Un concerto per non dimenticare
gli orrori dell’Olocasuto, venerdì 25 gennaio ore 18.00 presso il Salone degli
Affreschi a Milano
Viktor Ullmann, Gideon Klein,
Erwin Schulhoff sono tre nomi sconosciuti a molti: tre musicisti di origine
ebraica, internati nel campo di Theresienstadt (Terezin) e che saranno al
centro del concerto in programma a Milano,
presso il Salone degli Affreschi (ingresso da via San Barnaba 48), venerdì 25 gennaio ore 18.00.
Protagonista dell’evento – organizzato dalla Società Umanitaria, in collaborazione con ANED Fondazione Memoria della Deportazione Onlus e a ingresso
gratuito – il pianista (e compositore)
Orazio Sciortino: la presentazione è affidata, invece, a Luigi Pestalozza.
Note al programma del concerto,
a cura di Orazio Sciortino
Viktor Ullmann, Gideon Klein,
Erwin Schulhoff furono tra i compositori più rappresentativi di quella
produzione musicale che passa sotto il nome di “musica degenerata”, la musica
delle avanguardie storiche di primo Novecento proibita dal nazifascismo. Se
Ullmann rimase celebre per la sua opera per bambini “Brundibar” (eseguita ben
55 volte dai bimbi di Terezin), Klein e Schulhoff sono più noti per la loro
produzione da camera. Significativa è anche la loro musica per pianoforte,
pienamente collocata nel solco delle avanguardie storiche di primo ‘900, e
innovativa per scrittura e tecniche compositive utilizzate. La caratteristica
che accomuna i tre compositori presentati in questo programma è quella di
rappresentare una sintesi formidabile tra l’espressionismo europeo, la
codificazione scritta di gestualità provenienti dal jazz americano, il rigore
formale nell’improvvisazione. È infatti nel ciclo delle sue sette “Sonate per
pianoforte”, che Viktor Ullmann (Teschen 1898 – Auschwitz-Birkenau, 1944)
compie un percorso stilistico ricco di interesse, dalle densità armoniche espressioniste
alla ricerca di una semplicità quasi neoclassica delle ultime composizioni
scritte proprio a Terezin. La Prima Sonata op.10 consta di tre movimenti (Molto agitato-Andante-Presto)
ed è la più breve delle sette, oltre che formalmente la più concisa. Si tratta
di un omaggio a Mahler, come l’autore stesso scrive nell’incipit della “Marcia
funebre del movimento”, e di un omaggio alle profetiche e desolate visioni di
un artista europeo che porta sulle sue spalle il peso gravoso di una fine
prossima a venire. Altrettanto concisa è la Sonata per pianoforte di Gideon Klein (Přerov-Moravia, 1919 – Fürstengrube,
1945). Scritta proprio nel campo di Terezin, la composizione presenta la
tradizionale ripartizione in tre movimenti (un quarto fu solo abbozzato e non
fu mai terminato), di cui il primo è decisamente il più complesso per
l’articolazione della sua struttura interna. Le frequenti escursioni dinamiche
e le figurazioni ritmiche concitate danno al pezzo intermedio un’impronta
estremamente inquieta. L’ultimo movimento è una sorta di danza composta da
sezioni contrapposte e contrastanti; il progressivo addensarsi della scrittura
porterà a dinamiche crescenti sino al fortissimo. Figura complessa ed
enigmatica, Erwin Schulhoff (Praga, 1894 – Weißenburg in Bayern,1942) è uno dei compositori
più geniali del XX secolo; il suo linguaggio rappresenta la felice confluenza
dei linguaggi delle avanguardie di primo ‘900. La sua formazione accademica
risente dei contatti con la musica di Hindemith e Schonberg, del mondo della
“Cabaret-Musik” di Hans Eisler e Kurt Weill, e del pianismo jazz americano
degli anni Venti. La produzione di Schulhoff è vastissima e comprende
composizioni orchestrali e molta musica da camera, ma è al pianoforte che il
compositore ceco ha dedicato la maggior parte della sua opera. La Suite
dansante en Jazz fu
scritta nel 1931 e consta di sei movimenti (Stromp, Strait, Waltz, Tango, Slow,
Fox-trot), tutte danze delle tradizioni europee ed americane come il Waltz e il
Tango, sino a stili del jazz come lo Straight o lo Slow. L’osmosi di diversi
mondi espressivi (il jazz, il blues e la tradizione cosiddetta “colta”
occidentale) fa di questo lavoro la rivelazione geniale di un compositore
cardine della storia della musica. Schulhoff fa quindi parte di quelle figure
necessarie nella comprensione della complessa e sfaccettata natura della musica
del XX secolo.
