10 luglio 2015

“Excelsior”: dall’Esposizione Nazionale del 1881 a Expo 2015

Dall’11 al 25 luglio,  torna il “ballo grande” alla Scala a celebrare le conquiste del Progresso. In scena centocinquanta artisti, con il Corpo di Ballo della Scala al completo e in apertura due guest internazionali: Alina Somova e Federico Bonelli

(Foto: Brescia-Amisano)

Nel 1881, sullo sfondo del nuovo secolo, e alla vigilia dell’Esposizione Nazionale che vide Milano protagonista culturale e produttiva in un’Italia da poco unificata, il sipario della Scala si aprì su Excelsior “azione coreografica, storica, allegorica e fantastica”, con libretto e coreografia di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco e scene di Alfredo Edel, kolossal vivace e carico di ottimismo,  che fu un successo straordinario in tutto il mondo.


(Foto: Brescia-Amisano)
Non poteva quindi mancare ora, nella programmazione di Expo 2015  l’originale e italianissimo balletto, esaltazione delle conquiste del Progresso scientifico e tecnologico che unisce e affratella i popoli, che rivive nell’edizione firmata nel 1967 da Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, alla Scala dal 1974 e l’ultima volta in scena nel gennaio 2012.

A tre anni dalle precedenti rappresentazioni torna quindi trionfalmente alla Scala Excelsior,  il “ballo grande” dai grandi numeri che, dall’11 al 25 luglio, è il primo titolo di balletto a entrare nella programmazione di Expo.

Centocinquanta artisti in scena, tra ballerini, comparse e allievi della Scuola;  quasi duecento costumi,  il Corpo di Ballo della Scala al gran completo e in apertura due guest internazionali, Alina Somova Principal al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e Federico Bonelli Principal del Royal Ballet per celebrare il trionfo della Luce e della Civiltà sull’Oscurantismo: Excelsior  non tradisce quindi la vocazione internazionale che lo ha accompagnato fin dalla sua nascita a fine Ottocento e  si apre ora al pubblico eterogeneo che raggiungerà Milano durante Expo per celebrare con affetto, divertimento, spettacolarità, il recupero di un passato che non ha perso il suo fascino.

Attesissimo il ritorno, nelle recite dell’11, 13 e 15 luglio, di Alina Somova, Principal al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo che ha già brillato nel ruolo della Civiltà nel 2012. Accanto a lei, nel ruolo dello Schiavo, in una nuova e inedita partnership Federico Bonelli, Principal del Royal Ballet, finalmente sul palcoscenico della Scala dopo numerosi anni: fu ospite infatti  soltanto nel gennaio 2007  all’interno del Gala des Étoiles.

Con Alina Somova e Federico Bonelli, le prime recite dell’11, 13 e 15 luglio vedranno in scena negli altri ruoli principali Marta Romagna (La Luce), Mick Zeni  (L’Oscurantismo), Virna Toppi (La Folgore, in debutto nel ruolo) e Antonina Chapkina (la Mora Indiana, in debutto nel ruolo). 

Nelle successive recite, numerosi gli artisti scaligeri che si alterneranno nei ruoli principali: nel ruolo della Luce ancora Marta Romagna, poi Virna Toppi in debutto nel ruolo così come Antonina Chapkina;  l’Oscurantismo sarà Massimo Garon, Marco Agostino (in debutto nel ruolo) e Christian Fagetti; la Civiltà vedrà il debutto di Nicoletta Manni, di Virna Toppi e di Vittoria Valerio. Dopo Bonelli, il ruolo dello Schiavo verrà interpretato anche da Timofej Andrijashenko in debutto nel ruolo cosi come Nicola Del Freo,  da Antonino SuteraFederico Fresi e ancora in debutto Angelo Greco. La Folgore sarà, nelle repliche, Antonella Albano, Chiara Fiandra e in debutto Gaia Andreanò , mentre la Mora Indiana sarà interpretata anche da Marta RomagnaVirna Toppi (in debutto nel ruolo).

Con i suoi famosissimi galop, con le bandiere da tutto il mondo, in undici quadri il “ballo grande” vedrà impegnato tutto il Corpo di Ballo al gran completo: seppure ben lontano dalle masse che caratterizzarono il debutto nel 1881 (una folla di interpreti, oltre 500 comparse, cammelli, elefanti, cavalli) anche l’edizione di Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, che dal 1967 ha riportato sulla scena l’estro manzottiano e il sapore antico dello spirito italiano in danza, ha numeri che non sfigurano accanto ai grandi balletti del repertorio, da Bella Addormentata o Raymonda.

Centocinquanta artisti in scena - novanta ballerini, quaranta comparse e una ventina di allievi della Scuola di Ballo e trentacinque ruoli, tra primi ballerini e solisti. Niente Principi o Principesse pero’: qui trionfano i simboli, come Luce, Oscurantismo, Civiltà, Fama, Valore, Invenzione, Concordia, Costanza e vengono celebrati gli eroi del Progresso come Dionisio Papin, “inventore della prima macchina a vapore”, Alessandro Volta “genio dell’elettricismo”, l’ingegnere italiano da Bardonecchia e francese da Modane (cosi ufficialmente indicati in locandina) artefici dell’apertura del traforo del Cenisio, che Manzotti definì “coronamento della fratellanza tra i popoli” nelle note al libretto, che ora vengono declamate da una voce fuori campo. E ancora: al posto di Driadi, Willi o Silfidi ecco i telegrafisti a Washington, e la Folgore a testimoniare gli esiti della scoperta dell’elettricità; uomini e donne da ogni parte del mondo che si ritrovano a danzare con la Civiltà, uniti dall’apertura del Canale di Suez: Cinesi, Turchi, Spagnoli, Inglesi, Indiani….  
Una serie di gloriosi avvenimenti quindi, che non poteva terminare se non con la grande Apoteosi: nella gioia dello sventolio di ottantasei bandiere da tutto il mondo si trovano riuniti la Scienza, il Progresso, la Fraternità,l’Amore, per festeggiare il presente, e soprattutto l’Avvenire.

11, 13, 15, 16, 18 (2 rappr.), 21, 22, 25 luglio 2015
Excelsior

Azione coreografica, storica, allegorica, fantastica in due parti e undici quadri di Luigi Manzotti

Coreografia Ugo Dell’Ara
Regia Filippo Crivelli

Musica Romualdo Marenco
Revisione musicale di Fiorenzo Carpi e Bruno Nicolai

Direttore David Coleman

Scene e costumi Giulio Coltellacci
Luci Marco Filibeck

Artisti ospiti 
Alina Somova  (11, 13, 15 lug.)
Federico Bonelli (11, 13, 15 lug.)

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

(Comunicato stampa)