L’Ensemble laBarocca
omaggia, mercoledì 12 febbraio alle ore 20.30, Jean Philippe Rameau a 250 anni dalla morte
«Il
concerto intende mettere in luce la ricchezza stilistica e compositiva di uno
dei maggiori compositori del periodo barocco francese, poco conosciuto in
Italia al di là delle sue opere teoriche. All'interno della vastissima
produzione teatrale ci siamo concentrati su estratti da alcune delle opere più
significative per alcuni degli stili affrontati e sviluppati da Rameau: Pastorales
héroïques (Zaïs 1748), Tragédies en musique (Castor et Pollux 1737, Dardanus
1739), Opéra-ballets (Les Indes galantes 1735), Comédies lyriques (Platée o
Junon jalouse 1745).
[…] Rameau inizia la sua produzione teatrale solo all'età
di 50 anni (prima opera rappresentata Hippolyte
et Aricie nel 1733) e la prosegue fino alla sua morte, componendo oltre 30
opere, essendosi dedicato prima di tale data alla professione di organista e
teorico musicale ed avendo prodotto solo alcune composizioni per strumento
quali i Trois livres de pièces de clavecin.
È uno degli attori principali nella Querelle des bouffons che lo oppone a
Jean-Jacques Rousseau e ad altri musicisti e teorici della musica. La polemica
esplode nel 1752, a causa del confronto tra la tragédie lyrique (tradizione
francese) e l'opera buffa, importata dall'Italia. I due s'erano trovati fianco
a fianco al momento di una collaborazione musicale mancata, che aveva snervato
non poco Rameau e umiliato Rousseau, il nelle vesti di compositore non fu mai
capace, nonostante le pretese, di guadagnarsi l'affermazione a cui anelava. Rameau
rimane una figura fondamentale nell'evoluzione del linguaggio musicale e
armonico ed alcune delle sue composizioni furono al tempo giudicate troppo
futuriste e irrealizzabili. Secondo Rameau la musica sa esprimere, attraverso
l'armonia, il divino ordine universale, ossia la natura stessa. La natura di
cui parla Rameau è fondata su un sistema di leggi matematiche e la sua
concezione si allaccia convenientemente con il meccanicismo newtoniano. Per
Rameau, tra ragione e sentimento, intelletto e sensibilità, e ancora tra natura
e legge matematica non c'è nessun contrasto, ma anzi esiste un perfetto
accordo: questi elementi devono quindi cooperare armonicamente. Rameau non
favorisce né la musica italiana né quella francese perché “vi sono teste
egualmente bene organizzate in tutte le nazioni dove regna la musica”, ed è
assurdo pretendere che “una nazione possa essere più favorita di un'altra”. Le
differenze tra una nazione e l'altra riguardano essenzialmente la melodia, la
quale ha a che fare soprattutto con il gusto. La priorità dell'armonia sulla
melodia nel pensiero di Rameau si fonda sul fatto che non si possono fornire “regole
certe” per la melodia, anche se quest'ultima non ha meno forza espressiva.
Dall'armonia derivano tutte le altre qualità della musica, compreso il ritmo
stesso». Ruben Jais
Secondo
appuntamento dell’anno e quarto stagionale per laBarocca, ensemble specialistico de laVerdi fondato e diretto da Ruben Jais, mercoledì 12 febbraio alle ore 20.30 all’Auditorium di Milano in largo
Mahler. Appuntamento speciale, particolare e originale, che vuole essere – fin
dalla progettazione dell’evento – un omaggio espressamente dedicato, progettato
e realizzato attorno alla figura di un grande della musica francese di ogni
tempo: Jean Philippe Rameau,
compositore, clavicembalista, organista e teorico della musica d’Oltralpe, nato
a Digione il 25 settembre 1683 e scomparso a Parigi il 12 settembre 1764, di
cui quest’anno ricorre il 250° anniversario della morte. Un appuntamento che si
inserisce nell’attuale Stagione di musica barocca, rivolta a celebrare alcuni importanti
anniversari, quali quelli di CPE Bach, Gluck, Locatelli e Rameau appunto.
Sul
palco dell’Auditorium, laBarocca sarà affiancata dalle voci soliste di Céline Scheen (soprano), Samuel Boden (tenore), Ugo Guagliardo (basso), insieme con i
danzatori Chiara Vittadello, Lorenzo
Macciò, Jessica Rapelli Camilla Meregalli (passo a due).
Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo, Largo Mahler, Milano
Mercoledì 12 febbraio
ore 20.30
1.
Zais, Ouverture
2.
Castor et Pollux, Ouverture
3.
Castor et Pollux, Musiche di Scena
dall'Atto
I - Scène V - Air très pointé (modéré)
4.
Castor et Pollux, Aria di Télaire (soprano) "Tristes Apprets"
dall'Atto
II - scena II
5.
Castor et Pollux, Musiche di Balletto
dall'Atto
III - Scène IV - 2e Air pour Hébé et ses Suivantes
6.
Castor et Pollux, Aria di Castor (tenore) "Séjour de l'éternelle
paix"
dall'Atto
IV - Scène V
7.
Castor et Pollux, Musiche di Balletto
dall'Atto
V - Scène dernière - Chaconne (modéré)
8.
Castor et Pollux, Finale
9.
Dardanus, Ouverture
10.
Dardanus, Musiche di Scena dal Prologo
Scène
II - 1er, 2e tambourins
11.
Dardanus, Aria di Dardanus (tenore) "Lieux Funestes"
dall'
Atto IV - Scène I (nella versione 1744)
12.
Dardanus, Aria di Anténor (basso) "Voici les tristes lieux/Monstre
affreux" dall' Atto IV - Scène III
13.
Dardanus, Chaconne (Finale)
14.
Les Indes Galantes, Ouverture
15.
Les Indes Galantes, Aria di Phani (soprano)
"Viens
hymen" dalla Deuxième Entrée "Les Incas du Pérou" - Scène I
16.
Les Indes Galantes, Musiche di Balletto dalla Deuxième Entrée "Les Incas
du Pérou" - Scène V - Loure en Rondeau
17.
Les Indes Galantes, Duetto Zima (soprano) - Adario (basso) "Forets
paisibles" dalla Nouvelle Entrée "Les Sauvages" - Scène VI
18. Les Indes
Galantes, Chaconne (Finale)
19.
La Platée, Aria de La Folie (soprano) dall'Atto II - Scène V
Biglietti euro 25,00/10,00
Per informazioni e
prenotazioni:
Auditorium
di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore
14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, laverdi.org
(Comunicato
stampa)