Scontro aperto tra il
sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il sovrintendente del Teatro Lirico, Mauro Meli,
sulla gestione economica del teatro. Intanto, per
la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono
stati pagati
«Come risulta dai
verbali del Consiglio di Amministrazione, nel corso degli ultimi mesi il
presidente Massimo Zedda e i consiglieri Mario Marchetti e Susanna Pasticci hanno ripetutamente sottolineato
l’obbligo del pareggio di bilancio e la necessità di un attento e costante
monitoraggio delle spese. Il
sovrintendente ha sempre replicato che le spese erano sotto controllo, e che
non c'era nessun motivo di allarme; inoltre non ha mai
provveduto, in violazione di precise norme di legge, a rendere pubblici tutti i
provvedimenti di spesa. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a
questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati».
Sono queste le parole d'accusa di Massimo Zedda nei confronti del sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Mauro Mieli. Oggetto della contesa è la gestione del Teatro e, soprattutto, il mancato pagamento dello stipendio di novembre ai lavoratori. Dura la replica di Mieli che rimanda le accuse al mittente:
«Il
comunicato stampa a firma del Sindaco e due consiglieri di minoranza, diramato
questa sera, contiene un cumulo di falsità. Non è vero che il Teatro manchi di
fondi per pagare gli stipendi dei lavoratori. Lo ribadisco ancora una volta: il
Teatro ha tutti i fondi necessari per pagare gli stipendi dei lavoratori. Il
Banco di Sardegna ha bloccato il pagamento, in modo infondato e illegittimo,
sulla base di una lettera ricevuta da parte del Sindaco Zedda con la quale – da
quanto appreso dalla medesima Banca – ha provocato il blocco degli stipendi. Ho
informato di questa scandalosa situazione le rappresentanze sindacali dei
lavoratori del teatro (RSU). Non consentirò a nessuno di condurre squallidi
giochi e trame sulla pelle dei lavoratori e del Teatro. Domani mi recherò
presso la Procura della Repubblica di Cagliari per denunciare fatti gravissimi
di cui siamo venuti a conoscenza e che potremo documentare dettagliatamente. Il
Teatro vive un momento magico e straordinario ed è un vanto per la Sardegna e
per l'Italia. Non consentirò a nessuno di distruggere il lavoro fatto grazie a
degli straordinari lavoratori, i migliori che abbia mai conosciuto».