Grande
attesa per l’addio alla danza di Sylvie Guillem, mercoledì 15 luglio alle ore
21.00, con “Life in Progress”
(Techne. Foto Bill Cooper) |
«Il mio primo inchino, 39 anni fa, è
stato uno scivolone senza controllo … alla Scuola di Balletto dell’Opéra di
Parigi, gli studenti (soprannominati “topini”) dovevano inchinarsi ai ballerini
professionisti e agli insegnanti in segno di rispetto.
I ballerini sembravano
essere freddi e distaccati, ogni volta che eravamo di corsa apparivano dal
nulla e dovevamo fermarci per fare l’inchino, scivolando. Il pavimento vecchio,
tirato a cera e reso sempre più liscio dall’usura, rendevano questo compito
piuttosto pericoloso. A tutta velocità cercavamo di tenere l’inchino per almeno
mezzo secondo: una genuflessione con le braccia tese verso il basso a forma di
V, palmi verso il basso, piede puntato dietro la gamba d’appoggio. Fatto
questo, di corsa alla classe successiva. Questi traballanti segni di rispetto
erano tutt’altro che piacevoli, ma per noi era una “missione compiuta”! Dopo 39
anni di attività, ho deciso di fare il mio ultimo inchino. Il prossimo anno, il
2015, sarà l’anno del mio ultimo tour, con un nuovo progetto darò l’addio con
gratitudine e con un bel carico di emozioni. Danzerò due nuove creazioni di Akram
Khan e Russell Maliphant, e brani di repertorio di Mats Ek e William Forsythe. Ho
amato ogni momento di questi 39 anni, e oggi è ancora così. Quindi, perché
fermarsi? Molto semplicemente perché voglio chiudere la mia carriera mentre
sono ancora felice di fare ciò che faccio con orgoglio e passione. Inoltre...
ho un amico, un agente segreto, a cui ho dato “licenza di uccidere” nel caso
provassi a danzare più del dovuto! E sinceramente, vorrei risparmiargli questo
compito. Ho iniziato scivolando per fare un inchino, è stato un viaggio
entusiasmante, e ora sto per cambiare direzione. Una ‘vita in corso’. La mia.» Sylvie Guillem
Mercoledì
15 luglio alle ore 21.00, per la Stagione lirica e di balletto 2015
del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena, in un’unica, imperdibile, serata, il
raffinato spettacolo “Life in Progress”, che vede esibirsi, in una tappa della
sua tournée mondiale, l’étoile internazionale Sylvie Guillem e con il quale la
grande ballerina francese dà l’addio alla danza.
(BYE. Foto di Bill Cooper) |
(Here & After. Foto di Carl Fox) |
(Duo. Foto di Carl Fox) |
Quattro
le coreografie proposte: la prima, la surreale technê
di Akram Khan, è un assolo della
Guillem, che ritrae un’improbabile ed avveniristica relazione
sentimentale-tecnologica fra una donna e un dispositivo girevole e semovente,
montato su un’asta al centro della scena; in DUO2015 di William Forsythe, invece, viene
presentata la superba interpretazione maschile di Brigel Gjoka e Riley Watts;
nella terza coreografia l’étoile
si esibisce con Emanuela Montanari nel suggestivo e sofisticato Here & After di Russell Maliphant;
per l’ultima, toccante, creazione presentata, Bye di Mats Ek,
ritorna Sylvie Guillem in assolo e, simbolicamente, chiude la serata.
