Mercoledì 16 aprile alle ore 20.30, il
tradizionale appuntamento con la “Passione” di Bach e laVerdi arriva in Duomo.
Due repliche anche in Auditorium, martedì 15 e venerdì 18
(Foto di Nora Roitberg) |
È una tradizione nordeuropea felicemente importata
a Milano da laVerdi, quella di eseguire le
Passioni di Bach nel periodo pasquale. Quest’anno il consueto appuntamento
– vero e proprio must del cartellone milanese e non solo – diventa un evento
eccezionale offerto alla città o - meglio - un evento nell'evento, perchè la
Cattedrale aprirà le proprie porte alla musica immortale del genio di Eisenach.
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico
Giuseppe Verdi di Milano, diretti rispettivamente da Ruben Jais ed Erina
Gambarini, porteranno infatti in Duomo per la prima volta la Passione secondo Giovanni (Johannespassion)
per soli, coro e orchestra, mercoledì 16 aprile (ore 20.30, ingresso
libero fino a esaurimento posti).
L'esecuzione di questo capolavoro della musica sacra
chiuderà l'edizione 2014 dei Dialoghi di
Quaresima, che si erano aperti sempre in Duomo, lo scorso 12 marzo, con la Via
Crucis di Mario Luzi. La serata si aprirà con l'introduzione all'opera
bachiana dei musicologi Laura Nicora
e Armando Torno. La Passione
secondo Giovanni – 30° programma della Stagione del Ventennale de laVerdi –
sarà eseguita in doppia replica anche all'Auditorium di Milano in largo Mahler, martedì 15 e venerdì 18, alle ore 20.00. L'opera
sarà introdotta in un incontro con il pubblico martedì 15 (ore 18.30), nel
Foyer del primo piano dell'Auditorium, con Laura Nicora affiancata da mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del
Duomo, e dal Maestro Ruben Jais. Delle tre Passioni (note) bachiane, quella secondo
Giovanni è la più antica. La formula scelta dal compositore poggia sul
rispetto scrupoloso dei dettami evangelici, assunti a base di tutte le parti
narrative della Passione di Cristo e affidati alla declamazione di un
Evangelista e dei personaggi che gli si affiancano. Il cast è composto
da alcuni tra i maggiori interpreti del repertorio barocco: Diana Tomsche (soprano), Filippo Mineccia (controtenore); Bernhard
Berchtold (tenore, Evangelista);
Anicio Zorzi Giustiniani (tenore, Arie); Oddur Jonsson (Basso,
Gesù); Christian Senn (basso, arie); Daniele Caputo (Petrus/Pilatus/Pontifex/Judas);
Livia Fumagalli (Ancilla); con la
Viola da gamba affidata a Cristiano Contadin.
La
Johannes-Passion (BWV 245) è la prima
delle due grandi Passionsmusiken oggi
conosciute di Johann Sebastian Bach (1685-1750). L’altra è la Matthäus-Passion (BWV 244). La prima esecuzione della Johannes-Passion avvenne il 7 aprile
1724 a Lipsia - chiesa di San Nicola - durante la Settimana Santa, anche se non
si esclude una precedente versione composta negli anni di Weimar (1717). È la
più grandiosa trasposizione in musica della Passione di Cristo scritta fino a
quel momento. La Johannes-Passion
venne revisionata più volte da Bach (arie sostituite, strumentazione
modificata, cori spostati) però l’essenza dell’opera è rimasta immutata. Il
genere musicale della “Passione” vanta tradizioni molto antiche. La recitazione
della Historia Passionis costituì fin
dai primi secoli del Cristianesimo uno dei momenti più importanti della liturgia
della Settimana Santa. Col tempo la Passione divenne un genere musicale
autonomo: la ripartizione del testo fra più cantori e l’introduzione della
polifonia diede alla Passione ampie possibilità compositive. Nacque così
intorno al XVII secolo la Passione oratoriale; al testo biblico, affidato
principalmente all’Evangelista, vennero aggiunte parti testuali non evangeliche
utilizzate per le arie, gli ariosi e i cori accompagnati dal basso continuo e
da altri strumenti. Questo genere di Passione ebbe particolare fortuna anche
nella musica sacra protestante e trovò il suo apice nelle Passioni di Johann
Sebastian Bach. La Johannes-Passion è
articolata in due parti (originariamente tra la prima e la seconda parte si
teneva una predica). La composizione, ricca di grande drammaticità, inizia e
termina con due grandi brani corali; la passione di Cristo è raccontata
dall’Evangelista, con interventi di altri personaggi (Gesù, Pilato, Simon
Pietro ecc.). L’azione si svolge attraverso le loro voci con la forma del
recitativo, sorretto dal basso continuo (organo). In partitura sono presenti
anche molti corali, ben 11, per ottemperare alla tradizione luterana, così come
arie e ariosi cantati dalle voci di soprano, alto, tenore e basso. Durante
questi momenti musicali, dedicati alla riflessione, l’azione si ferma. Le
caratteristiche di questi pezzi solistici e l’importanza dell’organico
strumentale avvicinano il genere della Passione a quello del melodramma. Laura
Nicora
Biglietti: per le date di
martedì 15 e venerdì 18 all'Auditorium di Milano: euro 50,00/40,00/33,00/13,00;
la rappresentazione di mercoledì 16 al
Duomo di Milano sarà invece a
ingresso libero, fino a esaurimento posti).
Per informazioni e
prenotazioni:
Auditorium
di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00.
Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
(comunicato stampa)