09 marzo 2016

“Les vêpres siciliennes”: la trama

(Foto: san.beniculturali.it)
Les vêpres siciliennes
Grand-opéra in cinque atti

Musica
Giuseppe Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)

Libretto
Eugène Scribe (Parigi, 24 dicembre 1791 – Ivi, 20 febbraio 1861) e Charles Duveyrier (Parigi, 12 aprile 1803 – Ivi, 10 novembre 1866)


Prima rappresentazione
Parigi, Opéra, 13 giugno 1855


Personaggi
Guy de Montfort, governatore di Sicilia sotto Carlo d’Angiò, re di Napoli (baritono)
Il sire di Béthune, ufficiale francese: (basso)
Il conte de Vaudemont, ufficiale francese (basso)
Henri, giovane siciliano (tenore)
Jean Procida, medico siciliano (basso)
Hélène, duchessa, sorella del duca Federigo d’Austria (soprano)
Ninette, sua cameriera (contralto)
Daniéli, siciliano (tenore)
Thibault, soldato francese (tenore)
Robert, soldato francese (baritono)
Mainfroid, siciliano (tenore)

Siciliane e siciliani, soldati francesi (coro)

ATTO I
In una piazza di Palermo i soldati francesi, che hanno invaso la Sicilia, festeggiano allegramente. Hélène, duchessa e sorella del duca Federigo d’Austria, dichiara apertamente il desiderio di vendicare il fratello, giustiziato dai Francesi. Hélène incita quindi alla rivolta i Siciliani. Scoppia una sommossa, ma l’arrivo del governatore Monfort riporta l’ordine. Subito dopo arriva Henri, che non riconosce Monfort e dichiara il suo odio per il governatore, nonostante questi abbia dato ordine di liberarlo. Monfort offre a Henri di diventare ufficiale dell’esercito francese. Henri rifiuta inorridito, e sprezza il consiglio del governatore di star lontano da Hélène.

ATTO II
Il patriota siciliano Jean Procida è appena sbarcato quando viene raggiunto dai suoi fedeli compagni, tra i quali Hélène ed Henri, che discutono con Procida sul modo con cui indurre i Siciliani alla sollevazione. Henri rivela il proprio amore a Hélène, che mostra di ricambiarlo. Appaiono i soldati di Monfort, che prendono Henri e lo portano dal governatore. Nel frattempo, dodici future spose palermitane vengono rapite durante le nozze dai soldati francesi. Aizzati da Hélène e Procida, i Siciliani decidono di vendicarsi, mentre da lontano echeggiano le risa dei nobili francesi che s’avviano alla festa a casa di Monfort.

ATTO III
Monfort rilegge una lettera che gli è stata fatta recapitare da una donna siciliana, in cui lo si informa di essere il padre di Henri. Il governatore rivela al giovane la verità.
Durante la festa, allietata da un ballo, Arrigo si imbatte in Hélène e Procida, che gli confidano che Monfort verrà ucciso di lì a poco. Hélène si avventa sul governatore, ma Henri gli fa scudo col proprio corpo. I cospiratori rimangono attoniti per il tradimento di Henri. Hélène e Procida vengono rinchiusi in prigione.

ATTO IV
Henri incontra Hélène nel carcere dove lei è rinchiusa e le rivela il motivo del suo gesto. La donna lo perdona e gli confessa il suo amore. Subito entra Monfort, che ordina l’esecuzione dei cospiratori. Hélène e Procida danno l’addio alla patria. Henri supplica Monfort di non ucciderli. Monfort lo farà solo se lo chiamerà “padre”. Proprio prima che il boia uccida i cospiratori, Henri si arrende e chiama Monfort col fatidico nome. Monfort grazia tutti e ordina il matrimonio tra Hélène e il figlio, ai vespri dello stesso giorno.

ATTO V
Hélène riceve le amiche nel giardino. È felice dell’imminente matrimonio e si incontra con l’amato Henri. Procida si avvicina e le dice che ci sarà una sommossa quando le campane prenderanno a suonare. Hélène si ribella, ma Procida l’accusa di star dalla parte del governatore. Entra Monfort e celebra solennemente le nozze dei due giovani. Risuonano le campane dei vespri. Hélène, atterrita, cerca di avvertire Monfort, ma i Siciliani, guidati da Procida, irrompono nel giardino e lo uccidono insieme ai Francesi.


Fonti:
giuseppeverdi200.gov.it
Dizionario dell’opera 2002 a cura di Piero Gelli, Baldini&Castoldi, Milano 2001


Adriana Benignetti