Quando il
teatro diventa sociale e educativo. La Fondazione Teatro delle Muse e i suoi
percorsi di formazione
«Smart è una parola inglese, un aggettivo, il cui
primo significato è furbo-intelligente, ma viene anche usato per identificare
una persona abile, capace. Fin dall'inizio del mio lavoro ho sempre pensato di
guidare il lavoro teatrale con i ragazzi in una maniera tale da sviluppare le
capacità già acquisite, o innate, in ognuno di loro. Le loro abilità, con il
tempo, sono diventate sempre più chiare e il teatro le ha canalizzate, le ha
fatte diventare chiare e quindi utilizzabili, sia umanamente che attorialmente.
Per cui, dopo quattro anni di laboratorio, la necessità per tutti era quella di
iniziare a utilizzarle per qualcosa. Cosa? Una produzione? Non è ancora il
momento e poi il senso di questo laboratorio è quello di essere aperto alla
città. Per cui abbiamo pensato di creare dei piccoli materiali artistici,
semplici, esportabili, tali da poter essere rappresentati in contesti anche
diversi da quello specificatamente teatrale. Qui è venuta l'idea di S.M.A.R.T:
Semplici Materiali Artistici Realizzati per il Trasporto. Il progetto si è
trasformato nel laboratorio di una ditta artigianale che si impegna a produrre
materiali artistici che siano adatti alla "vendita" per ogni tipo di
pubblico. Cosa saremo in grado di produrre? Il percorso è lungo e siamo solo
all'inizio, ma l'entusiasmo è alto, pari solo alla follia che serve per
intraprendere la costruzione di ogni tipo di sogno». Simone Guerro
Rientra nell’ambito di Muse per la città – percorsi di
formazione per un teatro sociale e educativo creati dalla Fondazione Teatro
delle Muse di Ancona – S.M.A.R.T., lo spettacolo che andrà in scena giovedì
22 novembre alle ore 21.00 al Teatro Sperimentale. L’evento chiude il
laboratorio 2012 di Simone Guerro, realizzato in collaborazione con U.O. Disabili - Servizi sociali educativi Comune di
Ancona.
Lo spettacolo vede la regia di Simone Guerro, con
l’aiuto come assistente di Antonio Cuccaro , in scena: Fabio Spadoni, Luca
Massari, Fabrizio Capotondo, Matteo Urbinati, Matteo Mafioso Costarelli,
Nicoletta Grilli,
Andrea Mastrogiacomo, Gianluca Guidotti, Luciano Argentati, Pierpaolo
Sala, Filippo Disideri, Patrizia Marincioni,
Roberto Martini, Loretta Schiavoni, Sara
Francelli, Riccardino, educatori Alessandra Giombini, Massimo Panfili.
Il biglietto dello spettacolo è di 5 €
Sempre
il 22 novembre ci sarà il primo incontro per il nuovo laboratorio condotto da
Luciano Colavero all’interno della Casa Circondariale di Montacuto. Alcune
lezioni nel mese di dicembre saranno tenute
anche dal Professor Aldo Grassini. Dalle note sul progetto di Luciano
Colavero: le scene che realizzeremo
saranno prese dai grandi classici della drammaturgia teatrale e musicale, ma le
riscriveremo improvvisando, facendo in modo che siano i detenuti stessi a
trovare le parole adatte per tradurre nella lingua viva della scena le parole
di Goldoni o Molière, di De Filippo o Dario Fo, di Shakespeare o di Plauto, ma
anche di Rossini o Mozart, Pergolesi o Scarlatti. Tra queste scene costruiremo
un filo rosso che permetta agli spettatori di seguire lo svolgimento di una
storia, scegliendo le scene in base a un tema comune o con altri espedienti
classici del teatro.
Biglietteria Teatro delle Muse: 071 52525 e un’ora prima dello spettacolo la biglietteria sarà aperta
al Teatro Spettacolo. www.teatrodellemuse.org
Adriana Benignetti