18 maggio 2013

Taglio di 4 milioni di euro sul contributo ordinario del 2013 al Teatro Lirico di Cagliari

A poche settimane dall’inaugurazione della Stagione Lirica e di Balletto, emergono tagli al Lirico nella Finanziaria approvata due giorni fa. Qui di seguito il comunicato della sovrintendente Marcella Crivellenti di ieri, 17 maggio 2013


«Nella gestione e nelle prospettive del Teatro Lirico di Cagliari non esistono criticità che giustifichino un taglio per 4 milioni di euro sul contributo ordinario del 2013 stanziato per il Teatro Lirico di Cagliari, tanto più disposto dopo la pianificazione di bilancio previsionale e l'attività per l'anno corrente».


Così la Sovrintendente del Lirico Marcella Crivellenti, risponde all’ipotesi emersa nella Finanziaria regionale approvata ieri sera, lamentando «un’inspiegabile decisione che, se confermata definitivamente, mette a repentaglio la vita di un’istituzione culturale che sta faticosamente portando avanti con tenacia una azione di sana ricostruzione, soprattutto economica».

Alle “incertezze” paventate dall'Assessore Milia, la Sovrintendente ricorda come sia «la prima volta che la Regione si esprime in tal senso, sebbene vanti due consiglieri in carica nel consiglio di amministrazione della Fondazione, una presenza che dovrebbe garantirla sul nostro lavoro e su eventuali criticità. Invece oggi dalla Regione arrivano notizie veramente preoccupanti, che gettano nuove ombre sulla principale macchina culturale della Sardegna, peraltro a pochissime settimane dall’inaugurazione della stagione lirica».

A questi attacchi alla sostenibilità del Lirico, la Sovrintendenza ricorda che la stagione lirica e di balletto è partita con successo, con oltre 5 mila abbonati e un trend di vendita dei biglietti nettamente superiore agli anni precedenti. Un esempio fra tutti, i 1.480 biglietti staccati per il solo titolo di ‘Otello’.

Quanto alle osservazioni mosse dalla Regione Sardegna circa l’esigenza di un piano industriale, la Sovrintendente sottolinea che l’erogazione del contributo ordinario, oggi dimezzato, non è mai stata subordinata alla presentazione di un piano industriale.
«È pertanto la prima volta che questa richiesta viene sollevata, peraltro a taglio già disposto». Esiste comunque la disponibilità da parte della Fondazione a presentare a brevissimo un dettagliato e preciso piano industriale qualora esso venisse considerato nuova condizione all’erogazione del contributo ordinario.

«Nel momento in cui nel Lirico si respira un’aria nuova, con una rinnovata simpatia del pubblico e un’innegabile attenzione e controllo ai bilanci, dispiace che si torni a minacciare il futuro della principale istituzione culturale della Sardegna. Per questo» – conclude la Sovrintendente – «coloro che sosterranno un eventuale taglio al bilancio del Lirico dovranno assumersene le responsabilità senza che, almeno per una volta, esse siano scaricate su una dirigenza che, a iniziare dal presidente Zedda, si è spesa come mai prima per dare al Teatro equilibrio, prospettive, credibilità».

A.B.