Mats Ek (coreografo,
Bye) è il
figlio di Anders Ek, famosissimo attore svedese e di Birgit Cullberg,
coreografa e Direttrice artistica del Cullberg Ballet. È nato a Malmö nel 1945
e ha iniziato a studiare danza a Stoccolma nel 1962 con Donya Feuer. Ha
continuato i suoi studi teatrali a Norrköping. Dal 1966 al 1973 ha lavorato
come Direttore di palcoscenico e assistente del Royal Dramatic Theatre e del
Teatro delle Marionette a Stoccolma. Nel 1973 è entrato a far parte del
Cullberg Ballet. Nella stagione 1974-1975 è stato membro della Deutsche Oper am
Rhein di Düsseldorf, e ha debuttato come coreografo nel 1976 con The
Officer’s Servant per il Cullberg Ballet. A cui hanno fatto seguito altre
creazioni: Soweto (1977) e The House of Bernarda (1978),
iniziando a farsi notare a livello internazionale, soprattutto con La bella
addormentata (1996) per l’Hamburg Ballet. Dopo aver lasciato il Cullberg
Ballet nel 1993 ha continuato a creare coreografie, tra queste: She was lack
(1995), e il balletto per la TV Smoke (1995), proposto l’anno
seguente come Solo for Two. È stato coreografo ospite presso prestigiose
compagnie di danza internazionali, tra le tante: Royal Swedish Opera, Norwegian
Opera, Stuttgart Ballet, American Ballet Theatre, La Scala, Metropolitan Opera
di New York, e Opéra di Parigi. Nel 2008 crea Place, un pas de deux per Ana Laguna e Mikhail
Baryshnikov, e Black Radish per il Royal Swedish Ballet. Lo stile di
Mats Ek si distingue per l’interpretazione fantasiosa delle storie raccontate,
in combinazione con un approccio lirico che trasmette emozioni e sentimenti
attraverso il movimento. Ha inoltre diretto le seguenti opere teatrali: L’ebreo
di Malta di Marlowe (Orion Theatre, Stoccolma, 1998) e il Don Giovanni di Molière (1999); Andromaca
di Racine (2002) e Il sogno di Strindberg (2006) per il Royal
Dramatic Theatre di Stoccolma. Nel 2007 ha diretto Orfeo di Gluck per la
Royal Swedish Opera e nel 2010 la produzione The Cherry Orchard per il
Royal Dramatic Theatre di Stoccolma, che ha debuttato a Mosca. Nel 2013 ha
creato Juliet and Romeo per il Royal Opera Ballet di Stoccolma.
William Forsythe (coreografo, DUO2015) è cresciuto a New York e ha
studiato in Florida con Nolan Dingman e Christa Long, ha danzato prima al
Joffrey Ballet e, successivamente, allo Stuttgart Ballett, dove, nel 1976, è stato
nominato coreografo in residenza. Nei successivi sette anni ha creato nuove
coreografie per lo Stuttgarter Ballett e per altre compagnie in tutto il mondo.
Nel 1984 inizia il periodo della sua direzione del Ballett Frankfurt, in
qualità di Direttore Artistico crea le seguenti coreografie: Artifact (1984),
Impressing the Czar (1988), Kammer/Kammer (2000) e Decreation (2003).
Nel 2004, dopo la chiusura del Ballett Frankfurt, il coreografo fonda una nuova
e più indipendente compagnia: The Forsythe Company. Tra le creazioni di William
Forsythe per la nuova compagnia, vi sono: Three Atmospheric Studies (2005),
Human Writes (2005), Heterotopia (2006) e Siders (2011).
Le sue recenti coreografie sono interpretate solo da The Forsythe Company,
quelle precedenti, invece, sono patrimonio delle grandi compagnie di danza del
mondo. Tra i premi ricevuti, citiamo: il Premio Dance and Perfomance “Bessie”
Award di New York (1988, 1998, 2004, 2007) e il Premio Laurence Olivier di
Londra (1992, 1999, 2009). William Forsythe è stato insignito del titolo
Commendatore delle Arti e delle Lettere (1999) dal Governo francese e della
Croce al Merito della Repubblica Federale Tedesca “Bundesverdienstkreuz“
(1997), del Premio Internazionale Wexner (2002) e del Leone d’Oro alla carriera
dalla Biennale di Venezia (2010). Come docente, William Forsythe è regolarmente
invitato a tenere lezioni e seminari nelle Università e per Istituzioni
culturali. Nel 2002 è stato scelto come Tutor di danza per il progetto “The
Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative”. È attualmente “A.D. White
Professor-at-Large” alla Cornell University (2009-2015) e, dall’autunno del
2015, sarà Professore di Danza e Consulente artistico del Choreographic
Institute dell’Università of Southern California Glorya Kaufman School of
Dance. William Forsythe è stato nominato Coreografo associato del Balletto
dell’Opéra di Parigi a partire dall’autunno 2015.
