantico alla spigolosità e alla quasi ostilità della musica d’avanguardia. Ebbene suggerisco in questi casi un percorso intermedio attraverso l’ascolto della musica di Šostakovič, di cui questo Concerto n. 2 per violino e orchestra (1967) può essere esempio illuminante: se infatti a nessuno sfugge la poeticità di certi momenti, e del secondo movimento in particolare, come pure più in generale la maestria costruttiva di tutto il brano, è altrettanto evidente che la musica di Šostakovič, come molta musica contemporanea, “non sorride mai”. Questo concerto scritto per il 60° compleanno del grande violinista David Oistrakh contempla infatti emblematicamente passi di agitato movimento con altri di affettuoso lirismo, ma con una dolente mestizia di fondo, come vi fosse sempre un’incombente sensazione di pericolo (quella stessa certificata dai suoi precari rapporti con l’establishment sovietico). La sua musica rappresenta tuttavia una straordinaria mediazione tra quello che la tradizione ottocentesca portava con sé e ciò che la ben più agguerrita avanguardia andava sperimentando, senza tuttavia quella sensazione di distanza comunicativa che certa musica del secondo Novecento sembra voler quasi ostentare.
A controbilanciare quanto sopra sembrerebbe dichiarare il programma di questa sera, eccovi in cambio un premio di ben più facile godibilità: le Danze slave di Dvořák. Quest’ultimo nel 1877 aveva partecipato a un concorso in favore di giovani artisti di talento, della cui giuria faceva parte Brahms, il quale decise di presentare l’esordiente compositore al suo editore Simrock. Questi non solo inserì nel proprio catalogo i brani già composti da Dvořák per quella circostanza, ma gli commissionò una serie di nuove composizioni per pianoforte a quattro mani, sul modello delle Danze ungheresi di Brahms. Nel 1878 giunse così la prima serie di otto Danze slave che ottennero dapprima un notevole riscontro da parte del pubblico nella versione pianistica e che furono subito dopo strumentate, ottenendo anche in questo caso il più ampio consenso. Grazie alla favorevole accoglienza della prima serie, l’editore ne commissionò una seconda, composta nel 1886 anch’essa per pianoforte a quattro mani e subito dopo adattata per orchestra. Dvořák soprattutto nella prima raccolta si servì dei modelli ritmici tipici del folklore ceco, mentre nella seconda inserì anche brani di danza di altri Paesi, suscitando così la gratuita reazione di coloro che lo rimproveravano di aver abbandonato il repertorio nazionale per strizzare l’occhio al pubblico internazionale (come se ciò costituisse una colpa!).
Geometrie di vento. Looking for
Zenobia
di Paolo Gorini
Si racconta la metamorfosi da un’antica Zenobia ad una moderna Zenobia. La levità e l’ordine dell’antica città vengono a poco a poco minate da un processo di riempimento e di amplificazione. Tutto sembra volgere al caos incontrollato ma in un colpo di scena il paesaggio di Zenobia antica riemerge ristabilendo la tranquillità iniziale. Non si tratta di musica a programma in senso stretto, ma di una riflessione musicale intorno a sensazioni ed immagini riccamente stimolanti.
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Vincitore del Concorso Internazionale per
direttori d’orchestra di Granada, Sergio
Alapont è Direttore Principale dell'Orchestra Manuel de Falla, Direttore
Artistico del Benicassím Opera Festival e uno dei direttori più emergenti della
sua generazione. Ha collaborato finora con importanti orchestre e teatri fra i
quali: Orchestra della Radio e Televisione spagnola (ORTVE), Orquesta de la
Comunidad Valenciana, Orquesta Sinfónica de Galicia, Orquesta Sinfónica de
Navarra, Orquestra Simfònica de Barcelona e Nacional de Catalunya, Orchestra
Filarmonica Italiana, Slesian Philarmonich, Kiev Philharmonic Orchestra, Radio
Kiev Orchestra, Opera Nazionale della Macedonia, Opera di Poznan, Bach
Collegium-Stuttgart, Orchestra Sinfonica di Monterrey, Orquesta de Cámara de
Bellas Artes - Mexico, Teatro Principal di Alicante, Teatro Comunale di Treviso
e Teatro Comunale di Ferrara, Skopje National Theater, Ente Concerti Marialisa
De Carolis a Sassari, Orchestra Sinfonica Rossini, Orchestra di Padova e del
Veneto, Orchestra Città di Ferrara, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI, Teatro Massimo Bellini di Catania, Danish
National Symphony Orchestra, Royal Scottish National Orchestra, Scottish Opera,
Orchestre National d’Île de France, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino,
Wexford Opera Festival, Den Norske Opera ad Oslo. In campo operistico ha
diretto Il cappello di paglia di Firenze
