20 ottobre 2014

“I Pomeriggi” ripartono dal “Messiah” di Händel

Al via la 70a Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, giovedì 23 ottobre alle ore 20.00 (con replica sabato 25 alle ore 17.00). Sul podio Ottavio Dantone

(Foto di Silvia Lelli)
 


«Nel 2014, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali festeggia i settanta anni di storia e di vita artistica e, da un frangente delicato come quello della ricostruzione postbellica che ne ha visto la nascita, il presente e l’imminenza di Expo 2015 la proiettano in un futuro ricco di stimoli e opportunità, che pare richiamare nuovamente il motto di Antonio Greppi: “Per Milano: pane e musica”. La sfida globale legata alla sostenibilità, alla consapevolezza del fatto che la natura, che nutre e ospita il genere umano, non va sfruttata con spirito predatorio significa imparare a “stare nel mondo”, a guardare ad esso con occhi diversi ed è la musica che si propone qui come mezzo privilegiato per contemplare la natura nel suo in un caleidoscopio di emozioni e sentimenti. Colpisce dunque nel segno l’intento di preludiare e commentare in musica i temi fondamentali di Expo 2015 scegliendo per inaugurare questa importante Stagione sinfonica la visione maestosa e solenne del Messiah». Maurizio Salerno

Sarà Ottavio Dantone, tra i più apprezzati specialisti del repertorio barocco, il protagonista del concerto inaugurale della 70ª Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, in programma giovedì 23 ottobre alle ore 20.00 (con prova generale aperta lo stesso giorno alle ore 14.00 e replica sabato 25 ottobre alle ore 17.00). Al centro del concerto, il Messiah, oratorio per soli, coro e orchestra di Georg Friedrich Händel, composto nel 1741. Diviso in tre parti, l’oratorio delinea la vicenda di Cristo seguendo i passi biblici del Libro delle preghiere in uso presso la Chiesa anglicana, senza l’utilizzo di un narratore ma procedendo attraverso una serie di segmenti nei quali si alternano arie, cori e recitativi. Nella Prima Parte, il Messiah si concentra sulla venuta del Cristo come preannunciato dalle antiche profezie; nella Seconda parte si affrontano il tema della passione e della morte del Cristo culminante nell’Alleluia; la Terza Parte tratta della missione cristiana nel mondo, del destino finale del credente oltre la morte. La prima rappresentazione del Messiah si tenne a Dublino, il 13 aprile del 1742.

Accanto ad Ottavio Dantone, sul palco del Teatro Dal Verme ci saranno:  il soprano Lydia Teuscher, il contralto Delphine Galou, il tenore Martin Vanberg,  il bassobaritono Matthew Brook e il Coro Ruggero Maghini diretto da Claudio Chiavazza.

Ottavio Dantone si è diplomato in organo e clavicembalo presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica, dedicandosi fin dall’inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica, segnalandosi presto all’attenzione del pubblico e della critica. Nel 1985, ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso internazionale di Parigi e, nel 1986, è stato premiato al Concorso internazionale di Bruges (due dei concorsi di clavicembalo più importanti del mondo), primo italiano a aver ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Dal 1996 è il direttore musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna. Nel 1999, la prima esecuzione in tempi moderni del Giulio Sabino di Giuseppe Sarti ha segnato il suo debutto operistico. Da allora affianca alla sua abituale attività di solista e leader di gruppi da camera quella ormai intensa di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio all’opera e al periodo classico e romantico e, accostando al repertorio più conosciuto, la riscoperta di titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna. È regolarmente ospite dei più prestigiosi teatri d’opera e dei festival internazionali più importanti del mondo. Moltissime le registrazioni radiofoniche e televisive, in Italia e all’estero, nonché quelle discografiche sia come solista che come direttore, per le quali ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti dalla critica internazionale.

