Mercoledì
22 gennaio alle ore 20.30, il giovane pianista polacco esordirà nella stagione
del Lingotto, diretto da Mikhail Pletnev, sul podio della Deutsche
Kammerphilharmonie di Brema. In programma musiche di Chopin e Beethoven
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Nato
in Polonia nel 1985 e vincitore del primo premio, nonché di tutti gli altri
premi speciali, nell’edizione 2005 del Concorso Chopin di Varsavia – la stessa
competizione che in passato lanciò giganti della tastiera come Maurizio
Pollini, Martha Argerich e Kristian Zimerman Ashkenazy – Rafal Blechacz è oggi uno dei massimi interpreti chopiniani presenti
nel panorama internazionale e mercoledì 22
gennaio 2014 alle 20.30 esordisce davanti al pubblico torinese sul palco
dell’Auditorium Giovanni Agnelli nel
quarto appuntamento della Stagione 2013-2014 dei Concerti del Lingotto.
Legato da un contratto in esclusiva con l’etichetta Deutsche Grammophon, con cui ha già inciso una pluripremiata discografia, giunge al Lingotto diretto da Mikhael Pletnev, altro pianista di rango che da molti anni affianca l’attività strumentale a quella di direttore, sul podio della Deutsche Kammerphilharmonie di Brema. Il programma della serata propone due tra le pagine più amate dal pubblico dei concerti. In apertura il Secondo Concerto per pianoforte in fa minore op. 21 di Fryderyk Chopin (in realtà il primo ad essere composto a dispetto della numerazione da un autore appena ventenne), prototipo di concerto pianistico del primo romanticismo, che guarda più alla tradizione dei pianisti compositori dell’epoca, come Moscheles e Kalkbrenner, più che ai modelli beethoveniani. E proprio a Beethoven è invece dedicata la seconda parte, con la Settima Sinfonia in la maggiore op. 92, scritta tra il 1811 e il 1812, insieme all’Ottava, e inizialmente accolta con titubanza dai contemporanei; si dovette aspettare l’acume critico di Richard Wagner, che per primo comprese realmente l’energia votale scaturita dall’opera tanto da vedere in essa «l’apoteosi della danza».
Legato da un contratto in esclusiva con l’etichetta Deutsche Grammophon, con cui ha già inciso una pluripremiata discografia, giunge al Lingotto diretto da Mikhael Pletnev, altro pianista di rango che da molti anni affianca l’attività strumentale a quella di direttore, sul podio della Deutsche Kammerphilharmonie di Brema. Il programma della serata propone due tra le pagine più amate dal pubblico dei concerti. In apertura il Secondo Concerto per pianoforte in fa minore op. 21 di Fryderyk Chopin (in realtà il primo ad essere composto a dispetto della numerazione da un autore appena ventenne), prototipo di concerto pianistico del primo romanticismo, che guarda più alla tradizione dei pianisti compositori dell’epoca, come Moscheles e Kalkbrenner, più che ai modelli beethoveniani. E proprio a Beethoven è invece dedicata la seconda parte, con la Settima Sinfonia in la maggiore op. 92, scritta tra il 1811 e il 1812, insieme all’Ottava, e inizialmente accolta con titubanza dai contemporanei; si dovette aspettare l’acume critico di Richard Wagner, che per primo comprese realmente l’energia votale scaturita dall’opera tanto da vedere in essa «l’apoteosi della danza».
Auditorium Giovanni Agnelli • Via Nizza 280 • Torino
Mercoledì 22 gennaio 2014 ore 20.30
Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen
Mikhail Pletnev direttore
Rafał Blechacz pianoforte
Fryderyk Chopin (1810-1849)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2
in fa minore op. 21
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92
La biglietteria è aperta nei giorni lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 gennaio 2014 in via Nizza 280 interno 41, dalle 14.30 alle 19, e un’ora prima del concerto, dalle 19.30. Poltrone numerata da 23 a 52 euro, e ingressi non numerati da 20 e 13 euro (ridotto per i giovani con meno di trent’anni) in vendita un quarto d’ora prima del concerto secondo disponibilità. Informazioni: 011.63.13.721.
(comunicato stampa)