al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e al Wexford Opera Festival, Il barbiere di Siviglia ad Oslo, Una cosa rara al Palau de Les Arts a
Valencia, Le nozze di Figaro al
Teatro Massimo Bellini di Catania, Il
barbiere di Siviglia, Norma e Roméo
et Juliette a Sassari, Tosca a Skopje,
Don Pasquale e La Cenerentola a Treviso e Ferrara, La traviata a Poznan, Rigoletto
al Teatro Principal di Alicante, Madama
Butterfly a Granada e L'Elisir d'Amore" a Benicàssim. É stato
assistente di Marco Armiliato in numerose produzioni del Metropolitan, fra le
quali Madama Butterfly e La bohème. Tra i prossimi impegni, oltre
al lavoro di assistente direttore per il Poliuto
al Festival di Glyndebourne 2015, dirigerà le seguenti produzioni: Idomeneo al Palau de Les Arts di
Valencia, un’Opera Gala con il soprano Ainhoa Arteta, Cavalleria rusticana al Festival Orizzonti 2015, Don Pasquale all’Opera Las Palmas de
Gran Canaria, Curlew River a Vigo, Aida al Teatro Comunale di Sassari e Otello al Teatro Calderón di Valladolid
nel 2016. Ha registrato anche per la radio televisione italiana (RAI) e per
quella spagnola (RTVE). In Settembre 2008 ha debuttato nella Großer Saal
del Musikverein di Vienna. Sergio Alapont ha diretto anche l’Orquesta Nacional
de España, un’Opera Gala con Maria Guleghina, Daniela Dessì, Barbara Frittoli e
Ainhoa Arteta presso la Madrid Arena, l’Orquesta Manuel de Falla al Palau de la
Música de Valencia, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra I Pomeriggi
Musicali a Milano, Werther al Teatro
Calderón di Valladolid, Don Giovanni
al Tenerife Opera Festival e Don Bucefalo
al Wexford Opera Festival (Irlanda) riscuotendo un grande successo.
Vincitore di uno dei Concorsi Internazionali
più importanti al mondo a Indianapolis, Pavel
Berman appare regolarmente in Italia e all’estero nel ruolo di solista e/o
direttore con orchestre quali CRT, i Virtuosi Italiani, i Virtuosi di Mosca, la
Haydn di Trento e Bolzano, I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra da Camera di
Mantova, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Sinfonica Abruzzese, la
Sinfonica Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro La Fenice, al Bellini di
Catania, il Carlo Felice di Genova, la RAI di Torino, Santa Cecilia a Roma,
Orchestra di Radio Svizzera Italiana, l’Orchestra del Teatro Sao Carlo di
Lisbona, Moscow Symphony Orchestra, Romanian National Radio, la Prague
Symphony, Wurtembergische Philharmonie, la Dresden Staatskapelle, i Berliner
Sinfoniker, la Royal Philarmonic di Liverpool, l’Indianapolis Symphony
Orchestra, l’Atlanta Symphony, la Dallas Symphony, la Beijing Philharmonic, e
ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall,
il Théâtre des Champs Elysées e la Salle Gaveau di Parigi, la Herkulessaal di
Monaco, il Bunkakaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano, il Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, Festival Settimane Musicali di Stresa, Festival di
Lugano, Festival Oistrach di Odessa. Ha fondato la Kaunas Chamber Orchestra e
la Kaunas Symphony Orchestra in Lituania e insegna al Conservatorio di Lugano. Tra
le sue ultime registrazioni i CD per Dynamic dedicati a Prokofiev: le Sonate e i due Concerti con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana, il DVD dei 24 Capricci di Paganini in una versione
con accompagnamento d’orchestra a lui dedicata e un’edizione speciale dedicata
al violino Stradivari ex Napoleone (Berthier 1716). Pavel Berman suona il violino Antonio Stradivari
‘Conte De Fontana', Cremona 1702 ex David Oistrach della Fondazione Il Canale
di Milano.
Teatro
Dal Verme
Via San
Giovanni sul Muro 2 – Milano
Giovedì 21 gennaio ore 21.00
Sabato 23 gennaio ore 17.00
Generale aperta al pubblico –
Giovedì 21 gennaio, ore 10.00
Direttore: Sergio Alapont
Violino: Pavel
Berman
Orchestra
I Pomeriggi Musicali
Gorini, Geometrie di
vento. Looking for Zenobia,
commissione I Pomeriggi Musicali
Šostakovič,Concerto n. 2 per violino e orchestra
Dvořák, Danze slave
commissione I Pomeriggi Musicali
Šostakovič,Concerto n. 2 per violino e orchestra
Dvořák, Danze slave
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 +
prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50
+ prevendita
Balconata: € 10,50 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26;
Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali,
Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla fila 30) €
15,00 + prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla fila 40) €
11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 + prevendita
Biglietteria
TicketOne
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00
Biglietteria on-line: www.ticketone.it
(comunicato stampa)