25 settembre 2015

Daniel Harding sul podio della Filarmonica con Ives e Mahler

Il direttore inglese chiuderà la Stagione Concertistica 2014/2015 al Teatro alla Scala con “The Unanswered Question” di Ives e la “Quinta” di Mahler

(Foto di Silvia Lelli)
Sarà Daniel Harding a dirigere l’ultimo concerto della Stagione Filarmonica 2014/2015. Dopo la tournée che ha visto il direttore inglese alla testa dell’orchestra per quattro date in Italia, tra cui l’appuntamento all’Auditorium Santa Cecilia per il centenario del Genocidio Armeno e il concerto per il Festival MITO a Milano, Daniel Harding, da poco quarantenne, torna al Teatro alla Scala, domenica 27 settembre 2015, con The Unanswered Question di Ives e la Quinta Sinfonia di Mahler, e si appresta a raggiungere il traguardo di 60 concerti con la Filarmonica della Scala dal 2006. 

«Charles Ives e Gustav Mahler furono due rivoluzionari in musica, attivi – per un certo periodo – negli stessi anni.» – dice Harding – «Mahler diede sufficiente scandalo (chi è questo pazzo personaggio? Ottimo direttore certo, ma… le sue sinfonie potrebbero venire dimenticate). Ives è un compositore dalle idee straordinarie, che è tristemente troppo poco eseguito oggi, la sua musica è infinitamente affascinante, incredibilmente impegnativa e stimolante, per gli interpreti, gli esecutori, così come per il pubblico, ma è musica di straordinaria bellezza e finezza. Entrambi pongono degli interrogativi esistenziali: Ives sembra porre una domanda che non possiamo comprendere, Mahler a sua volta tratta grandi temi dell’Umanità: la vita, la morte, l’esistenza».

Programma

The Unanswered Question
Ives, assicuratore di successo e compositore nel tempo libero, resta una delle personalità più originali della cultura americana. The Unanswered Question (A Cosmic Landscape), del 1906, è un breve brano per orchestra da camera che ben esemplifica alcune caratteristiche della sua musica: utilizzo di moduli tonali e atonali, dislocazione dei musicisti nello spazio (gli archi sono fuori scena o comunque distanti dagli altri esecutori), ispirazione metafisica e andamento narrativo. Alla domanda sull’esistenza, un breve motto atonale ripetuto incessantemente dalla tromba, risponde l’enigmatico silenzio dei Druidi, cui danno voce gli archi, mentre i legni, simbolo di umana confusione e pochezza, affastellano motivi cromatici dissonanti.

Sinfonia n. 5 in do diesis minore
Mahler compose la Sinfonia n.5 tra il 1901 e il 1902, e la diresse per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, ma continuò ad aggiungere modifiche fino al 1911. La sinfonia, della durata di circa settanta minuti, inaugura una fase puramente strumentale (Sinfonie nn. 5, 6 e 7) in cui alla scomparsa della voce umana corrisponde un nuovo impegno contrappuntistico. Come la n.7, la Sinfonia n.5 si apre con una Marcia funebre ed è divisa in cinque movimenti tra i quali quello centrale (lo Scherzo), di durata maggiore, si impone come chiave di volta della composizione separando con i suoi temi di danza i toni drammatici dei primi due dall’atmosfera elegiaca del celebre Adagietto per archi e arpa e dall’enfasi trionfalistica del Finale.

Nato a Oxford, Daniel Harding ha iniziato la sua carriera come assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e ha debuttato con questa formazione nel 1994. È stato assistente di Claudio Abbado nei Berliner Philharmoniker con i quali ha fatto il suo debutto al Festival di Berlino nel 1996. È Direttore musicale principale della Swedish Radio Symphony Orchestra, Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e Music Partner della New Japan Philharmonic. È Direttore artistico della Ohga Hall in Karuizawa, Giappone, ed è stato recentemente insignito del titolo a vita di Conductor Laureate della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato, dal 2003 al 2011, Direttore principale e Direttore musicale.Ha ricoperto l’incarico di Direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997-2000), di Direttore ospite principale della Norrköping Symphony in Svezia (1997-2003) e Direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (1997-2003). È regolarmente invitato a dirigere la Staatskapelle di Dresda, i Wiener Philharmoniker, Royal Concertgebouw, l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e la Filarmonica della Scala. Ha inoltre diretto i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de Lyon, la Oslo Philharmonic, la London Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia. Negli U.S.A. e in Canada si è esibito a capo della New York Philharmonic, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, della Los Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra. Nel 2005 ha inaugurato la stagione operistica milanese debuttando alla Scala con Idomeneo. Nel 2007 vi ha diretto Salome, nel 2008 Il castello del duca Barbablù e Il prigioniero e nel 2011 Cavalleria rusticana e Pagliacci, per cui ha ricevuto il Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. La sua esperienza in campo operistico include anche Ariadne auf Naxos, Don Giovanni e Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker, The turn of the screw e Wozzeck alla Royal Opera House, Covent Garden, Il ratto dal serraglio alla Staatsoper di Monaco, Il flauto magico a Vienna. Molto legato al Festival di Aix-en-Provence, vi ha diretto nuove produzioni di Così fan tutte con la regia di Patrice Chéreau, Don Giovanni con la regia di Peter Brook, The turn of the screw con la regia di Luc Bondy, La traviata con la regia di Peter Mussbach, Evgenij Onegin con la regia di Irina Brook e Le nozze di Figaro con la regia di Vincent Boussard. Nel 2012/13 è tornato alla Scala con Falstaff e ha debuttato alla Deutsche Staatsoper di Berlino e alla Wiener Staatsoper con L’olandese volante. In questa stagione dirigerà il Concentus Musicus Wien al Festival di Melk in Israele in Egitto di Händel e la prima mondiale di Masaot / Clocks without Hands di Olga Neuwirth con i Wiener Philharmoniker a Vienna, Colonia e Lussemburgo. Le sue recenti registrazioni per Deutsche Grammophon della Decima Sinfonia di Mahler con i Wiener Philharmoniker e dei Carmina Burana di Orff con l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk hanno ottenuto un vasto successo di critica. Legato in precedenza a Virgin/EMI, Harding ha registrato la Quarta Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra, la Terza e la Quarta Sinfonia di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Billy Budd con la London Symphony Orchestra (Grammy Award come migliore registrazione operistica), Don Giovanni e The turn of the screw (premio Gramophone, Choc de l’Année 2002 e Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) con la Mahler Chamber Orchestra. Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, mentre nel 2012 è stato eletto membro dell’Accademia Reale Svedese di Musica.

Teatro alla Scala
Domenica 27 settembre ore 20.00

Charles Ives, The Unanswered Questions
Gustav Mahler, Sinfonia n. 5 in do diesis minore

Filarmonica della Scala
Daniel Harding, direttore

Informazioni

Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, ph. 0272023671
I biglietti sono in vendita a partire da un mese prima sul sito www.geticket.it.
Posto unico: Platea € 105,00;  Palco € 85,00/65,00;  I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00; Ingressi € 5,00.

Eventuali rimanenze saranno in vendita presso la sede della Filarmonica a partire dal giovedì precedente il concerto, nei giorni feriali, ore 10-13 / 14-17



(Comunicato stampa)