18 aprile 2014

Pasquetta con il Bach de laVerdi Barocca a Milano

Lunedì 21 aprile alle ore 16.00, il tradizionale appuntamento con laVerdi Barocca e l’Oratorio di Pasqua. Solisti: Céline Scheen, Filippo Mineccia, Anicio Zorzi Giustiniani e Christian Senn

«Pasquetta ci darà l’occasione non solo di ascoltare, come ormai vuole tradizione, l’Oratorio di Pasqua di Bach, ma anche di avvicinarci a uno strumento particolarmente espressivo e 'sinonimo' dell'epoca, quale il cembalo, qui addirittura 'doppio', grazie alla perizia dei due solisti Davide Pozzi e Franz Silvestri, che ci offriranno il Concerto per due cembali di Johann Sebastian Bach». Ruben Jais  


Un appuntamento immancabile, quello del Lunedì di Pasquetta all’Auditorium di Largo Mahler sulle note di Bach, divenuto ormai tradizione per i milanesi. E, per il 5° anno consecutivo Ruben Jais, alla guida dell’Ensemble laVerdi Barocca e del gemello Ensemble vocale (quest’ultimo diretto da Gianluca Capuano), proporrà l’Oratorio di Pasqua (Osteroratorium) per soli, coro e orchestra di Johann Sebastian Bach. Per l’occasione, lunedì 21 aprile alle ore 16.00, verranno eseguiti anche il Concerto in Do minore per 2 cembali (solisti Davide PozziFranz Silvestri) e la Cantata O Ewigkeit, du Donnerwort. Sul palco, un cast importante di solisti, specialisti del repertorio barocco e bachiano in particolare: il soprano  Céline Scheen, il controtenore Filippo Mineccia, il tenore Anicio Zorzi Giustiniani e il basso Christian Senn.

Milanese, Ruben Jais, contemporaneamente agli studi universitari, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione Polifonica Vocale. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione d’Orchestra, perfezionandosi, in seguito, con masterclass all’estero. È  stato Maestro del Coro presso il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dalla sua fondazione al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Luciano Berio, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling.È  Direttore Residente e Responsabile delle Attività Artistiche dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Nel 2008 ha istituito l’Orchestra laVerdi Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica barocca, con il quale affronta i maggiori capolavori di tale repertorio sia sinfonico che operistico: dal 2009 laVerdi Barocca affianca le altre stagioni della Fondazione, con una serie di concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori sacri legati alle maggiori ricorrenze liturgiche. Jais è anche Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si dedica soprattutto al repertorio della nazione germanica, dal barocco al romanticismo.

laBarocca è un ensemble di musicisti specializzati, esterni alla formazione sinfonica (tranne Gianfranco Ricci, uno dei primi violini dell’Orchestra con esperienza avendo suonato con l’Accademia Bizantina), e di coristi (16 elementi, 4 per parte) diretti da Gianluca Capuano, conoscitore del repertorio Cinque-Seicentesco per il quale “il punto di forza del complesso barocco è quello di essere tutto giovane, tutto italiano e molto motivato”. Insomma, una nuova generazione specializzata nell’antico repertorio e inserita nella struttura “madre” de laVerdi. Direttore de laVerdi Barocca è Ruben Jais, Direttore Residente e Responsabile delle Attività artistiche de laVerdi, esperto del repertorio Sei-Settecentesco, che intende affrontare le opere in termini filologici, con strumenti originali o copie di epoca barocca. L'ensemble – impegnato nella sua quarta stagione consecutiva dalla fondazione,  all’Auditorium di largo Mahler – è costituito da musicisti e coristi che hanno svolto il loro percorso di studi approfondendo le pratiche di esecuzione barocca, suonando strumenti originali o copie di strumenti del '600/'700, applicando le regole del canto esplicate nei trattati coevi. Questo approccio offre, ovviamente, la possibilità di misurarsi in modo più diretto con le caratteristiche di un repertorio vastissimo e ricco di capolavori strumentali e corali, di avvicinarsi con occhio più attento all'estrema ricchezza di dettagli di tale repertorio.

