Sabato 13
aprile 2013 alle ore 16.00, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”. In
programma musiche di Harvey, Schrecker e Zemlinsky, con due prime esecuzioni
italiane
Sarà Renato Rivolta a dirigere l’Ensemble da camera Giorgio
Bernasconi per il 2° appuntamento del 2013 de “I concerti dell’Accademia”, sabato
13 aprile 2013 alle ore 16.00 presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”
del Teatro alla Scala di Milano.
Molto interessante il programma che si aprirà
con l’esecuzione della Sringara Chaconne (2009)
di Jonathan Harvey, eseguita in prima esecuzione italiana e omaggio al
compositore scomparso alla fine del 2012; seguirà Der Wind (1909),
creato da Franz Schrecker dopo
la lettura di una poesia di Grete Wiesenthal, allora ballerina, coreografa e
insegnante presso la Wiener Staatsoper; il concerto si chiuderà con la Sinfonietta op. 23 di Alexander Zemlinsky,
scritta nel 1934 ma eseguita per la prima volta a Praga l'anno
successivo, proposta dagli allievi scaligeri nella versione per ensemble
di Roland Freisitzer e proposta in prima esecuzione assoluta.
L'INGRESSO al concerto è GRATUITO previo ritiro di un biglietto di ingresso presso la Biglietteria Centrale del Teatro alla Scala - Duomo, dalle ore 12 alle 18 a partire da una settimana prima del concerto. A partire da un'ora prima dell'inizio dell’evento i biglietti ancora eventualmente disponibili potranno essere ritirati presso la Biglietteria Serale, via Filodrammatici 2.
L’Ensemble da camera “Giorgio
Bernasconi”, così
denominato in memoria del Maestro che nel 2008 ne è stato ideatore e promotore
(fino alla scomparsa nel 2010) è costituito da un gruppo di giovani musicisti a
cui viene data l’opportunità, nell’arco di un biennio, di approfondire un
repertorio poco frequentato quale quello contemporaneo. Dalla fine del 2012 la
direzione didattica è affidata a Marco Angius. Sotto la guida delle Prime Parti
dell’Orchestra del Teatro alla Scala e di musicisti esperti nella tecnica
strumentale del XX e XXI secolo, l’Ensemble svolge un’intensa attività
concertistica in Italia e all’estero.
Renato
Rivolta, milanese, ha
qui seguito studi classici e filosofici oltre a quelli musicali presso il
Conservatorio. Ha inoltre frequentato i corsi di musica da camera di Sandòr
Végh al Mozarteum di Salisburgo. Dal 1989
al 1993 ha studiato direzione con Peter Eötvös ed è stato poi suo
assistente. Dal '92 al '96 è stato
direttore musicale dell'ensemble Nuove Sincronie di Milano. Dal ’96 al
‘99, vinto il concorso internazionale, é stato Direttore Assistente dell' Ensemble InterContemporain di
Parigi. Fino ad oggi è
l’unico italiano ad esserne stato
membro. All’EIC ha collaborato intensamente con Pierre Boulez e tutti i più importanti direttori
e compositori del mondo musicale contemporaneo. Dal 2000 al 2004 è stato
Guest Conductor del Musica Nova Ensemble
di Tel Aviv, costituito da membri della Israel Philarmonic Orchestra. Dal 2000,
su invito di Piero Farulli, è direttore di Fiesole
Laborintus Ensemble dell’Orchestra
Giovanile Italiana (Scuola di Musica di
Fiesole). Nel 2008 ha diretto il
concerto inaugurale dell’Ensemble da
camera dell’ Accademia del Teatro alla Scala, con cui da allora collabora
intensamente. Dal 2009 al 2011 è stato
direttore musicale dell’Orchestra
sinfonica della Valle d’ Aosta. Ha diretto tutti i
principali ensembles europei,
dall’ EIC a Ensemble Modern, Contrechamps, Nieuw Ensemble, Klangforum Wien,
Itinéraire, Oslo Sinfonietta,
KammerensembleN Stockholm, United Berlin, e orchestre quali Philarmonique de
Radio France, Orchestra National de Porto, Orchestre National de Lyon,
Orchestre de Besançon, Norddeutscher Rundfunk, Tokyo Sinfonietta, Orchestre du
Grand Théatre de Bordeaux, National Polish Radio Orchestra, Orchestra della
Radio Svizzera Italiana, Sinfonia Varsovia, Orchestra Gulbenkian di Lisbona. In
Italia è stato ripetutamente ospite di Milano Musica e di tutte le più
importanti Istituzioni: Teatro alla
Scala, Biennale di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Unione Musicale di
Torino, Istituzione dei concerti di Roma, Amici della Musica di Perugia e
Firenze, Orchestra Toscanini di Parma, Società del Quartetto di Milano,
Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana, Teatro La Fenice
di Venezia, Arena di Verona, Orchestra di
Padova e del Veneto. Ha collaborato assiduamente con tutti i più importanti compositori attuali, quali Benjamin,
Battistelli, Berio, De Pablo, Donatoni, Dufourt, Fedele, Francesconi,
Franceschini, Grisey, Ligeti, Manzoni, Murail, Sciarrino, Vacchi, e con artisti
quali Kim Kashkashian, Tabea Zimmermann, Enrico Bronzi, Paolo Grazia, Gabriele
Cassone, Marco Blaauw, Alessandro Carbonare, Mario Caroli, Alda Caiello,
Nicholas Hodges, Andrea Lucchesini. Ha registrato diversi CD: i più recenti,
con I Percussionisti della Scala per Stradivarius/Milano Musica, e con
l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana nelle trascrizioni di Bruno Maderna
da opere degli antichi contrappuntisti,
per la rivista AMADEUS. Ha tenuto presso il Conservatorio Nazionale Superiore
di Parigi seminari di direzione d'orchestra, registrazioni e concerti. Insegna
direzione d’orchestra presso la Scuola
Civica di Musica di Milano, in
collaborazione con l’Orchestra Sinfonica G.Verdi.
