Giovedì 26 giugno alle ore 20.00, Daniel Barenboim (nella doppia veste di solista e direttore) e la Filarmonica della Scala saranno protagonisti di un concerto straordinario a favore della Fondazione Don Gnocchi
Giovedì 26 giugno alle
ore 20.00 il
maestro Daniel Barenboim tornerà al
Teatro alla Scala per guidare la Filarmonica nel Concerto Straordinario a
favore della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. Nella doppia veste di
direttore e solista al pianoforte, il Maestro Barenboim si esibirà in un programma
che prevede il Concerto per pianoforte e
orchestra n. 27 in si bemolle maggiore K 595 di Mozart e la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Čajkovskij.
La
serata si aprirà sulle note dell’ultimo Concerto
per pianoforte e orchestra di Mozart, iniziato nel 1788, abbandonato e
completato nel gennaio 1791 per poi essere eseguito a Vienna il 4 marzo dello
stesso anno. A seguire la Quinta sinfonia,
scritta da compositore russo nell’estate del 1888, anno della prima esecuzione
sotto la direzione delle stesso Čajkovskij.
Il
Concerto sarà l’occasione per sostenere le attività di riabilitazione,
assistenza e ricerca scientifica svolte dalla Fondazione e per ricordare don
Carlo Gnocchi, il papà dei mutilatini
a cui è intitolata.
Istituita nell’immediato dopoguerra da don Carlo
Gnocchi, la Fondazione Don Gnocchi è oggi attiva nel nostro Paese e nel mondo accanto a disabili,
anziani, pazienti di ogni età che necessitano di trattamenti riabilitativi,
malati terminali e persone in stato vegetativo. Opera in 29 Centri e una trentina di ambulatori
territoriali, distribuiti in 9 regioni
d’Italia. Promuove inoltre progetti di solidarietà internazionale nei
Paesi in via di sviluppo.
L’evento
è organizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio
di Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano. Si ringraziano
per il supporto AMI-Associazione Mozart Italia Milano, CEriMus-Comitato per la
Riproposizione dell'Educazione musicale di base nella scuola di ogni ordine e
grado e Plannify.com.
Fondazione Don Gnocchi
Nasce
sessant’anni fa per volere di don Carlo Gnocchi con lo scopo di assicurare
cura, riabilitazione e integrazione sociale ai piccoli rimasti mutilati nel
corso della seconda guerra mondiale. La Fondazione ha progressivamente ampliato
il proprio raggio d’azione e la propria attività, continuando a rispondere - anche
con soluzioni innovative e sperimentali, integrando efficienza e solidarietà -
ai bisogni emergenti delle persone più fragili. Si occupa di ragazzi con
diverso tipo di disabilità, affetti da complesse patologie acquisite e congenite;
di pazienti di ogni età che necessitano di riabilitazione neurologica,
cardiorespiratoria e oncologica; di persone con sclerosi multipla, sclerosi
laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer o altre
patologie invalidanti; di anziani non autosufficienti, malati oncologici
terminali e pazienti con gravi cerebrolesioni. La Fondazione svolge inoltre
un’intersa attività di ricerca scientifica e di formazione. Riconosciuta
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, per i Centri di Milano e
Firenze, oggi la Fondazione Don Gnocchi opera in 29 Centri distribuiti in 9
regioni d’Italia e svolge le proprie attività in regime di accreditamento con
il Servizio Sanitario Nazionale. Ogni giorno accedono alle strutture della
Fondazione quasi diecimila persone.Riconosciuta come Organizzazione Non
Governativa (Ong), la Fondazione è inoltre attiva con progetti di solidarietà internazionale
in quasi tutti i continenti.
DANIEL BARENBOIM Nasce a Buenos Aires
nel 1942, a cinque anni prende le prime lezioni di pianoforte con la madre, per
poi proseguire gli studi musicali con il padre, che sarà anche il suo unico
insegnante.