Brigel Gjoka (danzatore, DUO2015) fa parte della
Forsythe Company da gennaio 2011. Dopo aver studiato e tenuto alcuni spettacoli
in Albania e Francia, è entrato a far parte del Nederlands Dans Theater. Dal
2008, si dedica alle sue creazioni per le quali compone la musica e crea il visual design. Il suo lavoro è stato
visto in Francia, Germania, Albania, Pakistan e Malesia sotto l’egida del
Goethe Institute, e in Italia dove ha ricevuto il Premio del Giornale della
Danza come “Migliore coreografo emergente”. È co-fondatore e direttore di
“Dance’s Start Up”, una piattaforma artistica per danzatori contemporanei con
sede a Bologna.
Sylvie Guillem (scheda di John Percival) - Doti fisiche
eccezionali caratterizzano gli inizi della carriera di Sylvie Guillem, ma è
stato il teatro ad averla sedotta e a farne la grande étoile della sua generazione. Nata a Parigi, ha iniziato come
ginnasta con, forse, ambizioni olimpiche; a 11 anni, dopo aver frequentato un
corso di perfezionamento alla scuola del Ballet de l’Opéra de Paris, ha
cambiato idea e ha abbandonato la ginnastica per la danza. Gli insegnanti della
scuola di danza l’hanno accolta con piacere, colpiti dal suo fisico
straordinario, dal suo piede stupefacente, dal suo salto eccezionale e, allo
stesso tempo, dalla sua intelligenza e determinazione. Già da studentessa, ha
attirato l’attenzione in occasione delle varie rappresentazioni scolastiche dei
balletti di David Lichine, Albert Aveline e Attilio Labis. Entrata a far parte
del corpo di ballo del Ballet de l’Opéra de Paris all’età di 16 anni, ha
velocemente scalato la gerarchia vincendo i vari concorsi annuali. Rudolf
Nureyev, all’epoca direttore artistico del Ballet de l’Opéra de Paris, le ha
assegnato un piccolo ruolo nella sua prima produzione con la Compagnia, Raymonda,
prima di una lunga serie di produzioni con lo scopo di diversificare il
repertorio. La tecnica leggiadra e veloce di Sylvie Guillem e il suo talento
come ballerina si sono rivelati a pieno nell’assolo de “Le Ombre” e nella scena
della visione in La Bayadère e nella sua interpretazione di Divertimento
N. 15 di Balanchine. E, ancora più degno di nota, ha eclissato tutti in No
Man’s Land di Rudi van Dantzig, dove il suo senso drammatico le ha permesso
di creare un ritratto molto convincente di tensione e delicatezza, di angoscia
e di determinazione. Nel dicembre 1984, a 19 anni (e cinque giorni dopo essere
stata nominata prima ballerina), Nureyev la nomina étoile salendo in palcoscenico alla fine del suo primo Lago dei
cigni e dando pubblicamente l’annuncio. Negli anni successivi numerosi
coreografi ospiti le hanno dedicato le loro creazioni. Ha iniziato William
Forsythe con France Danse e, successivamente, con il ruolo principale di
In the Middle, Somewhat Elevated. Maurice Béjart ha creato per lei Mouvements
Rythmes Etudes e Arépo, Karole Armitage GV10 e Jerome Robbins
ha scelto di montare all’Opéra de Paris il suo In Memory of… proprio per
lei. Una tappa molto importante nella sua carriera è la creazione del balletto
minimalista Le Martyre de St Sébastien di Robert Wilson. Ha interpretato
dei ruoli principali nel programma Antony Tudor, in Song of the Earth di
MacMillan e in altre coreografie di Balanchine, Béjart e Lifar. Allo stesso
tempo, ha interpretato tutti i ruoli principali del repertorio classico:
Nureyev ha particolarmente amato la sua interpretazione di Don Chisciotte («è come lo champagne», disse) e, nel 1986,
ha creato appositamente per lei il ruolo di Cenerentola nell’omonimo balletto a
Hollywood. A causa di un problema amministrativo con l’Opéra (il suo contratto
non le permetteva di accettare degli inviti all’estero), nel 1988 Sylvie Guillem
ha lasciato la Compagnia per trasferirsi a Londra con un contratto come “étoile
ospite” al Royal Ballet. Con questa Compagnia ha interpretato - oltre ai grandi
classici - Birthday Offering, Cenerentola, Marguerite et
Armand (prima ballerina ad interpretare tale ruolo dopo Margot Fonteyn) e A
