02 ottobre 2013

Gatti, Goerne e la Mahler Chamber per i 150 anni del Quartetto di Milano

Un concerto con Daniele Gatti in splendida forma ha dato il via, ieri sera alla Scala, ai festeggiamenti per i primi 150 anni della Società del Quartetto di Milano

 

“Quartetto: un privilegio per tutti”. È questo il motto con il quale la Società del Quartetto di Milano aprì la propria attività a tutto il pubblico (e non più solo ai soci) nel 1990: un nuovo cammino che negli anni ha portato i suoi frutti. E che frutti! Prova ne è il concerto straordinario di ieri sera, martedì 1 ottobre, al Teatro alla Scala di Milano, che ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti per i 150 anni dell’associazione.


Un privilegio per tutti, dicevamo: perché, la prima cosa che colpisce è la “trasversalità” del pubblico di quest’antichissima associazione che nel corso del tempo ha saputo rinnovarsi e conquistare nuovi target. Merito di una programmazione sempre di altissimo livello ma anche di un’intelligente politica sui prezzi, in particolare sulle promozioni riservate ai giovani che oggi costituiscono, è importante sottolinearlo, più del 40% del pubblico del Quartetto.

E così, anche in occasione del concerto straordinario, si nota con piacere come siano tantissimi i giovani che affollano il Teatro alla Scala: ma, allo stesso tempo, si rimane piacevolmente sorpresi notando il palco reale riservato non ad autorità o “vip” ma agli ospiti di Casa Verdi (tra i quali ospiti, ricordiamo, c’è anche la madre di Daniele Gatti).

Quel che impressiona favorevolmente è anche l’atmosfera di estrema cordialità e familiarità che si respira: caratteristiche essenziali di un’associazione che ha saputo costruire legami solidissimi e con il suo pubblico e con gli artisti ospitati nelle varie stagioni.

Non è un caso, ad esempio, che protagonisti di questo concerto siano Daniele Gatti, la Mahler Chamber Orchestra e Matthias Goerne. Gatti, formatosi al Conservatorio di Milano proprio come Boito e Faccio (che, insieme a Tito Ricordi, diedero il via all’associazione) aveva aperto la Stagione anche 10 anni fa, con l’Orchestra Giovanile Italiana, in occasione dei 140 anni; la Mahler Chamber Orchestra, formata dai migliori musicisti provenienti da 20 differenti Paesi, era già stata ospite del Quartetto nel 1999, nel 2001 e nel 2002; infine, Matthias Goerne deve il suo debutto milanese (nella Stagione 1997/1998) proprio alla Società del Quartetto, della quale è stato ospite anche nel 2009.

Ritorni graditi dunque, a sottolineare gli stretti legami e il passaggio tra passato e futuro: un passaggio segnato dalla continuità affiancata al rinnovamento. Del resto, il titolo scelto da via Durini per quest’importantissimo anniversario è: “Verso il futuro dal nostro passato”.

La scelta del programma della serata, anche, rientra in questo cerchio ideale: Wagner (Idilio di Sigfrido), Mahler (Rückert Lieder) e Beethoven (Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica”). Tre capisaldi della grande tradizione musicale europea, in un collegamento simbolico con i principi ispiratori che portarono alla nascita della Società: valorizzare la musica strumentale europea in un Paese come l’Italia dove, subito dopo l’Unità, dominava il melodramma.

Da un punto di vista esecutivo la serata ha messo d’accordo davvero tutti: impressionante è, innanzi tutto, la profonda intesa tra i 3 protagonisti che, nonostante le poche prove, hanno mostrato una simbiosi perfetta.

Matthias Goerne ha conquistato il pubblico con un’interpretazione intensa ed espressiva: il suo un timbro caldo, estremamente omogeneo, e caratterizzato da una ricca tavolozza dinamica ben ha sottolineato il profondo lirismo della musica di Mahler e le immagini evocate dai testi di Friedrich Rückert.

Ottima l’esecuzione della Mahler Chamber Orchestra che si conferma come una delle formazioni cameristiche più interessanti sulla scena internazionale: bellissimo ed estremamente compatto il suono degli archi che, in particolare nelle delicatissime sonorità dell’Idilio, ha emozionato: di rilievo anche l’estrema pulizia e la perfetta intonazione dei fiati.

Il grande protagonista della serata è stato, però, Daniele Gatti, in splendida forma: concentratissimo dal primo all’ultimo minuto ha evidenziato una lettura profonda delle partiture, un’attenzione impressionante a ogni dettaglio e una guida sicura, affidabile e di grande carisma. Lunghi ed entusiastici gli applausi del Teatro per lui! Teatro che lo aspetta il prossimo dicembre con Traviata che inaugurerà la Stagione 2013/2014 della Scala.

Appuntamento, invece, al Conservatorio di Milano con la Società del Quartetto il prossimo il 22 ottobre quando Jordi Savall e Le Concert des Nations daranno il via a questa nuova, importantissima Stagione.

Adriana Benignetti