Orazio
Sciortino (classe 1984) è pianista e
compositore. Le sue “Cadenze
per i concerti per pianoforte e orchestra di Mozart” sono state
pubblicate da Ricordi-Universal nel 2007. Altre sue composizioni sono eseguite
in Italia e all’estero in festival importanti e sedi prestigiose: Festival
Internazionale di Portogruaro, Orchestra Cantelli (Serate Musicali di Milano al
Teatro Dal Verme), Beethoven Festival di Bonn, Barge Music Festival di New
York, I Cameristi della Scala, Beijing Modern Music Festival, Conservatorio di
Ginevra, Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano, Teatro alla Scala,
Ensemble Musagète di Vicenza, Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano
(stagione 2012/2013), etc. L’attività di pianista concertista, sia da solista
sia con prestigiose orchestre, lo porta a esibirsi in ambiti di rilievo
internazionale: Sala Verdi di Milano (Società dei Concerti), Ferrara Musica,
Accademia Filarmonica di Bologna, Teatro Rossini di Pesaro, Teatro Politeama di
Palermo, Teatro Dal Verme di Milano (Serate Musicali), Teatro Greco di
Siracusa, MiTo Settembre Musica 2012, I Concerti del Quirinale (in diretta su
Rai Radio 3) etc. Si è inoltre esibito in Polonia, Germania (Konzerthaus di
Berlino, Musikhochschule di Mannheim etc.), Kenya, Spagna, Serbia, Svizzera
(Semaines Musicales de Crans Montana, Montreux Jazz Festival), Malta, Francia
(Salle Molière di Lyon, Bel Air Festival etc..), Canada (Orford Festival e, su
invito di Louis Lortie, Ottawa Chamber Music Festival), Serbia, Scozia, Libano,
Giordania, Lituania, Romania etc. Ha recentemente debuttato al Teatro alla
Scala di Milano, in veste di direttore e solista, eseguendo, in prima
esecuzione moderna, il Concerto per pianoforte e orchestra di Fumagalli,
accompagnato dall’orchestra i Cameristi della Scala. Ha registrato per Rai Tre,
Radio Tre, Radio Classica, Radio Svizzera Italiana e per le case discografiche
Dynamic (il CD “Franz Liszt, An orchestra on the piano), Bottega Discantica
(Adolfo Fumagalli 1828-1856, composizioni per pianoforte), Limen Music
(Ciurlionis artista europeo) e Sony Classical (“The Italian Wagner). Ha
lavorato con gli editori Mazzotta e Skira su progetti riguardanti rapporti tra
arti visive e musica. Si occupa di divulgazione musicale in veste di
conferenziere e pianista, proponendo percorsi di guida all’ascolto e
lezioni-concerto. Siracusano di nascita, ha compiuto gli studi di pianoforte
nella sua città per poi diplomarsi brillantemente all’Accademia Pianistica
Internazionale “Incontri col maestro” di Imola, dove ha studiato con Boris
Petrushansky, Michel Dalberto e Louis Lortie. Ha inoltre compiuto, diplomandosi
con il massimo dei voti e la lode, gli studi di composizione sotto la guida di
Fabio Vacchi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, città dove tutt’ora
vive.
SALONE DEGLI AFFRESCHI
ingresso da via San Barnaba 48,
Milano
Venerdì 25 gennaio 2013 ore 18.00
Viktor
Ullmann (1898-1944)
Sonata n°
1 op. 10
Molto
agitato
Andante
(quasi marcia funebre). Omaggio a Gustav Mahler
Adagio.
Presto
Gideon Klein (1919-1945)
Sonata
Allegro
con fuoco
Adagio
Allegro
vivace
Erwin Schulhoff (1894-1942)
Suite
dansante en jazz
1. Stomp
2. Straight
3. Waltz
4. Tango
5. Slow
6.
Fox-trot
Ingresso gratuito