Lydia Teuscher è nata a Friburgo, in Germania; ha studiato al Welsh College of Music and Drama e presso la Hochschule für Musik di Mannheim. Le sue recenti performance includono le partecipazioni al Göttingen Handel Festival, allo Stadttheater di Heidelberg e al Nationaltheater di Mannheim. Lydia ha cantato con Graham Johnson in alcuni recital a Londra, Colonia e Antwerp, con Helmuth Rilling e la Bachakademie Stuttgart, al Ludwigsburger Festspiele, al Kammer-musikfestival Schloss di Moritzburg, con la Hamburg Camerata, con la Barockorchester L’Arco, presso il Fronteras Festival di Londra e al The Sao Paolo Roberto Monczuk Festival. Ha collaborato con la Hanover Band a Brighton e Londra, con la Gürzenich Orchester, con la Royal Concertgebouw Orchestra e Sir Roger Norrington, con la Double Bande e Rene Jacobs, co l’Orchestra of the Age of Enlightenment a Londra e in un tour in Corea e Giappone e con la Tonhalle Orchestra di Zurigo e David Zinman. È stata in tour in Canada con Bernard Labadie e in Europa con Ton Koopman e la Amsterdam Baroque. Recentemente, in concertpo ha eseguito Lucio Silla di J.C Bach’s con Ivor Bolton per il  Salzburg Mozartwoche, Paukenmesse di Haydn con la BBC Scottish Symphony Orchestra e Bernard Labadie, La messa in si minore di Bach con Arcangelo e Jonathan Cohen, e Galatea e Polifemo di Haendel con Le Concert d’Astrée e Emmanuelle Haïm. Nel settembre 2006 ha partecipato al Semperoper/Sächsische Staatsoper a Dresda come artista residente nei ruoli di Pamina, Susanna, Annchen, Valencienne e Gretel. 

Delphine Galou è nata a Parigi. In aggiunta ai suoi studi di filosofia alla Sorbona, ha studiato pianoforte e canto. Nel 2004 è stata selezionata come “Scoperta dell’anno” dalla French Association for the Promotion of Young Artists ADAMI. Ella ha allora deciso di specializzarsi nel repertorio barocco, collaborando con formazioni come il Balthasar Neumann Ensemble (Thomas Hengelbrock), I Barocchisti (Diego Fasolis), l’Accademia Bizantina (Ottavio Dantone), il Collegium 1704 (Václav Luks), la Venice Baroque Orchestra (Andrea Marcon), Il Complesso Barocco (Alan Curtis), Les Siècles (François-Xavier Roth), Les Arts Florissants (Jonathan Cohen), Le Concert des Nations (Jordi Savall), l’Ensemble Matheus (Jean-Christophe Spinosi), Les Musiciens du Louvre Grenoble (Marc Minkowski), Le Concert d'Astrée (Emmanuelle Haïm), Les Ambassadeurs (Alexis Kossenko) e Les Talens Lyriques (Christophe Rousset). Si è esibita al Théâtre des Champs-Elysées, alla Angers Nantes Opéra, all’Opéra de Montpellier, alla Royal Opera House London, al Theater St Gallen, al Theater Basel, alll’Haendel Festival di Karlsruhe, allo Schwetzingen Festival, allo Staatsoper di Berlino, al Theater an der Wien e al Maggio Musicale Fiorentino.

Martin Vanberg si è laureato presso la Opera Academy di Copenhagen nel 2010. Martin collabora ragolarmente con direttori come: Mattias Alkman, Christian Badea, Steuart Bedford, Laurence Cummings, Thomas Dausgaard, Kjell Ingebretsen, Stephen Layton, Lars Ulrik Mortensen, Helmut Rilling, Massimiliano Toni and Marc Soustrot. Nel 2011 ha fatto il suo debutto presso la Gothenburg Opera nel ruolo di Oronte nell’opera Alcina, per la direzione di Laurence Cummings. Le recenti performance includoni ruoli principali del grande repartorio barocco, classic e contemporaneo. Ha cantato in teatri come il Kölner Philharmonie, la Konzerthaus di Vienna, il Melbourne Recital Centre, la Gothenburg Concert Hall, la Concertgebouw di Amsterdam, la Tivoli Concert Hall a Copenhagen, la Royal Danish Opera; ha lavorato con ensemble come l’Ensemble Moderntimes_1800, Musica Vitae, Drottningholm Baroque Ensemble, ReBaroque, Göteborg Baroque e il Concerto Copenhagen, così come con orchestre quali la Turku Symphony Orchestra, l’Helsingborg Symphony Orchestra, la Tivoli Orchestra e l’Aalborg Symphony Orchestra. Questa stagione parteciperà a non meno di cinque produzioni della Passione di San Giovanni di Bach: a Bergen, Gothenburg, Malmö, Aarhus e a Hässleholm.

