Mercoledì
19 dicembre ore 19.30, nell’esecuzione del Coro del Teatro Lirico, diretto da Marco
Faelli
«Il
13 marzo del 1864, in
un salone del palazzo della Contessa Louise Pillet Will, a Parigi, viene
presentata, a uno scelto pubblico di invitati, la Petite
Messe solennelle.
La composizione non è destinata a un uso liturgico (il pianoforte non è adatto
all’acustica di una chiesa), ma a un ambiente più intimo, domestico.
L’organico è quindi essenziale (da qui l’aggettivo Petite, mentre Solennelle indica che tutto il testo è musicato, compreso il Credo). Scrive Rossini nella partitura autografa: Douze chanteurs de trois sexes Hommes, Femme et Castres seront suffisants pour sono execution, savoir huit pour les choeurs, quatre pour les solos, total Douze Cherubins; a questi si aggiungeva il sostegno strumentale di due pianoforti e di un harmonium. Nonostante il desiderio di Rossini (sappiamo quanto rimpiangesse la ormai inevitabile scomparsa dei castrati), il “terzo sesso” non prese parte all’esecuzione: i ruoli femminili vennero infatti sostenuti dalle sorelle Barbara e Carlotta Marchisio, mentre il tenore era Italo Gardoni (primo interprete, tra l’altro, dei Masnadieri di Verdi), e il basso Louis Agniez. Il coro era costituito da studenti del Conservatorio di Parigi, scelti personalmente da Auber, e diretti (alle spalle dei solisti e con tanto di bacchetta) dal maestro Choen. Per la cronaca, al primo pianoforte sedeva un allievo di Chopin, Georges Mathias. La primitiva versione della Petite Messe venne eseguita solo tre volte durante la vita dell’autore: dopo la sua morte entrò in circolazione una versione orchestrale (in cui le parti solistiche e quelle corali rimangono identiche), strumentata dall’autore stesso, anche se malvolentieri. In questa veste venne eseguita, con un grande organico corale, al Théatre des Italiens di Parigi, il 24 febbraio 1869, ed entrò rapidamente in circolazione, con repliche a Bologna (sotto la direzione dell’allievo di Verdi, Muzio), a Torino, alla Scala, in Svizzera, Francia, Russia, Germania, e perfino in Australia! Considerata un capolavoro di musica sacra, nel 1874 costituisce il metro di confronto per la prima grande composizione sacra di Verdi, il Requiem».
L’organico è quindi essenziale (da qui l’aggettivo Petite, mentre Solennelle indica che tutto il testo è musicato, compreso il Credo). Scrive Rossini nella partitura autografa: Douze chanteurs de trois sexes Hommes, Femme et Castres seront suffisants pour sono execution, savoir huit pour les choeurs, quatre pour les solos, total Douze Cherubins; a questi si aggiungeva il sostegno strumentale di due pianoforti e di un harmonium. Nonostante il desiderio di Rossini (sappiamo quanto rimpiangesse la ormai inevitabile scomparsa dei castrati), il “terzo sesso” non prese parte all’esecuzione: i ruoli femminili vennero infatti sostenuti dalle sorelle Barbara e Carlotta Marchisio, mentre il tenore era Italo Gardoni (primo interprete, tra l’altro, dei Masnadieri di Verdi), e il basso Louis Agniez. Il coro era costituito da studenti del Conservatorio di Parigi, scelti personalmente da Auber, e diretti (alle spalle dei solisti e con tanto di bacchetta) dal maestro Choen. Per la cronaca, al primo pianoforte sedeva un allievo di Chopin, Georges Mathias. La primitiva versione della Petite Messe venne eseguita solo tre volte durante la vita dell’autore: dopo la sua morte entrò in circolazione una versione orchestrale (in cui le parti solistiche e quelle corali rimangono identiche), strumentata dall’autore stesso, anche se malvolentieri. In questa veste venne eseguita, con un grande organico corale, al Théatre des Italiens di Parigi, il 24 febbraio 1869, ed entrò rapidamente in circolazione, con repliche a Bologna (sotto la direzione dell’allievo di Verdi, Muzio), a Torino, alla Scala, in Svizzera, Francia, Russia, Germania, e perfino in Australia! Considerata un capolavoro di musica sacra, nel 1874 costituisce il metro di confronto per la prima grande composizione sacra di Verdi, il Requiem».
Marco Faelli
Dopo l’esecuzione di venerdì 14
dicembre nella suggestiva cornice della Cattedrale di Santa Maria di Cagliari,
il Coro del Teatro Lirico diretto da Marco Faelli, sarà impegnato nuovamente
nell’esecuzione della Petite Messe
solennelle, per soli, coro, due pianoforti e harmonium di Rossini, nella Chiesa del Santo
Sepolcro di Cagliari, mercoledì 19 dicembre
ore 19.30. Solisti: il soprano
Graziella Ortu, il mezzosoprano Irene Macutan, il tenore Oscar Piras e il basso Alessandro Frabotta; l’accompagnamento
musicale, invece, è affidato ad Andrea
Mudu e Francesca Pittau (pianoforti) e a Gaetano Mastroiaco (harmonium).
L'ingresso
alla manifestazione, della durata di un’ora e trenta minuti circa, è libero.
Per
informazioni:
Ufficio
Territorio,
telefono +39 0704082250 - +39 0704082252;
Biglietteria del Teatro Lirico, via
Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì
al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle
13 e nell’ora precedente lo spettacolo,
telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.
Adriana Benignetti