Gianluca Capuano, milanese, si è diplomato in organo, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Ha approfondito gli aspetti relativi all’esecuzione della musica antica presso il Corso Superiore sperimentale di Direzione di Coro e i corsi della Scuola Civica di Milano, dove ha affrontato i problemi inerenti la notazione, lo studio delle fonti e la prassi esecutiva della musica dei secoli passati. Svolge un’intensa attività come direttore, organista e continuista in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Russia e Giappone. È organista presso la Basilica di San Simpliciano a Milano. Ha collaborato con artisti quali Emma Kirkby, Michael Chance, Monica Hugget, Paul Agnew, Agnes Mellon, Lorenzo Ghielmi. Nel 2005 ha fondato il gruppo vocale e strumentale Il canto di Orfeo, con il quale,  con alcuni dei migliori specialisti su strumenti originali e facendo costante riferimento alla più aggiornata ricerca musicologica, si dedica a un cosciente e critico approccio ai capolavori del Barocco musicale europeo.  Con Il canto di Orfeo, nel 2006 ha inciso, in collaborazione con il mezzosoprano inglese Catherine King, un CD dedicato alle Arie serie di Baldassarre Galuppi per la casa inglese Avie. Agli studi musicali Gianluca Capuano ha affiancato quelli classici; laureato con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi in particolare ai problemi di estetica musicale. Nel novembre 2002 ha pubblicato, presso l’editore Jaca Book, il saggio I segni della voce infinita, nel quale viene indagato, da un punto di vista filosofico, il rapporto tra musica e scrittura. Collabora con “Goldberg” e altre riviste internazionali.


(Foto di Dina Köttgen)
Céline Scheen (soprano) Nata a Verviers (Belgio), ha completato la sua formazione presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, con Vera Rosza, grazie al supporto della Nancy Philippart Foudation. Si è esibita nei più importanti festival e nelle maggiori sale da  concerto. Del repertorio operistico ha interpretato Zerlina in Don Giovanni (G. Corbiau), Coryphée nell’Alceste di Gluck (La Monnaie, I.Bolton /B.Wilson), Atilia in Eliogaballo di Cavalli (La Monnaie, Festival d'Insbruck, Jacobs/Boussart), Papagena nel Flauto Magico di Mozart (La Monnaie, Caen, Lille, New York, R.Jacobs/W.Kentridge e Toulouse, C.P.Flor/N.Joël), L'Amour e Clarine in Platée da Rameau (Opéra du Rhin, C.Rousset/M.Clément), La Musica & Euridice in Orfeo di Monteverdi (Cremona, A.Marcon). Ha inciso diverse registrazioni tra cui le musiche per il film Le Roi Danse (DG) con Musica Antiqua Köln e Reinhard Goebel, ha lavorato con Paolo Pandolfo per un cd di improvvisazioni (Diapason d'or); Orgelbüchlein di J.S.Bach con l’ensemble Mare Nostrum (M.A. Recording); "Barbara Strozzi" con la Cappella Mediterranea e Leonardo Garcia Allarcon (Ambronay); Amarante (Flora) con Philippe Pierlot e Eduardo Eguez così come Bellerofonte di Lully con Les Talens lyriques e Christophe Rousset, le Cantate di JS Bach con Leonardo Garcia Alarcon, il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi con il Ricercar Consort e Philippe Pierlot. Durante la Stagione 2012/2013 ha eseguito Bach, Graupner, Monteverdi, Rameau, Zelenka con l’Ensemble Pygmalion e Raphael Pichon, Le Banquet Céleste e Damine Guillon, La Cappella Mediterranea e Leonardo Garcia Alarcon, Collegium 1704 e Vaclav Luks, la Cetra Basel/RIAS Kammerchor e Andrea Marcon. Sul palcoscenico è stata Venere in Venere & Adone di John Blow in una nuova produzione del Théâtre de Caen che è poi andata in tour al Grand Théâtre du Luxembourg, a l’Opéra d'Angers et de Nantes, all’Opéra de Lille, all’Opéra Comique di Parigi e al MC2 di Grenoble per non meno di 23 repliche. Il dvd è appena uscito con etichetta Alpha – Outhere. Nel 2014 canterà in due nuove produzioni della Passione Secondo Matteo di J.S. Bach a Copenhagen con la Danish Radio sotto la direzione di Andrea Marcon, a Dresda e a Praga con il Collegium 1704 con Vaclav Luks. Oltre agli Ensemble che la accompagnano usualmente, nel 2014 collaborerà anche con Les Ambassadeurs e Alexis Kossenko, Les Pages et Les Chantres du Centre de Musique Baroque de Versailles e Olivier Scheebeli, Okerstra Petronius e Jacopo Rafaelle e la Holland Baroque Society.


