Grandi cast per il
balletto di Roland Petit,
ispirato al romanzo di Victor Hugo, con
la musica di Maurice Jarre, le scene di René Allio e i famosissimi costumi di
Yves Saint-Laurent: in scena dal 10 febbraio al 5 marzo 2013
Natalia Osipova e Roberto Bolle (Foto di Rudy Amisano) |
«Attratto dal Medioevo e dal suo misticismo, avevo preso a meditare su Il
monaco di Matthew Gregory Lewis. Avevo addirittura già architettato un
libretto e commissionato una partitura [...] Ma poi la cosa non è andata in
porto. Un giorno, passando davanti a una libreria, vidi una edizione di Notre-Dame
de Paris. Da sempre interessato al Medioevo e ai suoi monaci, incuriosito
la acquistai per rileggere un’opera di cui avevo scordato i particolari.
Rileggendo il romanzo, mi resi conto che Victor Hugo andava oltre Lewis. Subito
ho rifatto il libretto sulle tracce di Hugo [...] Per me, lo spettacolo è una
creazione totale: danza, scene, costumi, partitura musicale [...] Come
librettista e coreografo, vedo i tre personaggi di questa passione fatale come
creature “a parte”: Esmeralda – come l’amore – è zingara e quindi
sospettata di essere un po’ strega. Quasimodo non è un mostro, è piuttosto un
individuo complessato, perché ha subito un infortunio. Creature che vengono
respinte per la loro “differenza”. Frollo è un uomo tormentato fra i suoi
desideri e la sua coscienza, fra la carne e lo spirito. Potrebbe essere una
storia di oggi. Il mio balletto Notre-Dame de Paris racconta una bella e
grande storia. Deliberatamente ne ho espunto l’aneddoto e la pantomima: mi
auguro che svanisca il Medioevo alla Viollet-le-Duc e che, per lo spettatore, resti
soltanto la tensione tragica del capolavoro di Victor Hugo. René Allio, nelle
sue scene, Yves Saint-Laurent, nei suoi costumi e Maurice Jarre, nella sua
musica, hanno seguito la medesima via della sobrietà». Roland
Petit (dal programma di sala del
Teatro alla Scala. Stagione d’Opera e Balletto 2012/2013)
Il Corpo di Ballo (Foto di A. Tamoni) |
Esmeralda,
Quasimodo, Frollo, Phoebus: quattro personaggi, perni di una vicenda dalle
forti tinte drammatiche e passionali. Il Corpo di Ballo ne sottolinea, quasi
come un coro antico, le dinamiche, e sullo sfondo, presenza silenziosa ma
incombente, la cattedrale. Notre-Dame de
Paris, ispirato al romanzo di Victor Hugo, musica di Maurice Jarre, scene
di René Allio e i famosissimi costumi di Yves Saint-Laurent, torna in scena
alla Scala dal 10 febbraio al 5 marzo
dopo oltre dieci anni dalle ultime rappresentazioni. Torna a celebrare Roland
Petit, la sua forza teatrale, la capacità di evocazione e di sintesi nel far
emergere i nuclei essenziali della vicenda, esaltando la sua idea di spettacolo come creazione totale.
Sapientemente
costruito, in due atti, Notre-Dame de Paris riunisce tutte le anime di
Petit in una grandiosa produzione. I protagonisti si stagliano sul
palcoscenico come simboli, ma sono chiamati a una vera prova tecnica, artistica
e interpretativa: Quasimodo, il campanaro di Notre-Dame, che Petit stesso
interpretò alla creazione, e che amava definire un principe in un corpo deforme; Esmeralda, con la sua allegria e
sensualità di zingara, a sua volta “diversa”; il bel capitano Phoebus con la
sua linearità e baldanza atletica, l’arcidiacono Frollo, con la sua
perversione, la continua lotta interiore tra ardore e rigore. Per questi ruoli
principali sono state coinvolte le étoiles della Scala Roberto Bolle e Massimo
Murru, gli ospiti Natalia Osipova e Ivan Vasiliev, principals al Teatro
Mikhailovskij e all’American Ballet Theatre, i primi ballerini del Teatro ma
anche artisti emergenti della compagnia. Accanto a loro, tutto il Corpo di
Ballo.
N. Osipova, E. Nezha e M. Zeni in prova (Foto di Rudy Amisano) |
Le
recite di apertura (10 febbraio alle ore 15, e le sere del 14 e 16 febbraio)
vedono Natalia Osipova e Roberto Bolle in un duplice debutto: come
coppia, non avendo mai danzato insieme prima d’ora, e come interpretazione: per
la prima volta daranno vita ai personaggi di Esmeralda e di Quasimodo. Accanto
a loro, saranno Mick Zeni, che torna
in scena nel ruolo di Frollo, già interpretato in precedenza, e Eris Nezha in debutto in quello di
Phoebus. Il ruolo di Quasimodo è già stato cavallo di battaglia di Massimo
Murru fin dalla prima presentazione,
nel 1998, al Teatro alla Scala; lo riprenderà, nelle recite del 19 e 21
febbraio. Sarà invece un debutto assoluto, la sera del 1 e del 5 marzo, per Ivan Vasiliev, per la
prima volta sul palcoscenico della Scala, e per la prima volta impegnato in
questo balletto. E sarà Petra Conti a rivestire il ruolo di Esmeralda con entrambi questi
straordinari artisti.
Petra Conti e Ivan Vasiliev in prova (Foto di Rudy Amisano) |
Nelle recite del 19 e 21 (con Massimo Murru e Petra
Conti) Eris Nezha si cimenterà nel
ruolo di Frollo, mentre Phoebus sarà Marco
Agostino; nelle recite del 1 e 5 marzo, (accanto a Petra Conti e Ivan
Vasiliev) Nezha riprenderà il ruolo
di Phoebus mentre Frollo sarà Antonino
Sutera. Nella recita del 23 febbraio e anche nella pomeridiana
“Invito alla Scala” del 1 marzo, altra coppia da tenere d’occhio; il
neo-solista Claudio Coviello, nel
ruolo di Quasimodo, accanto a Lusymay Di
Stefano/Esmeralda; lo scorso
autunno, da poco uscita dalla scuola di ballo, già si era segnalata, in Raymonda
come solista del pas classique Hongrois.
Accanto a loro Marco Agostino
(Phoebus) e Antonino Sutera
(Frollo).
10, 14, 16, 19, 21, 23 Febbraio 2013
1 (2
rappr), 5 marzo 2013
Notre-Dame de Paris
Coreografia e libretto
Roland Petit
Supervisione
coreografica Luigi Bonino
Assistente
alla coreografia Gillian Whittingham
Musica Maurice Jarre
Direttore Paul Connelly
Scene René Allio
Costumi Yves
Saint-Laurent
Luci Jean-Michel Désiré
Étoiles
Roberto Bolle (10, 14,
16 feb)
Massimo Murru (19, 21 feb.)
Artisti ospiti
Natalia Osipova (10, 14, 16 feb)
Ivan Vasiliev (1s, 5 marzo)
Produzione Teatro Bol’šoj Mosca
Biglietti: da €
127 a € 11 più prevendita
Per informazioni: tel.
02/72.00.37.44, www.teatroallascala.org
Lo
spettacolo sarà ripreso dalle telecamere della RAI - Radiotelevisione Italiana
e verrà trasmesso in diretta il 14 febbraio sul circuito cinematografico
digitale e in differita su RAI 5 il 17 febbraio alle ore 21.15.