In
programma musiche di Hosokawa, Posadas, Perezzani, Saariaho, Bianchi,
Ferneyhough e Momi
Un viaggio alla scoperta del flauto e
soprattutto delle tecniche e dei modi di scrivere per flauto negli ultimi 25 anni
quello proposto da Mario Caroli,
ospite a “Traiettorie 2012” martedì 9
ottobre alle ore 20.30. In programma musiche di Hosokawa, Posadas,
Perezzani, Saariaho, Bianchi, Ferneyhough e Momi.
Mario
Caroli ha intrapreso
lo studio del flauto all'étà di 14 anni e ha ottenuto il suo diploma di solista
a 19 anni. All'età di 22 anni vince lo storico Premio internazionale
"Kranichstein" a Darmstadt, e intraprende, così, un'importante
carriera che lo ha rivelato come uno dei principali solisti della sua
generazione. La concezione dei suoi programmi e la vastità del repertorio
mostrano un approccio singolare e autentico alla professione, così come una
traiettoria artistica assolutamente personale. Nei suoi recital si passa da
Ferneyhough a Marin Marais con la stessa disarmante semplicità. Nella sua arte
non esistono barriere tra i repertori, ed egli rifiuta la classificazione di
"specialista" di un limitato genere di repertorio: Mario Caroli
appartiene alla ristretta cerchia di artisti in grado di eseguire il più
classico dei concerti e la più ardita composizione contemporanea con lo stesso
virtuosismo e la stessa vivida musicalità. È forse anche per questo che le sue
apparizioni pubbliche suscitano sempre un così grande successo: il suo recital
di debutto al Concertgebouw di Amsterdam fu accolto da una standing ovation. In
occasione di un suo recital alla Société Philarmonique di Bruxelles, la critica
notò come: “Il pubblico era letteralmente sbalordito di fronte alla sua
tecnica, la sua potenza, la sua poesia e la sua musicalità", mentre il suo
primo recital al Théâtre du Châtelet di Parigi fu acclamato per la sua
"straordinaria forza evocativa”. Mario Caroli appare regolarmente nelle
più grandi sale da concerto del mondo, comprese le Philharmonie di Berlino e di
Colonia, il Concertgebouw di Amsterdam, la Herkulessal di Monaco, Konzerthaus
di Vienna, la Royal Festival Hall di Londra, il Théâtre du Châtelet e l'Opéra
Garnier a Parigi, il Lincoln Center di New York (nel ciclo dei "Grandi
Interpreti"), Suntory Hall, Oji Hall e Opera City House di Tokyo o ancora
il Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Ha suonato concerti per flauto e
orchestra - da Vivaldi a Sciarrino, passando per Mercadante, Ibert o Jolivet –
con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Philharmonia Orchestra di
Londra, l'Orchestra Nazionale del Belgio, l'Orchestra della WDR, quella della
SWR, i Bayerische Rundfunk, l'Orchestra Nazionale d'Islanda, la Tokyo
Philharmonic, Tokyo Sinfonietta, le Orchestre dei Teatri d'Opera di Stoccarda,
Rouen e Cagliari. E' stato inoltre solista con Les Percussions de Strasbourg,
l'Ensemble Contrechamps di Ginevra e l'Ensemble Algoritmo di Roma, i Neue
Vocalsolisten e la Schola Heidelberg, sotto la direzione di Pierre Boulez,
Peter Eötvös, Heinz Holliger, Lothat Koenigs, Christian Mandeal, Kazushi Ono,
Pascal Rophé, Oswald Sallaberger. Appassionato cultore di filosofia (laurea,
summa cum laude, con una tesi su "L'Anticristo" di Nietzsche),
poesia, cinema e psicologia, premio per la cultura "Attis d'oro" del
Comune di Fasano, i suoi orizzonti culturali supportano lo sforzo costante di
vivificare le prospettive sul suo strumento. Spingendo i suoi interessi oltre i
canoni del repertorio standardizzato, Mario Caroli è presto diventato il
solista preferito dei più grandi compositori di oggi. Attualmente, egli è
l'unico flautista ad eseguire in concerti monografici le integrali flautistiche
di compositori come Sciarrino, Ferneyhough e Jolivet. Interpretazioni dotate di
grande virtuosismo, fantasia ed energia, per le quali la critica non ha esitato
a parlare di lui in termini di "fenomeno". Il suo impegno di
musicista di traduce anche in trascrizioni e adattamenti per flauto di musiche
antiche, classiche e romantiche, così come nell’assumere l’interpretazione di
pagine rare e monumentali: solista di "Cantare con silenzio" di
Sciarrino, del "Concerto per flauto" di Feldman, del "Prometeo"
di Nono, nel ciclo completo dei "Carceri d’invenzione" di Ferneyhough
e in "...Explosante-fixe..." di Boulez; protagonsita in scena di
"Hyperion" di Maderna o camerista nel trio (lungo cinque ore)
"For Philip Guston" di Feldman, in "El Cimarron" di Henze o
ancora in innumerevoli esecuzioni del "Marteau sans maître" di
Boulez. Anche la sua presenza scenica viene spesso sottolineata:"Alto ed
elegante, sembra una figura uscita da un quadro di El Greco, dotato di un