(Foto: Ribaltaluce Studio)

Christian Senn (baritono). Cileno d’origine e italiano di adozione, dopo aver conseguito la laurea in biochimica vince una borsa di studio per continuare lo studio del canto in Italia, perfezionandosi all’Accademia per solisti del Teatro alla Scala con i maestri L. Gencer, L. Alva e V. Manno. Molto vasto è il suo repertorio operistico e concertistico, prevalentemente orientato sul bel canto ma anche sul periodo classico e barocco. Tra gli impegni di grande rilievo dell’ultimo periodo citiamo il ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia in varie produzioni tra i quali al Teatro alla Scala, al Teatro Regio di Torino, alla Fenice di Venezia, al Petruzzelli di Bari, al Massimo di Palermo, al Deutschoper Berlino, al Theater an der Wien; Malatesta nel Don Pasquale di Donizetti alla Scala di Milano; il Conte ne Le Nozze di Figaro al Teatro alla Scala, Taddeo nell’Italiana in Algeri al Teatro Regio di Torino, Papageno nel Flauto Magico a Montpellier. Inoltre è stato Guglielmo nel Così fan Tutte al Teatro National di Santiago del Cile diretto da M. Benini e ancora diretto da J. Webb con la regia di Daniele Abbado al Teatro Filarmonico di Verona e a Reggio Emilia. Specialista del repertorio barocco, canta da anni il ruolo titolo di Bajazet di Vivaldi nelle principali capitali Europee con L’Europa Galante di F. Biondi e Astolfo ne l'Orlando Furioso di Vivaldi con l'Ensemble Matheus di J. C. Spinosi a Torino e al Musikfest di Bremen. Con il Giardino Armonico ha cantato la Resurrezione di Händel a Graz e la Senna ne La Senna Festeggiante di Vivaldi al comunale di Firenze. Con i Barocchisti della Rtsi di D. Fasolis, ha cantato l'Alexander Fest di Händel. Appassionato del repertorio Bachiano e tedesco, ha eseguito tra gli altri Matthaus and Johannes Passion, Oratorio di Natale, Magnificat, Actus Tragicus.  Tra gli impegni attuali e futuri citiamo: Astolfo nell’Orlando Furioso di Vivaldi al Théatre de Champs Elysée di Parigi e a Nizza; Conte nelle Nozze di Figaro a Potsdam; ruolo titolo del Don Giovanni in Cile;  Pallante in Agrippina di Händel allo Staatsoper di Berlino, Guglielmo in Così fan Tutte di Mozart al Teatro Donizetti di Bergamo.  

