Mercoledì 15 maggio 2013
ore 20.30 si chiude la IV stagione dell’Orchestra laVerdi Barocca diretta da
Ruben Jais: ospiti d’eccezione Sonia Prina e Filippo Mineccia
Sarà
un omaggio al repertorio operistico dedicato ai più celebri cantanti contralti
della prima metà del XVIII secolo l’ultimo appuntamento della IV stagione de laVerdi Barocca, mercoledì 15 maggio 2013 alle ore 20.30, presso l’Auditorium di
Milano Fondazione Cariplo.
Diretta dal fondatore Ruben Jais, l’Orchestra laVerdi Barocca presenterà un programma originale con musiche di autori celebri, e altri meno conosciuti, che contribuirono a segnare la fortuna del timbro contraltile. Ampio spazio sarà dedicato a Georg Friedrich Händel, del quale saranno eseguiti: Cara Sposa” da Rinaldo (vers.1731), Ouverture (versione 1711) da Rinaldo, “Se fiera belva ha cinto” da Rodelinda e “Venti, turbini” (vers. 1731) da Rinaldo. Il resto del concerto sarà, invece, dedicato a: Ariosti Ouverture e gavotta da Vespasiano; Sarro "Forti schiere vicino è il momento" da Partenope; Hasse "Pallido il sole" da Artaserse; Mele "Non cerchi innamorarsi" da Angelica e Medoro; Porpora "Quel vasto quel fiero" da Polifemo; Ariosti "Io parto e sallo i numi" da Tito Manlio; Vinci “Luci care, mio diletto" da Astianatte; Ariosti “Voi d’un figlio tanto misero” da Coriolano; Vivaldi “In braccio de’ contenti” da Gloria et Himeneo.
Diretta dal fondatore Ruben Jais, l’Orchestra laVerdi Barocca presenterà un programma originale con musiche di autori celebri, e altri meno conosciuti, che contribuirono a segnare la fortuna del timbro contraltile. Ampio spazio sarà dedicato a Georg Friedrich Händel, del quale saranno eseguiti: Cara Sposa” da Rinaldo (vers.1731), Ouverture (versione 1711) da Rinaldo, “Se fiera belva ha cinto” da Rodelinda e “Venti, turbini” (vers. 1731) da Rinaldo. Il resto del concerto sarà, invece, dedicato a: Ariosti Ouverture e gavotta da Vespasiano; Sarro "Forti schiere vicino è il momento" da Partenope; Hasse "Pallido il sole" da Artaserse; Mele "Non cerchi innamorarsi" da Angelica e Medoro; Porpora "Quel vasto quel fiero" da Polifemo; Ariosti "Io parto e sallo i numi" da Tito Manlio; Vinci “Luci care, mio diletto" da Astianatte; Ariosti “Voi d’un figlio tanto misero” da Coriolano; Vivaldi “In braccio de’ contenti” da Gloria et Himeneo.
Ospiti
d’eccezione: il contralto Sonia Prina
e il controtenore Filippo Mineccia.
Milanese, Ruben Jais , contemporaneamente agli studi universitari, ha compiuto gli studi
musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi ” della sua
città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione
Polifonica Vocale. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo
stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione
d’Orchestra, perfezionandosi, in seguito, con masterclass all’estero. È stato Maestro del Coro presso il Coro
Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi dalla sua fondazione al 2007. Con tale ruolo
ha collaborato, tra gli altri, con Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Claudio
Abbado, Luciano Berio, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Vladimir Jurowski ,
Helmuth Rilling. È Direttore Residente e Responsabile delle Attività Artistiche
dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Nel
2008 ha
istituito l’Orchestra laVerdi
Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica barocca, con il
quale affronta i maggiori capolavori di tale repertorio sia sinfonico che
operistico: dal 2009 laVerdi Barocca
affianca le altre stagioni della Fondazione, con una serie di
concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori sacri legati alle maggiori
ricorrenze liturgiche. Jais è anche Direttore Musicale della Mailänder
Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si
dedica soprattutto al repertorio della nazione germanica, dal barocco al
romanticismo.
laVerdi Barocca è un ensemble di musicisti
specializzati, esterni alla formazione sinfonica (tranne Gianfranco Ricci , uno
dei primi violini dell’Orchestra con esperienza avendo suonato con l’Accademia Bizantina ),
e di coristi (16 elementi, 4 per parte) diretti da Gianluca Capuano ,
conoscitore del repertorio Cinque-Seicentesco per il quale “il punto di forza del complesso
barocco è quello di essere tutto giovane, tutto italiano e molto motivato”.
Insomma, una nuova generazione specializzata nell’antico repertorio e inserita
nella struttura “madre” de laVerdi.
Direttore de laVerdi Barocca è Ruben Jais , Direttore
Residente e Responsabile delle Attività artistiche de laVerdi, esperto del repertorio Sei-Settecentesco, che intende
affrontare le opere in termini filologici, con strumenti originali o copie di
epoca barocca. L'ensemble – impegnato nella sua quarta stagione consecutiva
dalla fondazione, all’Auditorium di
largo Mahler - è costituito da musicisti e coristi che hanno svolto il loro
percorso di studi approfondendo le pratiche di esecuzione barocca, suonando
strumenti originali o copie di strumenti del '600/'700, applicando le regole
del canto esplicate nei trattati coevi. Questo approccio offre,
ovviamente, la possibilità di misurarsi in modo più diretto con le
caratteristiche di un repertorio vastissimo e ricco di capolavori strumentali
e corali, di avvicinarsi con occhio più attento all'estrema ricchezza di
dettagli di tale repertorio.