Month in the Country di Ashton, Romeo e Giulietta, Manon, Il
Principe delle Pagode e Winter Dreams di MacMillan; senza
dimenticare The Concert di Robbins. Il suo desiderio di allargare gli
orizzonti della Compagnia ha spinto il Royal Ballet a produrre nuovi balletti,
tra i quali: Carmen di Mats Ek, Herman Schmerman, Steptext e
Firsttext di Forsythe. Inoltre, numerosi “pezzi di bravura” sono stati
presentati proprio per mettere in risalto tutte le qualità di Sylvie Guillem,
tra questi: Other Dances di Robbins, La Luna di Béjart, e il Grand
Pas Classique di Victor Gsovsky al quale è riuscita ad aggiungere un
inaspettato tocco ironico. Grazie ai suoi numerosi viaggi in tutto il mondo che
le hanno permesso di esibirsi in prestigiosi teatri (incluse alcune
rappresentazioni come étoile ospite
dell’Opéra de Paris), ha avuto la possibilità di ampliare il suo repertorio,
includendo La Fontana di Bakchisarai di Rostislav Zakharov con il Kirov
Ballet (scegliendo di interpretare il ruolo della moglie violenta Zarema e non
della principessa romantica) e Fall River Legend di Agnes de Mille con
l’American Ballet Theatre. Béjart ha creato altri tre balletti per lei (tra i
quali Sissi Impératrice sull’eccentricità dell’Imperatrice austro-ungarica
Elisabetta) e le ha fatto interpretare due ruoli principali in due delle sue
coreografie più famose: Boléro e Sagra della Primavera. Mats Ek
ha creato per lei due balletti che sono stati ripresi dalla televisione inglese
e da quella francese: Wet Woman e Smoke. La collaborazione con la
regista Françoise Va Han ha dato vita a una serie di documentari sulla sua
carriera, includendo una serie di improvvisazioni e un particolare assolo, Blue
Yellow, commissionato dal coreografo indipendente inglese Jonathan Burrows.
L’interesse di Sylvie Guillem per la coreografia moderna l’ha spinta a mettere
in scena due assoli della pioniera dell’espressionismo tedesco Mary Wigman - Summer
Dance e The Witch’s Dance - che ha poi interpretato in un programma
sperimentale all’Aia nel 1998. In quello stesso anno, si è lasciata convincere
da Jorma Uotinen, Direttore del Finnish National Ballet, a creare e a mettere
in scena una sua versione del classico Giselle, con lo scopo - dice la
Guillem - «di recuperare la logica del
racconto e di inserirlo in un’ambientazione più plausibile». Il risultato
di questo lavoro, un balletto molto interessante, è stato interpretato dalla
Compagnia finlandese a Helsinki e a Parigi, per poi essere presentato anche dal
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, a Milano, alla Metropolitan Opera House
di New York, al Covent Garden di Londra, a Los Angeles e in alcune tournée in Italia e in Spagna. Dal
dicembre 2003 Sylvie Guillem ha spostato il suo interesse dal balletto classico
alla coreografia moderna. Le sue attività attuali sono iniziate in quel
periodo, collaborando con i ballerini Michael Nunn e William Trevitt e con il
coreografo Russell Maliphant per una creazione, intitolata poi Broken Fall,
che ha debuttato al Covent Garden in un programma con il Royal Ballet. Ciò ha
portato a un programma Maliphant che comprende un assolo rielaborato per lei;
questo programma è stato presentato per due stagioni al Sadler’s Wells, ma
anche in Francia, Giappone, Italia, Svizzera e Germania. Dopo tale esperienza,
Sylvie Guillem e Russell Maliphant hanno deciso di continuare la loro
collaborazione per un secondo programma Maliphant, PUSH, con un nuovo
assolo per la Guillem e un passo a due per lei e Maliphant. Questo programma è
stato presentato per la prima volta nell’aprile 2005 al Sadler’s Wells di
Londra e, in seguito, in tournée
internazionali. A PUSH è seguito, nel 2006, Sacred Monsters, una
nuova collaborazione con Akram Khan, che ha debuttato al Sadler’s Wells, ed è
stata presentata in Europa, negli Stati Uniti, in Asia e in Australia. Nel 2009
Sylvie Guillem ha collaborato con Russell Maliphant e Robert Lepage per Eonnagata.