Matthew Brook ha lavorato come solista in Europe, Australia, Nord e Sud America e nei paesi orientali; ha lavorato con direttori come Sir John Eliot Gardiner, Richard Hickox, Sir Charles Mackerras, Harry Christophers, Christophe Rousset, Paul McCreesh e Sir Mark Elder, e con molte orchestra come la Philharmonia, LSO, la St Petersburg Philharmonic, la Royal Philharmonic Orchestra, la Freiburg Baroque Orchestra, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, la English Baroque Soloists, i Gabrieli Consort & Players, i Sixteen, la Royal Northern Sinfonia, l’Orchestre National de Lille, l’Orchestre de Chambre de Paris, l’Orchestre des Champs-Élysées, la Hallé Orchestra, la Melbourne Symphony Orchestra, la Tonhalle-Orchester, il Zurich, Collegium Vocale Gent e la City of London Sinfonia. I recenti e future impegni di Matthew Brook prevedono la registrazione di Anacreon di Rameau con la OAE, della Jephtha con I Sixteen, e il Requiem di Mozart con il Dunedin Consort; performances nella Passione di San Giovanni di Bach con il Coro Monteverdi Choir; ancora il Requiem di Mozart con la Seattle Symphony Orchestra con Ludovic Morlot e, naturalmente, il Messiah con I Pomeriggi Musicali di Milano.

Claudio Chiavazza si è formato presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino dove ha conseguito i diplomi in Clarinetto, Musica Corale e Direzione di coro. Si è poi perfezionato in direzione corale e musicologia con Adone Zecchi, Fosco Corti, Giovanni Acciai, Andrea von Ramm, Piero Damilano e, successivamente, con Peter Erdei presso l’Istituto Kodály di Kecskemét in Ungheria. Le sue attività principali sono costituite dalla direzione di coro e dall’insegnamento, attualmente presso il Conservatorio di Torino: in qualità di direttore ha tenuto concerti in Italia, Austria, Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca, Ex Jugoslavia, affrontando un repertorio che spazia dal canto gregoriano alla polifonia vocale contemporanea con diverse prime esecuzioni. Fin dalla sua fondazione, è direttore del Coro Maghini con cui, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, ha affrontato le più importanti pagine del repertorio sinfonico-corale collaborando con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Ivor Bolton. Collabora stabilmente anche l’Academia Montis Regalis sotto la direzione di Alessandro De Marchi. Nell’ambito della musica antica ha diretto diversi complessi tra cui l’Academia Montis Regalis, i Musici di Santa Pelagia, l’Orchestra del Festival di Musica Antica di Cagliari, l’Accademia degli Imperfetti di Genova, la Compagnia Barocca Stanislao Cordero di Pamparato, partecipando a importanti festival quali MiTo-Settembre Musica, Tempus Paschale di Torino, 50° Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Pa), Armoniche Fantasie di Mondovì, Musica Recercata di Genova, Festival dei Saraceni di Pamparato, 5° Festival Musicale della Via Francigena, Les Baroquiales di Sospel, Musique Sacrèe en Avignon, Innsbrucker Fetswochen der Alten Musik.

27 novembre 1945, ore 17.30: al Teatro Nuovo di Milano debutta l’Orchestra I Pomeriggi Musicali. In programma Mozart e Beethoven accostati a Stravinskij e Prokov’ev. Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione, l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico ed una specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista: Stravinskij, Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français. I Pomeriggi Musicali avviano, inoltre, una tenace attività di commissione musicale. Per I Pomeriggi compongono infatti Casella, Dallapiccola, Ghedini, Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi. Questa scelta programmatica si consolida nel rapporto con i compositori delle leve successive: Berio, Bussotti, Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna, Mannino, Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, Tutino, Panni, Fedele, Francesconi, Vacchi. Oggi I Pomeriggi Musicali contano su un vastissimo repertorio che include i capolavori del Barocco, del Classicismo e del primo Romanticismo insieme alla gran parte della musica moderna e contemporanea. Compositori come Honegger e Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e Penderecki hanno diretto la loro musica sul podio de I Pomeriggi Musicali, che diventano trampolino di lancio verso la celebrità di tanti giovani artisti. È il caso di  Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Rudolf Buchbinder, Pierre Boulez, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela Hewitt, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta, Carl Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian Thielemann, Salvatore Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Canino, Dino Ciani, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff, Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini, Corrado Rovaris e Uto Ughi. Tra i Direttori stabili dell’Orchestra, ricordiamo Nino Sanzogno, il primo, Gianluigi Gelmetti, Giampiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi Daniele Gatti, Aldo Ceccato e Antonello Manacorda. In alcuni casi, la direzione musicale è stata affiancata da una direzione artistica; in questa veste: Italo Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino, Gianni Tangucci, Ivan Fedele, Massimo Collarini e, da luglio 2013, Maurizio Salerno. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città lombarde, mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. Invitata nelle principali stagioni sinfoniche italiane, l’Orchestra è ospite anche delle maggiori sale da concerto europee. I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati, riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente primario di produzione musicale. Sede dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali è lo storico Teatro Dal Verme, sito nel cuore di Milano.