Sonia Prina (contralto) ha studiato al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si è diplomata in tromba e canto.
Nel 1994 è stata ammessa all’Accademia del Teatro alla Scala per giovani
cantanti e dal 1997 ha
cominciato a esibirsi in opere con speciale interesse per il Barocco. La sua
rara voce da contralto è diventata velocemente nota sulle scene liriche, al
punto di essere riconosciuta universalmente come una delle voci leader da
contralto della sua generazione. E’ particolarmente conoscitrice
dell’opera di Haendel. A soli 23 anni, ha debuttato al Teatro alla
Scala come Rosina nel Barbiere di Siviglia
di Rossini con Riccardo Chailly e Juan
Diego Florez come Almaviva. Si esibisce in recital in tutta Europa, Sud America
e Giappone con importanti orchestre barocche quali Accademia Bizantina, Il
Giardino Armonico, Le Concert d’Astrée, Kammerorchesterbasel, Ensemble Matheus.
Ha inciso La Senna festeggiante e L’Olimpiade di Vivaldi con R. Alessandrini
(Naïve); Orfeo di Monteverdi e Il Trionfo del Tempo e del Disinganno
di Handel con E. Haim (Emi/Virgin);
Lotario di Handel per BMG
e Rodelinda per Deutsche Grammophon con Alan Curtis. Ha in progetto in Dvd Ascanio in Alba al Festival di
Salisburgo e La Pietra di Paragone al Théâtre du
Châtelet di Parigi.
Filippo Mineccia Nato a Firenze (1981), ha iniziato i
suoi studi musicali molto presto presso la Scuola di musica di Fiesole,
cantando come voce bianca nel coro polifonico. In seguito si è dedicato allo
studio del violoncello diplomandosi al Conservatorio Statale di Musica di
Firenze (marzo 2006). Nel luglio 2008 si è diplomato in canto sotto la guida del Maestro Gianni Fabbrini
nello stesso conservatorio. Ha conseguito nell’ottobre 2011 la laurea
specialistica in canto lirico, sotto la guida della professoressa Donatella
Debolini. Svolge un’intensa attività di ricerca riguardante il repertorio
vocale del ‘6/’700 degli evirati cantori, ricostruendo carriere, biografie,
prassi esecutiva dei più importanti castrati dell’epoca barocca. Ha lavorato
con numerosi ensamble ai massimi livelli, tra cui Complesso Barocco, Concerto
Kolln, Accademia Bizantina, I Barocchisti, Cappella de’Turchini, Collegium
Marianum, Orchestra Barocca Catalana, Auser Musici, Camerata strumentale di
Prato e, naturalmente, laVerdi Barocca. Dal 2005 ha iniziato la sua carriera
come controtenore solista, dando numerosi concerti e recital e aggiudicandosi
numerosi premi e riconoscimenti vocali nazionali e internazionali come: tra i
più recenti, il primo premio al Concorso internazionale di canto barocco
Francesco Maria Ruspoli (ottobre 2011). Ha registrato Ercole sul Termodonte di
Vivaldi, direttore Alan Curtis (DVD Dynamic) e L’adorazione dei Magi di
Cristoforo Caresana, con il Complesso de’ Turchini, diretto da Antonio Florio
(CD Glossa).
Auditorium
di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, Milano
Mercoledì 15 maggio 2013
ore 20.30
Ariosti ouverture e gavotta da Vespasiano
Händel “Cara Sposa” da Rinaldo (vers.1731)
Sarro "Forti schiere vicino è il momento" da Partenope
Hasse "Pallido il sole" da Artaserse
Mele "Non cerchi innamorarsi" da Angelica e Medoro
Porpora "Quel vasto quel fiero" da Polifemo
Ariosti "Io parto e sallo i numi" da Tito Manlio
Händel “Cara Sposa” da Rinaldo (vers.1731)
Sarro "Forti schiere vicino è il momento" da Partenope
Hasse "Pallido il sole" da Artaserse
Mele "Non cerchi innamorarsi" da Angelica e Medoro
Porpora "Quel vasto quel fiero" da Polifemo
Ariosti "Io parto e sallo i numi" da Tito Manlio
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Händel ouverture (versione 1711) da Rinaldo
Händel “Se fiera belva ha cinto” da Rodelinda
Händel “Se fiera belva ha cinto” da Rodelinda
Händel “Venti, turbini” (vers. 1731) da Rinaldo
Vinci “Luci care, mio diletto" da Astianatte
Ariosti “Voi d’un figlio tanto misero” da Coriolano
Vivaldi “In braccio de’ contenti” da Gloria et Himeneo
Vinci “Luci care, mio diletto" da Astianatte
Ariosti “Voi d’un figlio tanto misero” da Coriolano
Vivaldi “In braccio de’ contenti” da Gloria et Himeneo
Orchestra laVerdi
Barocca
Contralto Sonia Prina
Controtenore Filippo Mineccia
Direttore Ruben Jais
Direttore Ruben Jais
Per maggiori
informazioni: laverdi.org
Adriana Benignetti