Nel 2011, Guillem ha ideato un programma in tributo a tre dei maggiori
coreografi dei nostri giorni: Mats Ek, William Forsythe e Jiři Kylián - per la
prima volta le loro creazioni hanno fatto parte di uno stesso programma. Il
titolo, 6000 miles away, è un omaggio alla popolazione del Giappone,
dove Sylvie Guillem si è esibita, ogni anno, negli ultimi 30 anni, e che ha
sofferto gli effetti devastanti dello Tsunami, mentre lei era in prova a
Londra. Nel 2012, Guillem è stata insignita del “Leone d’oro” da parte della
Biennale di Venezia. Nel mondo della danza, solo i coreografi William Forsythe
e Carolyn Carlson hanno ricevuto un tale riconoscimento. E nel 2015 ha ricevuto
un Premio speciale agli Olivier Awards in riconoscimento della sua carriera. E
poi, che altro ancora - ma è impossibile credere che il mondo della danza non
riceva un nuovo impulso dalla grande e unica (e pluri-decorata - Cavaliere
della Legion d’onore, Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Merito, Ufficiale
delle Arti e delle Lettere e, in Gran Bretagna, Commendatore Onorario
dell’Ordine dell’Impero Britannico) Sylvie Guillem.
Akram Khan (coreografo,
technê) è
attualmente uno dei maggiori artisti del mondo della danza. Nel corso di un
decennio ha creato un repertorio che ha dato un contributo notevole al mondo
dell’arte nel Regno Unito e all’estero. Tra le sue maggiori produzioni: DESH,
iTMOi, Vertical Road, Gnosis e zero degrees. Akram
Khan ha catturato l’interesse di molti artisti internazionali provenienti da
altre culture e discipline. Ha collaborato con: Balletto Nazionale della Cina,
l’attrice Juliette Binoche, la ballerina Sylvie Guillem, il coreografo/danzatore
Sidi Larbi Cherkaoui, la cantante Kylie Minogue, i visual artist Anish Kapoor,
Antony Gormley e Tim Yip, lo scrittore Hanif Kureishi e i compositori Steve
Reich, Nitin Sawhney, Jocelyn Pook e Ben Frost. Akram Khan è famoso per il suo
stile profondamente toccante, la sua intelligente abilità narrativa è intima e
epica. Il Financial Times lo definisce un artista «che parla straordinariamente di cose straordinarie». Recentemente
il suo lavoro è stato apprezzato alle Olimpiadi di Londra del 2012, per cui ha
creato una parte della coreografia della Cerimonia di apertura. Akram Khan è
stato insignito di molti premi e riconoscimenti durante la sua carriera:
Laurence Olivier Award, Bessie Award, ISPA (International Society for the
Performing Arts) Distinguished Artist Award, Herald Archangel Award al Festival
di Edimburgo, South Bank Sky Arts Award e sei Critics’ Circle National Dance
Awards. Akram Khan è stato insignito della laurea ad honorem da parte delle Università di Roehampton e di De
Montfort, è membro onorario del Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance
di Londra. Akram Khan è Artista Associato del Sadler’s Wells di Londra.
Russell Maliphant (coreografo, Here & After) - Russell Maliphant ha studiato
alla Royal Ballet School, ha fatto parte del Sadler’s Wells Royal Ballet, ha
poi intrapreso una carriera indipendente. Ha danzato con: DV8, Michael Clark, Rosemary
Butcher e Laurie Booth - con cui è stato insignito del Time Out Live award. Tra
il 1991 e il 1994 ha studiato anatomia, fisiologia e biomeccanica, nel 1994 si
è qualificato come istruttore della disciplina Rolf Method of Structural
Integration (o Rolfing). Questi studi formano la base del suo approccio
coreografico e di insegnamento, uniti alla pratica di altre tecniche, come il
balletto classico, la contact improvisation, lo yoga, la capoeira e il tai chi.
