Giovedì 17 e sabato 19
gennaio al Teatro Dal Verme: in programma Mozart e Bach
Tra
i suoi insegnanti ha avuto Rosalyn Tureck, celebre interprete di Bach che, più
di altri, gli ha trasmesso l’amore e la profonda conoscenza delle opere del
compositore tedesco: un’eredità che Ramin
Bahrami ha sviluppato divenendone uno dei maggiori interpreti di sulla
scena mondiale. Protagonista del prossimo concerto al Teatro Dal Verme di
Milano, giovedì 17 gennaio ore 21.00 (con
prova generale aperta alle ore 10.00 dello stesso giorno e replica sabato 19
gennaio alle ore 17.00), Bahrami eseguirà due concerti di Bach (i numero 3 e 5),
nella versione per pianoforte e orchestra. Sul podio, a dirigere l’Orchestra de
“I Pomeriggi Musicali”, Pietro Mianiti
che aprirà il concerto sulle note della Serenata
K. 320 “Posthorn” di Wolfgang Amadeus Mozart.
Nato a Parma, Pietro
Mianiti ha studiato viola, composizione e direzione d’orchestra,
diplomandosi presso il Conservatorio Donizetti di Bergamo. In seguito si è
perfezionato con Dino Asciolla e Vladimir Mendelsshon e ha suonato come prima
viola nelle maggiori orchestre italiane. Nel 1987 ha fondato l’Italian Piano
Quartet, con il quale ha tenuto concerti al Festival dei Due Mondi di Spoleto,
al Festival di San Sebastian, al Ligon ARTS Festival di Melbourne, alla Musik
Halle di Amburgo, alla Filarmonica di San Pietroburgo, alla Carnegie Hall di
New York. Su invito di Luis Alva ha ricoperto il ruolo di direttore musicale al
Teatro Segura di Lima dal 1999 al 2003. In questo periodo ha diretto, tra le
altre, Turandot, Falstaff, Aida, Rigoletto, Barbiere
di Siviglia, Tosca. Nel 2004 è stato consulente artistico al
Teatro Massimo di Palermo, dove ha diretto Carmen. Per il circuito
As.Li.Co ha diretto L’Elisir d’Amore, I Capuleti e i Montecchi,
Madama Butterfly. In Italia Mianiti ha più volte diretto l’Orchestra I
Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza,
l’Orchestra Romana Internazionale, l’Orchestra Stabile di Bergamo, l’Orchestra
Filarmonica Veneta di Treviso. È docente di viola presso il Conservatorio G.
Verdi di Milano.
Nato a Teheran, Ramin
Bahrami, dopo la rivoluzione politica del suo Paese, trova rifugio in
Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia
pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla
Hochschule für Musik di Stoccarda, e si perfeziona con Alexis Weissenberg,
András Schiff, Robert Levin e, in particolare, con Rosalyn Tureck, l’artista che
più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica
di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto
importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale
che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da questo momento
in poi si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali
d’Italia – Bahrami è invitato da teatri e stagioni importanti e da prestigiosi
festival internazionali – e un contratto in esclusiva con Decca Universal. Nel
gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di
Piacenza–Giuseppe Verdi”, dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale,
riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e
Pier Luigi Pizzi. Bahrami è ormai considerato internazionalmente tra i più
interessanti interpreti bachiani viventi. Nel maggio 2009 debutta alla
Gewandhaus di Lipsia, invitato da Riccardo Chailly a suonare con la
Gewandhausorchester due dei più celebri Concerti di Bach. La critica tedesca
scrive il giorno dopo: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista
straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente
personale…” (Leipziger Volkszeitung). Altri importanti appuntamenti riempiono
l’agenda di Bahrami in tutta la stagione 2009/2010: suona al festival Piano aux
Jacobins di Toulose, quindi in Finlandia e Estonia con Andres Mustonen (con la
Tallinn Chamber Orchestra nella serata d’apertura del Tallinn Baroque Music
Festival) e in solo recital; in febbraio, debutta con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg e, in marzo, tiene
un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne; in maggio un nuovo grande
successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, completando
l’integrale dei concerti bachiani. Tra i prossimi appuntamenti, l’invito a
importanti festival pianistici europei (tra cui in Francia a la Roque
d’Anthéron e a Uzés) e in Oriente (in Cina al Beijing Piano Festival). Il
pianista iraniano, da parte sua, sta portando sempre più in profondità
l’originale unione tra il cesellato lavoro interpretativo e la visione europea,
ma nello stesso tempo orientale, della monumentale opera pianistica di Johann
Sebastian Bach, che lo caratterizza. Nel 2009, Decca Universal pubblica un box
di sei CD, Ramin Bahrami plays Bach,
con tutte le registrazioni bachiane del pianista iraniano incise fino a quel
momento ed una selezione di esecuzioni dal vivo degli ultimi anni, e, nel 2010,
un’importante incisione delle Suites
francesi. Prima di esse, le Variazioni
Goldberg, le Sette partite e L’arte della fuga, pubblicate
rispettivamente nel 2004, 2005 e 2007, lanciano Bahrami come caso discografico
e l’incisione de L’arte della fuga
sale in testa alle classifiche raggiungendo numeri di vendita solitamente
appannaggio dei dischi pop, rimanendovi per sette settimane; a ruota, Decca
pubblica, nel 2008, l’album Concerto italiano,
con le opere di Bach dedicate all’Italia (Concerto
italiano, Aria variata nella maniera italiana, Capriccio sulla lontananza del
fratello dilettissimo, Quattro duetti, ecc.) e, nel 2009, la prima
registrazione su strumento moderno delle sonate bachiane, ricevendo ancora una
volta una calorosa accoglienza e grandi apprezzamenti da parte di critica e
pubblico. In sala da concerto, Bahrami si è esibito nelle sedi più prestigiose
del panorama musicale italiano: ha tenuto tour importanti e suonato con grande
successo in sale come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di
Venezia e l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa
rassegna Solo Piano accanto a
Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e
Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato nuovamente a partecipare
alla Maratona Bach accanto al
violoncellista Mario Brunello. È del giugno 2008, invece, la sua apparizione
alla Wigmore Hall di Londra, con una grande accoglienza del pubblico. Nella
primavera 2009, Bahrami ha presentato L’arte
della Fuga al Festival pianistico internazionale “Arturo Benedetto Michelangeli”
di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri nomi celebri
del pianoforte, quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt, Grigory Sokolov,
Alexander Lonquich. In settembre è stato invitato ad aprire la stagione
autunnale di Bologna festival “Il nuovo, l’antico” e a chiudere il Festival
Pergolesi Spontini a fianco del violoncellista Umberto Clerici, in un programma
dedicato alle Sonate per viola da gamba di Bach ed altri autori che poi ha
portato ad Asolo, Napoli, L’Aquila e altre città italiane.
Teatro
Dal Verme
Via
San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Giovedì 17 gennaio 2013 ore 21.00
Sabato 19 gennaio 2013 ore 17.00
Generale aperta –
giovedì 17 gennaio ore 10.00
Pianoforte
concertante: Ramin
Baharami
Direttore: Pietro Mianiti
Orchestra I
Pomeriggi Musicali
W. A. Mozart, Serenata K. 320 “Posthorn”
J. S. Bach, Concerto n. 5 in fa minore per pianoforte e orchestra
J. S. Bach, Concerto n. 3 in re maggiore per pianoforte e orchestra
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50 + prevendita
Balconata: € 10,50 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali,
biblioteche; gruppi; scuole e università) Primo Settore (Platea, dalla fila
1 alla fila 30) € 15,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 + prevendita
BIGLIETTI per le prove generali aperte
Interi: € 10,00 +
prevendita
Ridotti (Giovani
under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e
università):
€ 8,00 +
prevendita
Biglietteria
TicketOne
Teatro Dal Verme, Via San Giovanni Sul Muro, 2
– 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201 (dal lunedì al venerdì
dalle 10.00 alle 18.00), www.ipomeriggi.it
Biglietteria on-line: www.ticketone.it