20 gennaio 2014

La Filarmonica della Scala ricorda Claudio Abbado

Tutti i musicisti insieme al Presidente Federico Ghizzoni e al Direttore Artistico Ernesto Schiavi piangono la scomparsa del grande musicista, che fondò l’orchestra nel 1982



La scomparsa del Maestro Claudio Abbado –“Claudio”, come voleva essere chiamato da tutti – è stata accolta con profondo dolore dai musicisti della Filarmonica della Scala, dal Presidente Federico Ghizzoni e dal Direttore Artistico Ernesto Schiavi. 


Si tratta di una perdita incalcolabile per la musica e la cultura non solo italiane: Claudio Abbado resterà non solo uno dei massimi direttori d’orchestra di tutti i tempi ma anche un esempio limpidissimo della possibilità di conciliare la continuità con la tradizione e la passione per il futuro, le radici italiane e la dimensione internazionale.  Fu lui, meraviglioso interprete dell’opera italiana, a portare per primo alla Scala l’integrale delle Sinfonie di Mahler. Proprio da questa volontà di allargare il repertorio si sviluppa il progetto della Filarmonica della Scala, orchestra indipendente e democratica, fondata insieme ai professori d’orchestra all’insegna di quell’idea di “fare musica insieme” che sarà alla base della nascita di tante altre orchestre, dalla European Union Youth Orchestra alla Gustav Mahler Jugendorchester e all’Orchestra Mozart. Proprio con la Mozart la Filarmonica ha condiviso i leggii per la Sesta di Mahler diretta da Abbado nello storico concerto del suo ritorno alla Scala il 30 ottobre 2012 con Daniel Barenboim al pianoforte.


(comunicato stampa)