Nel giugno 1995, in occasione di una produzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale, si è costituito il Coro Filarmonico Ruggero Maghini, intitolato a una delle figure più significative della vita musicale di Torino, Ruggero Maghini, direttore del Coro Rai dal 1950 per oltre vent’anni. Da allora a oggi è stato più volte scritturato dalla stessa orchestra per importanti produzioni, tra le quali spiccano la Messa in si minore, le due Passioni e il Magnificat di Bach, il Requiem e la Messa in do minore di Mozart, la Missa solemnis e la Nona sinfonia di Beethoven, il Te Deum e la Messa da requiem di Verdi, tutte le opere sinfonico-corali di Brahms, Peer Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di Gershwin, realizzate sotto la guida di direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Ivor Bolton. Nel gennaio 2006 ha preso parte al Concerto inaugurale del restaurato Auditorium Arturo Toscanini della Rai di Torino con l’esecuzione della Seconda sinfonia di Mahler. Nel 2007 e 2008 è stato invitato al Concerto di Natale presso la Basilica di San Francesco di Assisi, prodotto dalla Rai e trasmesso in Eurovisione. Nel marzo 2008, sempre a fianco dell’OSN Rai, ha partecipato alla 47ª Semana de musica religiosa di Cuenca (Spagna) con l’esecuzione del War requiem di Britten e della Messa da requiem di Verdi. Dal 2007 collabora stabilmente anche con l’Academia Montis Regalis e con il suo direttore Alessandro De Marchi, con cui sono stati realizzati numerosi progetti concertistici e discografici nell’ambito del repertorio barocco, tra cui ricordiamo: L’Orfeo di Monteverdi, Jephte di Carissimi, Gloria e Magnificat di Vivaldi, la Messa dell’Incoronazione e Vesperae solemnes de confessore di Mozart, Te Deum di Fiorè, Oratorio di Natale e Passione secondo Giovanni di Bach, Davidis pugna et victoria di Alessandro Scarlatti, i Vespri dei carmelitani di Händel, le opere Flavius Bertaridus di Telemann e La clemenza di Tito di Mozart. Sempre a fianco dell’Academia Montis Regalis ha preso parte a diverse edizioni di MiTo Settembre Musica, alle stagioni dell’Unione Musicale di Torino e della Società del Quartetto di Milano, ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo), ai Festival di Musica Antica di Bruges (Belgio) e Les Baroquiales di Sospel (Francia), e dal 2011 è coro residente presso l’Innsbrucker Festwochen den Alten Musik (Austria). Nel mese ottobre 2012 ha collaborato con il Teatro Regio di Torino per l’allestimento di Der Fliegende Holländer di Wagner, nel 2013 con il Coro della Radio Svedese nell’esecuzione de La Creazione di Haydn. Il coro ha inoltre collaborato con l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, lo Xenia Ensemble, l’Orchestra Barocca di Genova, l’Accademia Del Santo Spirito di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Di Arad (Romania). Accanto alla produzione con orchestra il Coro Maghini ha affrontato una buona parte del più significativo repertorio per coro a cappella, dal barocco alla musica contemporanea, con diverse prime esecuzioni.

Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano

Giovedì 23 ottobre ore 20.00
Sabato 25 ottobre ore 17.00
Generale aperta – giovedì 23 ottobre ore 14.00

Georg Friedrich Händel
Messiah
Oratorio per soli, coro e orchestra

Direttore: Ottavio Dantone
Soprano: Lydia Teuscher
Contralto: Delphine Galou
Tenore: Martin Vanberg
Bassobaritono: Matthew Brook
Coro Ruggero Maghini
Maestro del Coro: Claudio Chiavazza
Orchestra I Pomeriggi Musicali

BIGLIETTI
Interi
Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50 + prevendita
Balconata: € 10,50 + prevendita

Ridotti (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) € 15,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 + prevendita

BIGLIETTI per le prove generali aperte
Interi: € 10,00 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e università): € 8,00 + prevendita

Biglietteria TicketOne
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00



Adriana Benignetti