A soli sette anni dà il suo primo concerto ufficiale nella
sua città natale, nel 1952 si trasferisce in Israele con i genitori e due anni
dopo inizia a incidere i primi dischi come pianista. A dieci anni debutta come
pianista a Vienna e da allora compie regolari tournée in Europa, negli Stati
Uniti, in Sud America, in Australia e in Estremo Oriente. Dopo il debutto come
direttore d’orchestra nel 1967 con la Philharmonia di Londra, è invitato da
tutte le più importanti orchestra d’Europa e d’America. Tra il 1975 e il 1989 è
Direttore Principale dell’Orchestre de Paris, dove spesso dirige composizioni
di autori contemporanei come Lutoslawski, Boulez, Dutilleux, Takemitsu. In
ambito operistico debutta al Festival di Edimburgo nel 1973 con Don Giovanni di
Mozart e nel 1981 a Bayreuth, dove ritorna per 18 anni consecutivi. Nel
1999, insieme all’amico palestinese Edward Said, fonda la West-Eastern Divan
Orchestra, che ogni estate riunisce giovani musicisti arabi e israeliani
nell’intento di instaurare un dialogo tra le diverse culture del Medio Oriente
attraverso un’esperienza musicale comune. Di particolare rilevanza
è il rapporto con la Staatskapelle Berlin, di cui è Direttore Principale a vita
e con la quale incide ed esegue grandi cicli del repertorio sia operistico che
sinfonico. Anche con la Staatskapelle, accanto al grande repertorio classico e
romantico, promuove la musica contemporanea eseguendo regolarmente lavori dei
maggiori esponenti del nostro secolo, tra cui Rihm, Mundry e Carter. A
partire dalla stagione 2007/2008, avvia una stretta collaborazione con il
Teatro alla Scala dal titolo “Maestro scaligero” e nel 2011 ne diviene
Direttore Musicale. Qui dirige regolarmente opere e concerti, oltre a esibirsi
come pianista in concerti sinfonici e da camera. Inaugura quattro stagioni
della Filarmonica della Scala e guida l’orchestra in prestigiose tournée che toccano
tra l’altro Berlino, Francoforte, Parigi e Istanbul. Nel corso della sua lunga
carriera, riceve numerosi premi e alte onorificenze da diversi Paesi per il suo
impegno nella cultura e nella promozione della cooperazione tra i popoli. Ha
pubblicato numerosi libri, tra cui l’autobiografico A Life in Music, Paralleli e
Paradossi in collaborazione con Edward Said, La musica sveglia il tempo, Dialoghi
su musica e teatro - Tristano e
Isotta scritto insieme a Patrice Chéreau e La musica è un tutto – Etica
ed estetica con Enrico Girardi. Barenboim incide per Deutsche
Grammophon e Decca.
FILARMONICA DELLA
SCALA
Claudio Abbado fonda la Filarmonica della Scala insieme ai
musicisti scaligeri nel 1982 con l’obiettivo di sviluppare il repertorio
sinfonico nel contesto della tradizione operistica del Teatro. L’anno seguente
la Filarmonica si costituisce in associazione indipendente. Carlo Maria Giulini
dirige oltre 90 concerti e guida l’orchestra nelle prime tournée
internazionali. Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne
promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose
sale da concerto internazionali. L’orchestra instaura rapporti di
collaborazione con i maggiori direttori: Georges Prêtre, Lorin Maazel e
Wolfgang Sawallisch sono presenti dalle prime stagioni e vengono accolti
dall’orchestra come Soci Onorari insieme a Valery Gergiev, ma restano nella
memoria i contributi di Leonard Bernstein, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung,
James Conlon, Dennis Russell Davies, Gustavo Dudamel, Tan Dun, Peter Eötvös,
Christoph Eschenbach, John Eliot Gardiner, Philippe Jordan, Zubin Mehta,
Gianandrea Noseda, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Gennadij Rozdestvenskij,
Esa-Pekka Salonen, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov, Robin Ticciati e Franz
Welser–Möst. Dal 2006 si intensifica la collaborazione con il Direttore
Musicale del Teatro alla Scala Daniel Barenboim e con Riccardo Chailly, Daniel
Harding, Daniele Gatti e Valery Gergiev. La Filarmonica realizza la sua
autonoma stagione di concerti e la stagione sinfonica del Teatro in base ad
accordi sanciti da una convenzione con il Teatro alla Scala. È inoltre
impegnata in numerose tournée che, con oltre 500 concerti fuori sede dalla
fondazione, l’hanno resa l’istituzione musicale italiana più presente all’estero
nello scorso decennio. L’orchestra ha instaurato fin dal 1984 un rapporto di
collaborazione con il volontariato ambrosiano cui dedica regolarmente prove
aperte e concerti straordinari. La Filarmonica ha realizzato una consistente produzione
discografica per Decca, Sony e Emi e i suoi concerti sono regolarmente
trasmessi dalla Rai, da Sky Classica, da Radio3 e in una selezione di cinema in
Italia, Europa e Stati Uniti.
Biglietti da 15 a 200 euro - esclusi diritti di prevendita
Informazioni e prevendita telefonica:
Aragorn 02 465 467 467, da lunedì a venerdì - ore 10/13 e
14/17
biglietteria@aragorn.it - www.ticketone.it - www.vivaticket.it
(comunicato
stampa)