La regia
di Henning Brockhaus, la ricostruzione delle scene di Josef Svoboda e la
bacchetta di Matteo Beltrami. Nel cast vocale, tra gli altri: Gianluca
Terranova, Julian Kim e Sofia Mchedlishvili
«Adoro il ruolo
di Edgardo: unisce accento drammatico a momenti di canto a mezza voce di grande
abbandono, specie nel finale, Tu che a Dio spiegasti l’ali. Pavarotti
diceva che - Cantare Donizetti mette a posto la voce! - Aveva ragione! Lucia di
Lammermoor poi è l’Opera romantica per eccellenza dove si ama, si combatte e ci
si uccide per amore: più di così!». Gianluca
Terranova
«La musica di
Donizetti fa emergere di battuta in battuta una differenza evidente e abissale
tra il mondo femminile di Lucia fatto di un susseguirsi continuo di diversi
sentimenti, amore ed emozioni e quello unilaterale maschile dove trionfano
quasi unicamente la smania di potere, di guerra (quindi di distruzione) e
l’odio. La protagonista viene poi condotta alla follia da giochi di potere e
inganni ad esso legati. Il culmine dell’opera è la famosa scena della follia
che viene sempre rappresentata seguendo i clichées di quello che noi
pensiamo sia folle con strani gesti e atteggiamenti secondo me gratuiti che non
arrivano in nessun modo al vero nucleo di quanto accade con Lucia. Tutta la
scena (come dimostra la musica) è invece piena d’amore. Tutti rimangono
scioccati e quasi pietrificati (Donizetti non fa più cantare né il coro né
Raimondo): Lucia riesce a realizzare il suo vero amore solo con il morto
Arturo. Allora come oggi l’eccessiva smania di potere porta a una deformazione
dell’anima che può rivelarsi causa di follia. La nostra storia recente è piena
di psicopatici e di individui che si sono consegnati
al potere. In questo senso Lucia di Lammermoor risulta ancora attuale e
contemporanea».
Henning
Brockhaus
Protagonista, lo scorso settembre, della fiction tv su Rai Uno “Caruso,
la voce dell’amore”, il tenore Gianluca Terranova sarà Lord Edgardo al Teatro
Pergolesi di Jesi nella Lucia di
Lammemoor di Gaetano Donizetti con la ricostruzione delle scene di Josef
Svoboda (da Benito
Leonori, già allievo e collaboratore dell’artista boemo), la regia
di Henning Brockhaus e la direzione di Matteo Beltrami della Form Orchestra Filarmonica Marchigiana (il Coro Lirico Marchigiano
"V. Bellini" è diretto da Pasquale Veleno), venerdì 23 novembre alle ore 21 e
domenica 25 novembre alle ore 16. Due i debutti: il baritono coreano Julian
Kim (Lord Enrico Asthon) e – per la prima volta in Italia – il giovane
soprano georgiano Sofia Mchedlishvili (Miss Lucia). Completano il
cast vocale: Alessandro Scotto di Luzio (Lord Arturo Bucklaw), Giovanni
Battista Parodi (Raimondo Bidibent), Cinzia Chiarini (Alisa), il
tenore marchigiano Roberto Jachini Virgili (Normanno). Per l’anteprima
giovani riservata alle scuole di giovedì 22 novembre alle ore 16 i
protagonisti sono Alexandru Aghenie (Lord Enrico), Romina Casucci
(Miss Lucia) e Giacomo Patti (Sir Edgardo di Ravenswood). Il nuovo allestimento in coproduzione tra 8
teatri italiani: Fondazione Pergolesi Spontini, Teatri del Circuito Lirico
Lombardo (Cremona, Como, Brescia e Pavia), Teatro Coccia di Novara, Teatro
dell’Aquila di Fermo e Teatro Alighieri di Ravenna.
Biglietti:
da 15 a 66 euro.
Per maggiori
informazioni:
http://www.fondazionepergolesispontini.com/
Adriana Benignetti