12 aprile 2014

laVerdi in Duomo con la Passione di Bach

Mercoledì 16 aprile alle ore 20.30, il tradizionale appuntamento con la “Passione” di Bach e laVerdi arriva in Duomo. Due repliche anche in Auditorium, martedì 15 e venerdì 18

(Foto di Nora Roitberg)
È una tradizione nordeuropea felicemente importata a Milano da laVerdi, quella di eseguire le Passioni di Bach nel periodo pasquale. Quest’anno il consueto appuntamento – vero e proprio must del cartellone milanese e non solo – diventa un evento eccezionale offerto alla città o - meglio - un evento nell'evento, perchè la Cattedrale aprirà le proprie porte alla musica immortale del genio di Eisenach. Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano, diretti rispettivamente da Ruben Jais ed Erina Gambarini, porteranno infatti in Duomo per la prima volta la Passione secondo Giovanni (Johannespassion) per soli, coro e orchestra, mercoledì 16 aprile (ore 20.30, ingresso libero fino a esaurimento posti). 


L'esecuzione  di questo capolavoro della musica sacra chiuderà l'edizione 2014 dei Dialoghi di Quaresima, che si erano aperti sempre in Duomo, lo scorso 12 marzo, con la Via Crucis di Mario Luzi. La serata si aprirà con l'introduzione all'opera bachiana dei musicologi Laura Nicora e Armando Torno. La Passione secondo Giovanni – 30° programma della Stagione del Ventennale de laVerdi – sarà eseguita in doppia replica anche all'Auditorium di Milano in largo Mahler, martedì 15 e venerdì 18, alle ore 20.00. L'opera sarà introdotta in un incontro con il pubblico martedì 15 (ore 18.30), nel Foyer del primo piano dell'Auditorium, con Laura Nicora affiancata da mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo, e dal Maestro Ruben Jais.  Delle tre Passioni (note) bachiane, quella secondo Giovanni è la più antica. La formula scelta dal compositore poggia sul rispetto scrupoloso dei dettami evangelici, assunti a base di tutte le parti narrative della Passione di Cristo e affidati alla declamazione di un Evangelista e dei personaggi che gli si affiancano. Il cast è composto da alcuni tra i maggiori interpreti del repertorio barocco: Diana Tomsche (soprano),  Filippo Mineccia (controtenore); Bernhard Berchtold (tenore, Evangelista); Anicio Zorzi Giustiniani  (tenore, Arie); Oddur Jonsson (Basso, Gesù);  Christian Senn (basso, arie); Daniele Caputo (Petrus/Pilatus/Pontifex/Judas); Livia Fumagalli (Ancilla); con la Viola da gamba affidata a Cristiano Contadin.

La Johannes-Passion (BWV 245) è la prima delle due grandi Passionsmusiken oggi conosciute di Johann Sebastian Bach (1685-1750). L’altra è la Matthäus-Passion (BWV 244). La prima esecuzione della Johannes-Passion avvenne il 7 aprile 1724 a Lipsia - chiesa di San Nicola - durante la Settimana Santa, anche se non si esclude una precedente versione composta negli anni di Weimar (1717). È la più grandiosa trasposizione in musica della Passione di Cristo scritta fino a quel momento. La Johannes-Passion venne revisionata più volte da Bach (arie sostituite, strumentazione modificata, cori spostati) però l’essenza dell’opera è rimasta immutata. Il genere musicale della “Passione” vanta tradizioni molto antiche. La recitazione della Historia Passionis costituì fin dai primi secoli del Cristianesimo uno dei momenti più importanti della liturgia della Settimana Santa. Col tempo la Passione divenne un genere musicale autonomo: la ripartizione del testo fra più cantori e l’introduzione della polifonia diede alla Passione ampie possibilità compositive. Nacque così intorno al XVII secolo la Passione oratoriale; al testo biblico, affidato principalmente all’Evangelista, vennero aggiunte parti testuali non evangeliche utilizzate per le arie, gli ariosi e i cori accompagnati dal basso continuo e da altri strumenti. Questo genere di Passione ebbe particolare fortuna anche nella musica sacra protestante e trovò il suo apice nelle Passioni di Johann Sebastian Bach. La Johannes-Passion è articolata in due parti (originariamente tra la prima e la seconda parte si teneva una predica). La composizione, ricca di grande drammaticità, inizia e termina con due grandi brani corali; la passione di Cristo è raccontata dall’Evangelista, con interventi di altri personaggi (Gesù, Pilato, Simon Pietro ecc.). L’azione si svolge attraverso le loro voci con la forma del recitativo, sorretto dal basso continuo (organo). In partitura sono presenti anche molti corali, ben 11, per ottemperare alla tradizione luterana, così come arie e ariosi cantati dalle voci di soprano, alto, tenore e basso. Durante questi momenti musicali, dedicati alla riflessione, l’azione si ferma. Le caratteristiche di questi pezzi solistici e l’importanza dell’organico strumentale avvicinano il genere della Passione a quello del melodramma. Laura Nicora

Biglietti: per le date di martedì 15 e venerdì 18 all'Auditorium di Milano: euro 50,00/40,00/33,00/13,00; la rappresentazione di mercoledì 16 al Duomo di Milano sarà invece a ingresso libero, fino a esaurimento posti).

Per informazioni e prenotazioni:

Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org

(comunicato stampa)