Dal 1994 collabora a stretto contatto con il lighting designer Michael Hulls, sviluppando un linguaggio in cui
movimento e luce sono intimamente connessi tanto che il punto d’incontro
diviene esso stesso un nuovo linguaggio. Dal 2010 collabora con il disegnatore
di animazioni Jan Urbanowski. Nel 1996 ha fondato la sua propria compagnia, la
Russell Maliphant Company, e ha lavorato con importanti artisti tra i quali:
Sylvie Guillem, Robert Lepage, Isaac Julian, Balletboyz e con il Balletto
dell’Opéra di Lione. Nel 2002 ha ricevuto il Time Out Award per la creazione Sheer
e nel 2003 il South Bank Show dance award per lo spettacolo Choice.
Nello stesso anno ha creato Broken Fall per Sylvie Guillem e Balletboyz,
la coreografia ha debuttato alla Royal Opera House e ha ricevuto un Olivier
Award come “migliore spettacolo di danza”. Broken Fall è stato ripreso
nel 2004 all’interno del programma Rise and Fall, che include tre
creazioni del coreografo, lo spettacolo è stato premiato con un Critics’ Circle
National Dance award come “migliore coreografia moderna”. Rise and Fall è
stato presentato in tournée per due
anni e, nel 2005, Sylvie Guillem ha invitato Russell Maliphant a creare un
programma per loro due, culminato nello spettacolo PUSH. Lo spettacolo
ha debuttato al Sadlers’ Wells e ha ricevuto un South Bank Show award e un
Olivier award nel 2006, è stato presentato in tutto il mondo. A questa
creazione hanno fatto seguito altre due diverse collaborazioni: Cast No
Shadow con l’artista Isaac Julien, e Eonnagata creato e interpretato
con il regista teatrale Robert Lepage e Sylvie Guillem. Nel 2009 Russell
Maliphant ha creato la prima parte di Afterlight all’interno del
progetto In the Spirit of Diaghilev, celebrazione de Les Ballets Russes
al Sadler’ Wells. Questa creazione è stata insignita del Critics’Circle
National Dance award come “migliore coreografia moderna” nel 2010 ed è stata
nominata all’Olivier Award. Attualmente Afterlight è stato completato
con la parte seconda e terza. Un altro spettacolo creato per la compagnia è The
Rodin Project presentato al Théatre National de Chaillot a Parigi nel
gennaio 2012, è stato poi presentato in Europa e negli USA. È stato poi
adattato per un film, in collaborazione con i registi Warren Du Preez e Nick
Thornton Jones, con un nuovo titolo Erebus. Nel 2013 Russell Maliphant
ha creato Fallen per i BalletBoyz, lo spettacolo ha ricevuto il premio
Critics’ Circle National Dance Awards come “migliore coreografia moderna”, e ha
creato tre nuovi brani per il programma Still Current per la sua
compagnia. Sempre nel 2013 ha creato le coreografie per gli spot pubblicitari
di Lexus, Audi e Spotify. Nel 2014 ha creato Spiral Pass per la
compagnia di balletto Bayerisches Staatsballett e Second Breath per
l’English National Ballet, che ha fatto parte della serata “Lest We Forget”
presentato per commemorare Cento anni dall’inizio della Grande Guerra. Dal 2005
Russell Maliphant è artista associato del Sadler’s Wells, nel 2011 ha ricevuto
la laurea ad honorem da parte della
Plymouth University.
Emanuela Montanari (danzatrice, Here & After) - Nel 1994 entra a far parte del
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove attualmente è ballerina solista.
Dopo aver lavorato con coreografi come Mauro Bigonzetti, William Forsythe e
Roland Petit, è l’incontro con Sylvie Guillem a darle la possibilità di
esprimere le sue doti artistiche. Nel giugno del 2001 la ballerina-coreografa
la sceglie per il ruolo di Myrta nella sua nuova produzione del balletto Giselle,
al Teatro alla Scala e nelle tournée
a New York, Los Angeles e Londra. Successivamente le affida il ruolo principale
al fianco di Massimo Murru sia nelle recite al Teatro alla Scala, nel 2001, sia
nella tournée scaligera in Spagna.
