Venerdì 15 febbraio ore
20.30, l’ensemble in concerto a Santa Cecilia, tra Beethoven e Šostakovič
Il
pubblico dell’Accademia di Santa Cecilia li ha ascoltati solo una volta il 24
dicembre 2009 ma la formazione era un’altra, quindi si potrebbe paragonare il
concerto di venerdì 15 febbraio ore
20.30 (Sala Sinopoli, Stagione di Musica da Camera) a un ‘nuovo’ debutto del Belcea Quartet: Corina Belcea-Fischer
violino e fondatrice dell’ensemble, Axel Schacher violino, Krzysztof Chorzelski viola e Antoine Lederlin
violoncello.
Costituitosi formalmente al Royal College of Music nel 1994 – ma alcuni componenti studiavano insieme al già dal 1990 – il Belcea Quartet è stato rapidamente riconosciuto come uno dei più interessanti ensemble alla Wigmore Hall di Londra, dove è stato Quartetto residente dal 2001 al 2006 e dove continua a presentare i progetti più importanti, e da EMI che li ha voluti in esclusiva per molti anni. Il Belcea è residente alla Guildhall School of Music and Drama di Londra e dalla stagione 2010/11 è stato nominato Ensemble residente alla Konzerthaus di Vienna. La discografia del Belcea per EMI include gli ultimi Quartetti di Schubert e il Quintetto con Valentin Erben, l’op. 51 n. 1 e il secondo Quintetto per archi di Brahms con Thomas Kakuska, il Quintetto “La trota” di Schubert con Thomas Adès,La
Bonne Chanson di Fauré con Ian Bostridge, i Quartetti di Britten, i Quartetti “Dissonanze” e “Hoffmeister” di Mozart e l’integrale dei
Quartetti di Bartók. Tra i premi
ricevuti figurano il Gramophone Award per il miglior debutto discografico,
Diapason d’Or, Midem Cannes Award e un Echo Klassik Award. La produzione spazia
dai Quartetti di Beethoven, che
definiscono “il monte Everest della musica da camera”, passando per Schubert,
Brahms fino a Bartók, Berg e Šostakovič e proprio tra quest’ultimo e Beethoven
si dipana il concerto romano con un programma di alta caratura tecnica e di
importanti contenuti musicali. I quattro musicisti si cimentano con il Quartetto
per archi n. 5 in
la maggiore op. 18, composto a Vienna nel 1801, e che occupa una
posizione di rilievo nella produzione beethoveniana se non altro per le relazioni
che intercorrono tra quest’opera e la produzione coeva. Di poco più tardi è il Quartetto
per archi n. 12 in
mi bemolle maggiore op. 127 opera più matura – fu composto subito dopo la Nona
Sinfonia – ed è il primo della serie commissionata dal Principe
Nikolas Galitzin (gli altri sono l’op. 130 e l’op. 132). Tra le due
composizioni di Beethoven, il Belcea Quartet presenta il Quartetto per archi n. 3 in fa maggiore di Dmitri Šostakovič composto nell’agosto
del 1946 e che ha avuto la prima esecuzione a Mosca il 16 dicembre dello stesso
anno. I prossimi impegni - dopo questo concerto – porteranno il Belcea Quartet
in Belgio, Germania, Inghilterra, Svizzera, Polonia ed altri paesi europei.
Costituitosi formalmente al Royal College of Music nel 1994 – ma alcuni componenti studiavano insieme al già dal 1990 – il Belcea Quartet è stato rapidamente riconosciuto come uno dei più interessanti ensemble alla Wigmore Hall di Londra, dove è stato Quartetto residente dal 2001 al 2006 e dove continua a presentare i progetti più importanti, e da EMI che li ha voluti in esclusiva per molti anni. Il Belcea è residente alla Guildhall School of Music and Drama di Londra e dalla stagione 2010/11 è stato nominato Ensemble residente alla Konzerthaus di Vienna. La discografia del Belcea per EMI include gli ultimi Quartetti di Schubert e il Quintetto con Valentin Erben, l’op. 51 n. 1 e il secondo Quintetto per archi di Brahms con Thomas Kakuska, il Quintetto “La trota” di Schubert con Thomas Adès,
Stagione di Musica da
camera 2012 - 2013
Auditorium Parco della
Musica - Sala Sinopoli
Venerdì 15 febbraio 2013
ore 20.30
Belcea Quartet
Beethoven Quartetto op.18 n.5
Šostakovič Quartetto n.3
Beethoven Quartetto op.127
Biglietti da 18 a 38 Euro.
Per maggiori
informazioni: www.santacecilia.it
o telefonare allo 068082058