dominio assoluto del suo strumento" (Muzsika, Budapest), "Ha suonato
travolgendo tutto fino all'estasi e a noi non restava altro da fare che
ammirarlo con incredulo stupore" (Musicweb international, New York),
"Con un gesto musicale tanto elegante quanto sensuale, ci ha offerto un
recital che non ammette replica alcuna" (Diario Basco, San Sebastian). La
sua discografia conta oggi una ventina di titoli. Le sue recenti incisioni di
opere flautistiche di Jolivet ("una delle migliori performance ascoltate
negli ultimi mesi – forse addirittura negli ultimi anni" American Record
Guide) e di Sciarrino hanno ricevuto i più alti riconoscimenti da parte della
critica internazionale: "Recommandé" (Répertoire), "Coup de
Coeur de l'Académie Charles Cros", "A!" (Anaclase),
"Eccezionale!" (Musica), "Best recording of the year"
(Musicweb international), "Best CD of the month" (Amadeus and CD
Classics). Sue
registrazioni, interviste e concerti sono regolarmente diffusi dalle principali
stazioni Radio e TV attraverso il mondo. Riguardo all'attività didattica, Mario
Caroli è invitato per masterclass e come artista in residenza presso
prestigiose istituzioni, come l'Università di Harvard (dove è stato invitato
per animare la celebre FROMM-residency tra il 2007 e il 2008), il Toho College
(Tokyo), la Sibelius Academy (Helsinki), il Centre Acanthes (Paris) o il
Conservatori Superiori di Parigi, Ginevra, Karlsruhe, Lugano e Lipsia. Invitato
ad insegnare come professeur de distinction dal Conservatorio di Strasburgo,
città in cui vive, Mario Caroli anima dal 2002 la classe internazionale del
ciclo superiore di flauto. Per i suoi concerti, Mario alterna un flauto d'oro
della Maramatsu ed un flauto di platino di Miyazawa. Oltre alla sua attività di solista,
Mario ha lavorato a più riprese, come interprete in scena, con la compagnia di
danza di Trisha Brown. Mario si è recato con il suo flauto anche nelle scuole,
nelle fabbriche, negli ospedali, nelle case di riposo, persino nelle prigioni,
allo scopo di portare sollievo a gente in difficoltà per il tramite della gioia
della musica. Entusiastiche e affettuose testimonianze vengono a Mario spesso
dai suoi colleghi musicisti. La grande flautista Manuela Wiesler, che su Mario
ha avuto un'influenza profonda, ha scritto il seguente commento alle sue
interpretazioni di Jolivet: "Che calma, onesta, serena beatitudine! Tu
raggiungi il centro della musica, il cuore nascosto della creazione, laddove
altri si accontentano di mostrare una bella superficie". Un compositore
come György Kurtág lo ha definito "uno dei più grandi interpreti che abbia
mai conosciuto", mentre Sciarrino, nel libretto ai cd con le sue opere per
flauto interpretate da Mario, ha scritto: "Questo giovane Paganini del
flauto sarà d'esempio ad altri musicisti famosi. Lui che possiede una tecnica
senza limiti non si limita al repertorio scontato, ma a quell'attitudine
amorosa che trasforma se stessi per mezzo della musica e di ciò che sta
intorno".
(biografia
tratta da: mariocaroli.it)
Martedì 9 ottobre 2012 ore 20.30, Casa del Suono, Parma
Mario Caroli flauto
Toshio
Hosokawa (1955)
Sen I (1984,
rev. 1986) per flauto, 14'
Alberto
Posadas (1967)
Eridsein
(1995) per
flauto, 9'
Prima esecuzione italiana
Paolo
Perezzani (1955)
Nicht weinen, singen (omaggio a
Pina Bausch) (2012)
per flauto basso, 4'
Kaija
Saariaho (1952)
NoaNoa
(1992) per flauto ed
elettronica, 10'
Oscar
Bianchi (1975)
Gr...
(2010) per flauto
basso, 7'
Brian Ferneyhough (1943)
Sisyphus Redux (2010)
per flauto in sol, 8'
Marco
Momi (1978)
Reloading
Vanishing (2012) per
flauto, 6'
Biglietteria:
È
possibile acquistare i biglietti in prevendita il giorno stesso del concerto, a
partire dalle ore 10.00, presso la reception della Casa della Musica (P.le San
Francesco, 1 - Parma) oppure prenotarli telefonicamente ai recapiti della
Fondazione Prometeo (0521 708899 – 348 8574704). I biglietti prenotati
telefonicamente si potranno ritirare la sera stessa del concerto presentandosi in
biglietteria con utile anticipo.
Costi dei biglietti
Intero: € 15
Ridotto generico: € 10 over
60, titolari Family Card, abbonati alla rassegna "I Concerti della Casa della
Musica" e iscritti ai corsi "Parlare[di]musica"
Ridotto
studenti: € 5 studenti universitari e del Conservatorio
Omaggio: under 18 e
studenti scuola superiore
I biglietti
di Traiettorie danno diritto all'ingresso gratuito alla Casa del Suono (www.casadelsuono.it)
Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione
Prometeo: tel. 0521 708899 - 348 8574704
Casa della
Musica: tel. 0521 031170
e-mail: info@fondazioneprometeo.org
Adriana
Benignetti