Nel 2003 ancora Guillem le dà l’opportunità di danzare il ruolo di Irina in Winter
Dreams di Kenneth MacMillan in tournée
in Giappone. Al Teatro alla Scala ricopre il ruolo di Maria in Annonciation e
quello della protagonista femminile in Le Parc, entrambi di Angelin
Preljocaj. È Bianca in La bisbetica domata di John Cranko, Bella in Il
Pipistrello di Roland Petit e Tat’jana in Onegin di John Cranko. È
ancora al fianco di Massimo Murru nei balletti di John Neumeier Daphnis et
Chloé (Chloé), La Dame aux camélias (Marguerite Gautier), ma anche
in Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan e in L’Arlèsienne di
Roland Petit nelle serate a lui dedicate dal Teatro alla Scala nel settembre
2008. Nel 2009, sempre a firma Roland Petit, è interprete di uno dei passi a due
principali di Pink Floyd Ballet, alla Scala e nelle successive tournée. Debutta nel ruolo di Giselle
(nella versione di Yvette Chaiviré), accanto a Massimo Murru, nelle recite
scaligere dell’autunno 2009. In “Serata Béjart”, titolo di apertura della nuova
stagione 2009-2010, è L’Eletta in Le sacre du printemps, in “Serata Forsythe” è tra
gli interpreti principali di Artifact Suite. In seguito debutta in Marguerite
and Armand di Frederick Ashton a fianco di Massimo Murru; è Giulietta in Roméo
et Juliette di Sasha Waltz, sia al Teatro alla Scala che all’estero. In
“Serata Ratmansky” interpreta uno dei ruoli principali nella creazione “Opera”.
Riley Watts (danzatore, DUO2015) - Riley Watts è un danzatore,
insegnante e ricercatore del Maine, USA. Ha studiato danza al Walnut Hill
School for the Arts e si è diplomato alla Juilliard School di New York. Ha
lavorato con diverse compagnie, tra queste: Cedar Lake Contemporary Ballet,
Bern Ballet, Netherlands Dance Theater 2, e, recentemente, con la Forsythe
Company a Francoforte. Oltre ad essere impegnato in tournée internazionali, tiene regolarmente workshop di danza aperti a partecipanti di tutte le età e con diverse
esperienze. È ricercatore associato del gruppo di lavoro “Motion Bank’s Dance
Engaging Science” che conduce ricerche interdisciplinari nell’ambito delle
neuroscienze e della danza. Recentemente è stato co-autore dell’articolo “Doing
Duo - a case study of entrainment in William Forsythe’s choreography, Duo” per
la rivista Frontiers in Neuroscience.
Stagione lirica e di balletto 2015
Mercoledì 15 luglio
2015 ore 21.00 (fuori abbonamento)
Sylvie Guillem
Life in Progress
technê
coreografia
Akram Khan
musica
Alies Sluiter
Mushroom Music Publishing/BMG Chrysalis,
in
collaborazione con Prathap Ramachandra e Grace Savage
design luci Lucy Carter
assistente luci Adam Carrée
design costumi Kimie Nakano
direttore delle prove Jose Agudo
interprete Sylvie Guillem
percussioni Prathap Ramachandra
beatbox Jack Hobbs aka Hobbit
violino, voce, laptop Emma Smith
DUO2015
coreografia William Forsythe
musica Thom Willems
luci Tanja Rühl
interpreti Brigel Gjoka,
Riley Watts
Here & After
direzione e coreografia Russell Maliphant
design luci Michael Hulls
musica Andy Cowton
design costumi Stevie Stewart
interpreti Sylvie Guillem, Emanuela
Montanari
Bye
coreografia Mats Ek
musica Ludwig van Beethoven
design scene e costumi Katrin Brännström
design
luci Erik Berglund
video
Elias Benxon
interprete
Sylvie Guillem
co-produttore Dansens
Hus Stockholm
produzione Sadler’s Wells London
co-prodotto con Les Nuits de Fourvière, Shanghai
International Arts Festival e Sylvie Guillem
Prezzi
biglietti:
platea da € 70,00 a
€ 45,00 (settore giallo), da € 55,00
a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore
blu); I loggia da € 50,00 a
€ 30,00 (settore giallo), da € 40,00
a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore
blu); II loggia da € 30,00 a
€ 20,00 (settore giallo), da € 20,00
a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore
blu).
La
Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9
alle 13. Rimane chiusa la domenica e i giorni festivi.
Per
informazioni:
Biglietteria del Teatro Lirico, via
Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230
- 0704082249, fax 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it
online: www.vivaticket.it