30 giugno 2013

“Nino Rota Orchestral Works – volume 2”

È uscito, lo scorso 25 giugno, il secondo volume della registrazione integrale delle composizioni di Nino Rota che vede impegnata l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Giuseppe Grazioli
                                          



Siamo alla seconda tappa del viaggio nel mondo del grande compositore milanese scomparso il 10 aprile 1979, per un progetto discografico che prevede la pubblicazione da parte della prestigiosa etichetta Decca, entro il 2013, di sei doppi cd che raccolgono le registrazioni di tutte le opere di Nino Rota, eseguite nell’agosto del 2011 dall’Orchestra Verdi diretta dal Maestro Giuseppe Grazioli, autentico specialista di questo repertorio. 

Il primo doppio cd, uscito il 26 febbraio 2013, comprende anche i temi dei film Il Padrino, Roma, Satyricon e The Glass Mountain (la montagna di Cristallo). Il secondo, a disposizione del pubblico dal 25 giugno 2013 nei negozi specializzati, così come su Amazon, sul sito de laVerdi e nel bookshop dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, comprende anche quattro prime registrazioni mondiali:

L’Andante sostenuto per il Concerto per Corno e Orchestra (KV 412) di Mozart (1958-59), un “falso d’autore” composto da Nino Rota durante il suo stretto rapporto con il Conservatorio di Bari da lui diretto per più di 25 anni. Rota completò l’opera di Mozart per un giovanissimo e talentuoso suo allievo, al quale venne assegnato come saggio l’incompiuto concerto mozartiano, per offrire al ragazzo l’opportunità di confrontarsi con un “vero” concerto solista. Ne uscì questo brano, che consente ai solisti di eseguire il classico di Mozart in una versione nuova e compiuta del secondo movimento, il cui originale risulta perduto. 

La fiera di Bari, invece, è una composizione orchestrale di impianto timbrico piuttosto originale (5 sax e 5 tromboni in orchestra) che sembra voler fare il verso alle rapsodie di Gershwin e alle commedie musicali di Bernstein. Si potrebbe definire anche questo, come il falso mozartiano, un esercizio di stile, ma nei giochi dei rimandi e delle citazioni è sempre l’inconfondibile firma di Nino Rota a emergere, di qua e di là dello schermo.

La scuola di guida nasce invece dall’amicizia tra Nino Rota e lo scrittore e regista Mario Soldati: nel 1959  due amici, con una buona dose di incoscienza, accettarono la  commissione estemporanea di un pezzo operistico da inserire in uno spettacolo del Festival dei Due Mondi di Spoleto, con la regia affidata a Franco Zeffirelli. Sull’auto di una scuola guida, Soldati fa incontrare due perdenti, un lui e una lei, che trasformeranno il naufragio della lezione di guida nella nascita di un idillio. La partitura musicale, scoppiettante e spudorata nel sottolineare le vicende dei due, provocò l’entusiasmo di un incontentabile melomane quale lo scrittore Alberto Arbasino.

L’ultimo brano in prima registrazione mondiale è la suite dal film Le notti di Cabiria (1957). Nella vicenda drammatica della candida prostituta Cabiria, Federico Fellini mette in campo tutte le discrasie della società italiana del dopoguerra, e a ogni situazione che si sussegue nella vicenda filmica corrisponde un’impronta musicale forte e contrastante. In questo lavoro Rota trova ispirazione per musiche i cui temi lo accompagneranno per molti anni a venire, anche al di fuori del cinema, come il tragico valzer pianistico dell’illusionista o la marcia finale così carica di speranza e futuro.


Tra le colonne sonore inserite nel doppio cd  vi è anche quella di Guerra e pace, trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di Tolstoj. Una sfida che Rota raccolse volentieri, dedicandosi con grande impegno e passione alla composizione della molta musica necessaria alla pellicola della durata di oltre 3 ore. Ma, come lui stesso ebbe a dire più volte, nessuna musica, per quanto riuscita, può sostenere un film che non funziona. E Guerra e Pace per la regia di King Vidor (1956) è un film che non ha retto, nonostante il cast stellare – Audrey Hepburn, Henry Fonda, Mel Ferrer – e gli enormi mezzi della produzione impiegati. Ciononostante la musica del maestro Rota ebbe, fuori dalla sala cinematografica, un grande successo. Così, per molti anni, Il valzer di Natasha e La rosa di Novgorod, due dei temi principali di questa colonna sonora, fecero parte del repertorio di orchestre e cantanti ai quattro angoli del globo.

Il Concerto per fagotto e orchestra (1977), la Ballata per corno e orchestra intitolata Castel del Monte (che fa esplicito riferimento a uno dei monumenti più conosciuti della Puglia, il grande e misterioso castello voluto dall’Imperatore Federico II nel XIII secolo) e il Concerto per trombone e orchestra del 1966 sono esempi di composizioni scritte appositamente per strumenti solisti. Tra i brani contenuti nel doppio cd vi è anche la singolare composizione Guardando il Fujiama (1976), nata dopo la tournée in Giappone di Rota che per l’occasione – alla guida di un’orchestra appositamente costituita per lui – diresse, oltre alle sue composizioni più famose, brani di Ennio Morricone, Carlo Rustichelli e Ritz Ortolani. Per questi concerti Rota compose un brano ad hoc che voleva essere una sorta di omaggio al paese ospitante, da lui visitato per la prima volta solo l’anno precedente. Intitolato inizialmente Pensiero per Hiroshima, fu successivamente e definitivamente rinominato in modo più neutrale Guardando il Fujiama .

Infine, la celebre suite di Amarcord, che di tutta la filmografia di Federico Fellini è il titolo più personale e intimo del regista romagnolo. In questa pellicola l’ultra trentennale sodalizio fra regista e compositore si cimenta nella costruzione di una serie di pastelli sonori indimenticabili, che si sciolgono in alcuni casi in filastrocche musicali. Ma la grazia, la leggerezza e la fluidità di tutte queste ‘musichette’ sono invece frutto di un sapientissimo e complicato lavoro compositivo, che ha reso immortale, in tutto il mondo,


NINO ROTA
Orchestral Works - volume 2

CD 1
War and Peace (Guerra e Pace) Suite dalla musica del film omonimo (1956)
Concerto per trombone e Orchestra (1966) Trombone solista: Giuliano Rizzotto
Guardando il Fujiyama (1976)
Andante sostenuto per il Concerto per Corno e orchestra KV412 di W. A. Mozart (1958-59) * Corno solista: Sandro Ceccarelli
La Fiera di Bari Ouverture per orchestra (1963) *
Amarcord  Suite dalla musica del film omonimo (1973)
* World Premiere Recording

CD 2
Le Notti di Cabiria Suite dalla musica del film omonimo * (1957)
Concerto per fagotto e orchestra* (1974-77) Fagotto solista: Alarico Lenti
La scuola di Guida Idillio di Mario Soldati, Musica di Nino Rota * (1959) Orchestrazione di Bruno Moretti
Castel del Monte ballata per corno e orchestra  (1974) Corno solista: Giuseppe Amatulli
*World Premiere Recording


(comunicato stampa)