09 aprile 2013

“Ossessioni” al MeMus di Napoli

Giovedì 11 aprile alle ore 18.00, incontro con gli scrittori Antonella Cilento e Eduardo Savarese per il ciclo “L’Ora Fatale, opera, balletto e letteratura a confronto



«Un incontro fra due mostri (marini e artistici) doveva pur capitare: i temi biblici del mare traversano le nostre culture da sempre e Melville e Wagner che ne sono, quasi contemporaneamente – siamo proprio alla metà dell’Ottocento – i principali esecutori, rinnovando la suggestione lontana e shakespeariana della tempesta. 

Il bene e il male che si inseguono, le ossessioni che ci portano a navigare in acque incerte, la perdita di noi stessi e dell’amore che ci conduce, il fascino dell’infinito conoscibile e molti altri leitmotiv risuonano in queste due opere, quella di Melville, per altro, incompresa e ignorata dai suoi contemporanei. Balene e giudizi universali, velieri maledetti e capitani ostinati: da Hemingway a Conrad a Rosa Montero, da Giona a Pinocchio, sul mare si gioca il giudizio della nostra esistenza. Saremo stati all’altezza? Saremo stati inutilmente Achab? Intanto, direbbe Melville, è salita la marea...». Antonella Cilento e Eduardo Savarese

Saranno “Moby Dick” (1851) di Hermann Melville e “L'Olandese Volante” (1843) di Richard Wagner, al centro del prossimo appuntamento del ciclo “L’Ora Fatale, opera, balletto e letteratura a confronto”, promosso dal Teatro San Carlo di Napoli in collaborazione con Lalineascritta e l'associazione “A Ruota Libera”. L’incontro, in programma giovedì 11 aprile alle ore 18.00 presso il MeMus - Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, dal titolo “Ossessioni”, sarà incentrato sull'analisi parallela, alternata a giochi di scrittura, del capolavoro letterario e dell’opera di Wagner “ispirata alla leggenda di un navigatore 'maledetto' costretto a solcare i mari per l'eternità”. Protagonisti dell’incontro gli scrittori Antonella Cilento e Eduardo Savarese.

“L'Olandese Volante” sarà in scena al Teatro di San Carlo dal 19 al 28 aprile, nell'allestimento firmato da Yannis Kokkos, per la direzione di Stefan Anton Reck