Il barbiere di
Siviglia (Almaviva, ossia L’inutile precauzione)
Dramma comico in due atti
Musica
Gioachino
Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868)
Libretto
Cesare
Sterbini (Roma, 1784 – Ivi, 1831)
Prima
rappresentazione
Roma,
Teatro Argentino, 20 febbraio 1816
Personaggi
Il
conte d’Almaviva, sotto il nome di Lindoro (tenore)
Bartolo,
medico, tutore di Rosina (basso)
Rosina,
ricca pupilla in casa di Bartolo (contralto)
Figaro,
barbiere (baritono)
Don
Basilio, maestro di musica di Rosina, ipocrita (basso)
Fiorello,
servitore d’Almaviva (basso)
Ambrogio,
servitore di Bartolo (basso)
Berta,
vecchia cameriera di Bartolo (soprano)
Un
ufficiale (basso)
Un
alcade, cioè magistrato
Un
notaio
Alguazzili
[sbirri]
Soldati
Suonatori
La
vicenda è ambientata a Siviglia
Atto primo
Quadro primo
La bella Rosina abita nella casa di don Bartolo, suo anziano tutore, che vuole tenerla con sé, per amministrarne il patrimonio. Intanto Fiorello, su ordine del conte d’Almaviva, appena giunto in città, ha radunato una piccola orchestra sotto la finestra della casa di Rosina. Il conte, innamorato della fanciulla, intona una romantica serenata sotto le mentite spoglie di un giovane, Lindoro, per conquistarla, ma invano. Costretto ad allontanarsi con l’orchestra, il conte incontra Figaro, sua vecchia conoscenza, barbiere oltre che "factotum" nella casa di Don Bartolo. Il conte informa Figaro del suo amore per Rosina e il barbiere gli consiglia di presentarsi sotto le mentite spoglie di un soldato ubriaco in congedo, con un permesso di soggiorno proprio in casa di don Bartolo. Nel frattempo Rosina affida a Figaro una lettera indirizzata a Lindoro.
Quadro secondo
In casa di Bartolo, Rosina ripensa
lusingata alle attenzioni del giovane Lindoro ed è decisa a tutto pur di
coronare il reciproco desiderio. Sopraggiunge Figaro costretto, però,
nascondersi per l’arrivo di Bartolo che, avendo intuito che si sta tramando
qualcosa di poco chiaro decide di affrettare i tempi delle sue nozze con la
ragazza e avvisa Don Basilio della decisione. Quest’ultimo avverte Bartolo della
presenza in città del conte d’Almaviva, di cui è noto l’interesse per Rosina, e
gli consiglia di calunniarlo per sconfiggere la concorrenza.
Rimasto da solo Figaro avverte Rosina del
destino che l’attende: la ragazza non si dà per vinta e chiede informazioni sul
giovane visto dal balcone. Figaro lo spaccia per suo cugino e chiede alla
fanciulla di scrivergli un messaggio. Rosina prende dalla tasca un biglietto
già pronto. Don Bartolo, accortosi dell’inchiostro sul dito della ragazza e
della mancanza di un foglio, chiede alla giovane di confessare, minacciando di
chiuderla in camera a chiave. Poco dopo, quando la cameriera Berta va ad aprire
la porta, si trova di fronte un soldato ubriaco che chiede a Bartolo di
alloggiarlo in casa presentandogli il falso permesso di soggiorno. Arriva
Rosina e il finto soldato si rivela come Lindoro e cerca di consegnarle un
biglietto. Don Bartolo, non riconoscendo nel soldato il conte d’Almaviva, cerca
di allontanare il fastidioso rivale: ne scaturisce una lite che richiama in
casa i gendarmi. Per trarsi infine d’impaccio, il Conte rivela all’ufficiale
delle guardie la sua vera identità; i soldati sono quindi costretti a lasciarlo
andare senza arrestarlo.
Atto II
Nella dimora di don Bartolo arriva don Alonso, sedicente insegnante di musica e sostituto di don Basilio; in realtà si tratta sempre del conte di Almaviva con un nuovo travestimento.
Don Bartolo dubita delle sue reali intenzioni; don Alonso gli porge quindi la lettera che Rosina ha scritto a Lindoro. All’arrivo della fanciulla, inizia a darle lezioni di canto. Nel frattempo arriva Figaro, che cerca di distrarre don Bartolo con la scusa della rasatura. Mentre il Conte cerca di spiegare la situazione a Rosina, irrompe don Bartolo che lo caccia immediatamente. Don Bartolo mostra a Rosina la sua lettera e le fa credere che il suo amato Lindoro sia in realtà un emissario del Conte. Rosina, furibonda per l’inganno, accetta per vendetta la proposta di matrimonio del suo tutore. Don Bartolo chiama immediatamente il notaio per suggellare la loro unione.
In un ultimo disperato tentativo, il Conte e Figaro fanno irruzione nella camera di Rosina, usando una scala per entrare dalla finestra. Il Conte svela i suoi travestimenti a Rosina e le dichiara il suo amore e la sua volontà di sposarla; la bella Rosina accetta la proposta del Conte. Proprio quando stanno per fuggire, i tre si accorgono che la scala fuori dalla finestra di Rosina, è stata tolta; è stato don Bartolo, che, sospettando la presenza di un estraneo in casa, è andato a chiamare le autorità.
Nel frattempo, anche il notaio fatto chiamare da don Bartolo è arrivato; Figaro e il Conte, con il regalo di un anello e sotto la minaccia di una pistola, costringono Don Basilio a testimoniare per il matrimonio tra il Conte e Rosina.
Quando don Bartolo torna a casa, accompagnato da un magistrato e dai soldati, chiamati per arrestare gli intrusi, il contratto di matrimonio è già stato siglato. Quando il Conte decide di rinunciare alla dote portata da Rosina, don Bartolo tira un sospiro di sollievo e benedice gli sposi.
A.B.