Filippo Mineccia (controtenore) fiorentino, ha iniziato i suoi studi musicali molto presto presso la Scuola di musica di Fiesole, cantando come voce bianca nel coro polifonico. In seguito si è dedicato allo studio del violoncello diplomandosi al Conservatorio Statale di Musica di Firenze (marzo 2006). Nel luglio 2008 si è diplomato in canto  sotto la guida del Maestro Gianni Fabbrini nello stesso conservatorio. Ha conseguito nell’ottobre 2011 la laurea specialistica in canto lirico, sotto la guida della professoressa Donatella Debolini. Svolge un’intensa attività di ricerca riguardante il repertorio vocale del ‘6/’700 degli evirati cantori, ricostruendo carriere, biografie, prassi esecutiva dei più importanti castrati dell’epoca barocca. Ha lavorato con numerosi ensamble ai massimi livelli, tra cui Complesso Barocco, Concerto Kolln, Accademia Bizantina, I Barocchisti, Cappella de’Turchini, Collegium Marianum, Orchestra Barocca Catalana, Auser Musici, Camerata strumentale di Prato e, naturalmente, laVerdi Barocca. Dal 2005 ha iniziato la sua carriera come controtenore solista, dando numerosi concerti e recital e aggiudicandosi numerosi premi e riconoscimenti vocali nazionali e internazionali come: tra i più recenti, il primo premio al Concorso internazionale di canto barocco Francesco Maria Ruspoli (ottobre 2011). Ha registrato Ercole sul Termodonte di Vivaldi, direttore Alan Curtis (DVD Dynamic) e L’adorazione dei Magi di Cristoforo Caresana, con il Complesso de’ Turchini, diretto da Antonio Florio (CD Glossa).

Anicio Zorzi Giustiniani (tenore) Fiorentino, ha intrapreso gli studi musicali di violino e canto lirico presso il Coservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze e si è perfezionato con i maestri Sherman Lowe, Jorge Ansorena, Fernando Cordeiro Opa. Ha partecipato a diverse masterclasse e tra i concorsi vinti ricordiamo il VI Concorso Internazionale di Musica Sacra Pio IX  e il Toti dal Monte di Treviso per il ruolo del Conte Errico nell’opera La vera costanza di F. J. Haydn, che ha debuttato nei teatri di Madrid, Treviso e Reggio Emilia. Tra gli impegni recenti citiamo I due Figaro di Mercadante al Festival di Salisburgo, al Ravenna Festival e al Teatro Real di Madrid diretto da Riccardo Muti, in replica al Teatro Colon di Buenos Aires nell'agosto 2012; il debutto nel ruolo di Ferrando nel Così fan Tutte di Mozart al Festival Donizetti, Bergamo, e al Teatro La Fenice diretto da Manacorda. Si è distinto nel ruolo di Ozìa ne La Betulia liberata di Mozart al Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival diretto da Riccardo Muti; Giove in Argo di Haendel nel ruolo titolo presso il Theater an der Wien di Vienna; Il Barbiere di Siviglia ruolo Conte di Almaviva e Il Flauto magico ruolo Tamino presso il Teatro di Sankt Gallen in Svizzera; Vera Costanza di Haydn (Il Conte Ericco) a  Liège diretto da Jesús López; il Tigrane  di Scarlatti all’Opéra de Nice. Nell’ambito della musica sacra si è esibito come solista nella Passione secondo Giovanni, nella Messa Luterana e nel Weihnachts Oratorium di J.S. Bach; nella Messa dell’incoronazione e nella Messa in sol minore di W. A. Mozart; nell’oratorio Dio sul Sinai di F. B. Conti. Ha inciso di recente il ruolo titolo nel Ritorno di Ulisse in patria Monteverdi, prodotto dalla Glossa, diretto da Claudio Cavina, la Venexiana. Tra gli attuali e futuri impegni ricordiamo: Don Giovanni (Don Ottavio)  a  Sankt Gallen e al Teatro La Fenice di Venezia; Capuleti e Montecchi (Romeo) nel Sultanato dell’ Oman; La Vedova Allegra al Filarmonico di Verona; la Betullia Liberata (Ozia) di Mozart a Potsdam.

Biglietti euro 25,00/10,00
Per informazioni e prenotazioni:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org



Adriana Benignetti