Teatro alla
Scala, Ridotto dei palchi “Arturo
Toscanini”
Sabato 13
Aprile 2013 ore 16.00
Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia
di arti e mestieri del Teatro alla Scala
Direttore, Renato Rivolta
Programma
(Testo
e traduzioni di Renato Rivolta)
Jonathan
Harvey (1939-2012)
Sringara Chaconne, per ensemble (2009) -
PRIMA ESECUZIONE ITALIANA
Compositore inglese, ha insegnato a
Princeton e Stanford oltre che al St. John’s College, Cambridge. A seguito
dell‘ invito di Pierre Boulez all’ IRCAM negli anni ‘80 e alle strardinarie
composizioni create in quegli anni la sua figura ha raggiunto velocemente uno
status internazionale. Harvey ha scritto musica profondamente ispirata per ogni
tipo di formazione: orchestra, quartetto, solisti, coro a cappella, opera,
musica elettronica. Sringara è un
'rasa' Indiano (aroma, stato d’animo) il cui significato è l’essenza dell’amore
tra uomo e donna, o tra madre e figli. La Ciaccona,
originariamente una danza moderata in 3/4 di origine spagnola, è
riscontrabile per la prima volta nel XVI secolo. Il termine si può applicare a
un opera in tempo di 3/4 che consista in variazioni su una linea di basso. Sringara Chaconne si basa essenzialmente
su quattro accordi consonanti che si ripetono ciclicamente passando attraverso
varie trasformazioni. La composizione è dedicata a Lorraine Vaillancourt e al
Nouvel Ensemble Moderne di Montréal, Quebec. Questa prima esecuzione italiana
di Sringara Chaconne è in ricordo del
compositore scomparso alla fine del 2012.
Franz
Schreker (1878-1934)
Der
Wind, da
un poema di Grete Wiesenthal
Franz
Schreker studiò violino e composizione al conservatorio di Vienna. La prima
esecuzione dell’ opera Die Gezeichneten, a Francoforte nel 1918, sancì il definitivo successo di Schreker, il cui talento fu accostato
dal famoso critico Paul Bekker a quello
di Richard Wagner. Nel 1920 fu
nominato direttore della Hochschule für Musik di Berlino, da cui dovette
dimettersi nel 1932, a causa delle pressioni degli ambienti legati al
nazional-socialismo, che avevano anche decretato il veto sulle esecuzioni delle
sue opere. Morì nel 1933 di un attacco cardiaco, a soli
56 anni. La musica di Franz Schreker – che ebbe intensi rapporti con
Schoenberg, Berg e tutta la cerchia dei compositori viennesi suoi contemporanei
- è una sintesi di romanticismo, simbolismo, espressionismo, Neue Sachlichkeit,
sperimentazione timbrica, strategie di tonalità estesa e concezione di teatro
totale. Nel 1908 una
associazione di artisti Viennesi commissionò a Schreker la musica di un balletto per le sorelle Elsa e Grete
Wiesenthal, basato sulla novella di Oscar Wilde Il compleanno dell’ Infanta. Nel 1908-9, sullo slancio del buon
successo del balletto, e ispirato da una poesia della stessa Grete Wiesenthal,
egli compose il breve lavoro da camera Der Wind. Il brano, che era la musica di accompagnamento per
una pantomima delle sorelle Wiesenthal,
venne eseguito la prima volta al
Raimund Theater di Vienna il 2 Marzo 1909. Finita la tournée, venne messo da
parte, e dopo la morte dell’autore l’opera rimase dimenticata negli scantinati
della Universal Edition: finchè nel 1958 il manoscritto fu ritrovato dal
musicologo Gösta Neuwirth. Si dovette però attendere ancora fino all’Aprile del
1980 per la prima esecuzione, che ebbe luogo a Berlino. La composizione,
ispirata e colma di nostalgica espressività,
fa anche luce sul rapporto
di
Schreker con Schoenberg, con il quale era in stretto contatto in quel periodo.
Schreker indica al pianista di premere i tasti silenziosamente per ottenere
risonanze - una tecnica che si trova anche nel Lied di Schoenberg Am Strande del 1909.
Il vento (Grete
Wiesenthal)
Una
brezza cresce e c'è un debole tremore tra le foglie;
i
giovani alberi ondeggiano e sono costretti a piegarsi !
I
giovani danzano, sono soffiati via, spinti dal vento:
fantasticano
di essere levati in volo.
Il
vento spinge in alto, prende possesso dei rami e li sventola su e giù.
Anche
le persone sono prese in questo tumulto,
corrono
nel vento, ridono con esso, vi si gettano contro,
si
abbandonano completamente a giocare il suo gioco.
Il
vento diventa tempesta, vera e potente
-
le persone si aggrappano l’un l’altra per resistervi -
è
una battaglia.
Il
grande, alto albero cade.
La tempesta è spenta, rimane solo un
lieve tremore delle foglie
Alexander
von Zemlinsky (1871-1942)
Sinfonietta
op. 23 (versione per
ensemble di Roland Freisitzer) PRIMA
ESECUZIONE ITALIANA
I –
Sehr Lebhaft
II
– Ballade
III
- Rondo