Per
il terzo anno consecutivo l’Auditorium di Largo Mahler ospiterà il concerto che
celebra l’avvio dell’Anno giudiziario
Sarà la Corale Polifonica Nazariana diretta da Lucio Nardi,
magistrato e musicista, la protagonista del concerto per l’Inaugurazione dell’Anno
giudiziario, in programma venerdì 25
gennaio alle ore 21.00.
Sede del concerto, che celebra l’avvio dell’Anno
giudiziario, sarà, per il terzo anno consecutivo, l’Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo di Largo Mahler. La Corale polifonica Nazariana eseguirà la Messa
di Gloria di Giacomo Puccini.
Sul palco dell’Auditorium – come vuole una ormai consolidata tradizione –
salirà anche un altro ensemble, ospite
della Corale, Le Petit Choeur della Scuola
Steiner di Lugano, coro di voci bianche diretto dal maestro Alessandro Passuello, che presenterà al
pubblico un florilegio musicale di autori vari. Il Concerto è promosso dal
Presidente della Corte d’Appello Giovanni
Canzio, dal Procuratore generale Manlio
Vitale e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano Paolo Giuggioli, che saranno presenti
all’evento.
L’origine del
Concerto per l’Inaugurazione dell’Anno giudiziario di Lucio Nordio
Da Napoli, dove sono nato, ero giunto
da poco tempo a Milano per svolgere il difficile lavoro di magistrato quando la
mia passione per la musica e il fascino della Chiesa con i suoi riti, mi indussero
a creare un coro di musica sacra che, dalla basilica in cui ha sede, prese il
nome di Corale Polifonica Nazariana. Nel prossimo giugno il coro compirà 25
anni e ogni lunedì sera è dedicato alle prove che contribuiscono a infondermi
l’energia necessaria per il mio lavoro. Ritengo, in fondo, che anche la
funzione di magistrato possa svolgersi con arte e non credo vi sia antitesi tra
le due cose. La Bellezza e il valore dell’Arte, in fondo, risiedono nel suo
essere sintesi dei moti dell’animo, delle passioni e degli ideali espressi con
toni ad essi pertinenti: una melodia fine a se stessa e una voce che sia
esclusiva prova di bel canto non veicolano messaggi e, quindi, non accendono
emozioni e procurano un diletto solo estetico, inadeguato a promuovere una
reazione interiore. Arte, perciò, potrà essere anche la Giustizia quando immetta
vita nella retorica delle formule recitate e s’incarni nella pratica e
testimonianza di valori concreti, eloquente per il dotto e l’uomo di strada,
che si sentono, così, percepiti nei loro diritti e nei loro bisogni. Avevo
molto esitato prima di spingermi a proporre al Presidente della Corte
d’Appello, da poco giunto a Milano, l’esecuzione di un Concerto in memoria dei
colleghi Galli e Alessandrini vittime del terrorismo. Con il mio coro stavo
ultimando lo studio di un Requiem molto suggestivo e mi piaceva l’idea che io,
magistrato, con il coro da me fondato, potessi offrire un canto per la
commemorazione dei due colleghi assassinati in quegli anni tremendi. Al
Presidente Grechi piacque molto l’idea e il 19 marzo del 2002 la musica entrò
per la prima volta nell’Aula Magna. Mi commossi molto quando vidi quel
pianoforte a coda mentre veniva trasportato per le scale del Palazzo di
giustizia. Alla Cerimonia l’Aula Magna era gremita – vi partecipò anche il
Cardinale Martini – e il consenso dei presenti fu unanimemente generoso a tal
punto che lo stesso Presidente della Corte mi invitò a ripetere l’esperienza del
Concerto, ovviamente con un programma diverso, per l’Inaugurazione dell’Anno
Giudiziario. Al solo pianoforte ho sostituito un’intera orchestra che, con il
nome di Vittorio Bachelet, viene costituita di volta in volta ed è formata dai
migliori strumentisti delle più prestigiose orchestre. A me è affidata la
direzione artistica dell’evento che si realizza con la disponibilità della
Corale Polifonica Nazariana da me fondata e con il sostegno economico
dell’Ordine degli avvocati di Milano che, nella persona del suo presidente,
avvocato Paolo Giuggioli, ha sempre mostrato sensibilità artistica e sincera
volontà di collaborazione. Nel tempo il coro si è accresciuto di avvocati,
magistrati e cancellieri e io spero che il consenso conquisti sempre più i
presenti attirando nuove voci nell’esperienza corale. Ormai, quest’anno, siamo
all’undicesimo Concerto per l’Inaugurazione dell’anno giudiziario e, forse,
possiamo dire che, a Milano, è diventato un vero e proprio rito. Dopo l’Aula
Magna, l’evento, per l’afflusso sempre crescente di partecipanti, si è trasferito
nella Basilica di S. Ambrogio e, da due anni, nella prestigiosa sede dell’Auditorium
di Largo Mahler. che ospita ben 1500 spettatori. Il nuovo Presidente della
Corte d’Appello, dottor Giovanni Canzio, uomo di poliedrica cultura e grande
sensibilità, ha voluto dare, quest’anno, ancor più risalto al Concerto fissandone
la data la sera che precede immediatamente la cerimonia istituzionale al
Palazzo di giustizia, sottolineando così l’ideale legame tra i due eventi.
L’ingresso al
concerto è a inviti che possono ritirarsi, nei limiti della disponibilità dei
posti, presso l’Ordine degli Avvocati dalle ore 9 alle 13.