In
merito alle affermazioni infondate e diffamatorie rilasciate dalla Segreteria
della CISL nella conferenza del 20 novembre u.s., la Fondazione Teatro Regio
di Parma precisa quanto segue:
Il 25 ottobre 2012 è stato firmato, dalle tre sigle sindacali SLC CGIL –
FISTEL CISL – UILCOM UIL, il verbale di accordo sindacale con la Fondazione Teatro Regio
di Parma, nel quale si definisce la stabilizzazione
di 16 posizioni lavorative per il triennio 2013/2015 (n. 4 da gennaio
2013).
I criteri oggettivi identificati per procedere a
queste assunzioni sono stati:
1. Anzianità
stagionale (degli ultimi
dieci anni in Fondazione) legata alla media dei mesi lavorati nelle ultime 5
stagioni teatrali;
2. Il rispetto
dei periodi di lavoro maturati con contratti legati al CCNL applicato dalla Fondazione.
Tutto ciò, nei limiti delle risorse
disponibili e a tutela di lavoratori assunti con un contratto fermo dal 2006,
senza aumenti né altri benefici stipendiali. Sin dai primi incontri (avvenuti dalla metà
del giugno 2011) tra le rappresentanze sindacali e i vertici del Teatro (la
Presidenza, all'epoca in persona del Sindaco Vignali, e successivamente il Commissario Straordinario Ciclosi e il Sub-commissario Pomponio), non si è mai discusso né
accennato alla possibilità di estendere l'accordo a personale precario il cui
contratto non possedesse tali specifiche caratteristiche. I lavoratori non
assunti con contratti collegati al CCNL, infatti, hanno la possibilità di
contrattare direttamente con il datore di lavoro la propria retribuzione, pur
avendo anch'essi la possibilità di
maturare anzianità lavorativa, in quanto assunti dalla Fondazione.
Spiace dunque il tentativo di una
parte sindacale di scaricare sulla Direzione del Teatro il peso di possibili
contraddizioni interne facendone pagare il prezzo ad altri lavoratori, estranei
alla propria base.
È destituita infine di ogni fondamento
l’affermazione riportata dalla stampa, secondo cui sarebbero stati chiamati al
Regio lavoratori provenienti da Milano “facendo del clientelismo individuale”.
Ritenendo queste parole diffamatorie, l’Amministratore esecutivo dott. Carlo Fontana ha dato
mandato al proprio legale di procedere nelle sedi opportune a tutela della
propria onorabilità.
(Comunicato stampa)