24 marzo 2013

La “Passione secondo Matteo” de laVerdi, Milano

Martedì 26 e mercoledì 27 marzo presso l’Auditorium di Largo Mahler, mentre venerdì 29 si replica al Teatro alla Scala per la Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus

(Foto di Nora Roitberg)

Una tradizione ormai fortemente consolidata, quella di eseguire le Passioni di Bach nel periodo pasquale per laVerdi di Milano: un appuntamento imperdibile con i capolavori bachiani per il pubblico milanese che quest’anno ascolterà l’esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta da Ruben Jais,  interpretata l’ultima volta da laVerdi nel 2011. L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sarà accompagnata dal Coro Sinfonico, diretto da Erina Gambarini, e dal Coro di Voci bianche de laVerdi, diretto da Maria Teresa Tramontin. 


Internazionale il cast vocale: Makoto Sakurada (tenore, Evangelista), Karina Gauvin (soprano), Stefanie Iranyi (mezzosoprano), Cyril Auvity (tenore), Christian Senn (baritono), Klaus Kuttler (baritono), Daniele Caputo (baritono) Ismaela Offredi (Ancilla I), (Gianna Perrella (Ancilla II), oltre a Cristiano Contadin (Viola da Gamba). La Passione secondo Matteo sarà replicata da laVerdi – sempre diretta da Ruben Jais – venerdì 29 marzo alle ore 20.00 al Teatro alla Scala, per una raccolta fondi a favore della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. Da non perdere, per chi vuole saperne di più sulla “Passione secondo Matteo” la conferenza prevista per martedì 26 marzo alle ore 17.30 (sempre presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo) con relatori Don Gianantonio Borgonovo e Armando Torno.


La Passione secondo Matteo, composizione di musica sacra per voci soliste, doppio coro e orchestra, su libretto del poeta Picander, è la trasposizione musicale dei capitoli 26 e 27 del Vangelo secondo Matteo, inframmezzata da corali e arie. Fu proposta al pubblico per la prima volta nel 1727 a Lipsia, nella chiesa di San Tommaso, proprio in occasione del venerdì santo. La Passione secondo Matteo è una delle cinque Passioni composte da Bach; a noi ne sono giunte solo due (l’altra è la Passione secondo Giovanni). Eseguita per la prima volta il Venerdì santo del 1727 nella Chiesa di S. Tommaso di Lipsia, negli anni successivi è stata ripresa almeno altre tre volte, in ognuna delle quali il musicista ha apportato modifiche. La versione che per tradizione si esegue fa riferimento alla edizione del 1736, per la quale Bach ha previsto, tra l’altro, l’inserimento a chiusura della prima parte di un grandioso corale proveniente dalla Passione secondo Giovanni. L’imponenza dell’organico vocale e strumentale - tre cori, dei quali uno di voci bianche, sei cantanti solisti e doppia orchestra - si adegua perfettamente a una partitura di grande respiro musicale che affronta l’episodio-chiave del Cristianesimo: dall’ultima cena di Gesù al tradimento di Giuda, dagli interrogatori ai quali è sottoposto alla condanna a morte, dalla crocifissione alla sepoltura. La voce recitante dell’Evangelista fa da filo conduttore (le sue parole provengono dai versetti del Vangelo di Matteo); tra i personaggi spiccano quelli di Gesù e di Ponzio Pilato. Un ruolo importante è affidato al Coro, impegnato in quasi la metà dei numeri (in totale sessantotto) per esprimere i turbamenti dei seguaci di Gesù, oppure impersonare la folla che assiste al processo, o ancora commentare - come nella tragedia greca - i diversi eventi. Per la musica Bach impiega più volte melodie proprie della tradizione sacra protestante, le cui origini risalgano alla metà del XVI secolo. La monumentale Passione secondo Matteo, intesa non come opera musicale a se stante bensì come parte della funzione religiosa, doveva avere un impatto quasi violento sul pubblico alla sua prima esecuzione. La drammaticità della musica e del racconto, la grandiosità e la lunghezza dell’opera, infatti, rendevano difficile la ricezione da parte del pubblico di questa composizione così inaudita. Solo cento anni più tardi, nel 1829, il ventenne Mendelssohn, alla guida della Berliner Singakademie, diede con la sua esecuzione l’inizio a una vera riscoperta e rivalutazione del compositore e del suo lavoro.


Auditorium di Milano, largo Gustav Mahler, Milano
Martedì 26 e mercoledì 27 marzo ore 19.30

Johann Sebastian Bach
Passione secondo Matteo per soli, coro, voci bianche e doppia orchestra BWV 244

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Coro di Voci bianche de laVerdi

Solisti
Makoto Sakurada, Evangelista
Karina Gauvin, Soprano
Stefanie Iranyi, Mezzosoprano
Cyril Auvity, Tenore
Christian Senn, Baritono
Klaus Kuttler, Baritono
Daniele Caputo, Baritono
Ismaela Offredi, Ancilla I
Gianna Perrella, Ancilla II

Cristiano Contadin, Viola da Gamba

Maestro del Coro Erina Gambarini
Maestro del Coro di Voci bianche Maria Teresa Tramontin
Direttore Ruben Jais

Per maggiori informazioni: www.laverdi.org
Per ascoltare la Passione secondo Matteo vai QUI