Stéphane Lissner in
corsa alla direzione dell’Opéra di Parigi: è subito polemica e spuntano già i
primi nomi del suo probabile successore
Stéphane
Lissner torna a far parlare di sé e a riempire le pagine dei principali
quotidiani nazionali: questa volta, però, a far discutere non è il suo
stipendio ma le voci di un possibile incarico a Parigi alla guida dell’Opéra. Voci che lo stesso sovrintendente ha confermato ieri nel corso del Cda al
Piermarini, spiegando ai consiglieri di essere stato contattato
dal Ministro della Cultura francese Aurelie Filippetti per valutare la
possibilità di subentrare a Nicolas Joel a partire dal 2015.
La decisione finale sarà presa dal Presidente François Holland, entro la fine dell’anno, dopo attenta valutazione delle candidature: accanto a Lissner sarebbero in lista Dominique Meyer e Serge Dorny. C’è anche la possibilità di riconfermare lo stesso Joel, prorogando il suo contratto (che scade, appunto, nel 2015), ma le sue non ottime condizioni di salute fanno pensare che questa scelta sia da scartare. Il contratto di Lissner alla Scala, rinnovato pochi mesi fa fino al 2017, contiene l’opzione di interromperlo nel 2015, rinunciando a 300mila euro, cifra che dovrebbe incassare a fine mandato.
La decisione finale sarà presa dal Presidente François Holland, entro la fine dell’anno, dopo attenta valutazione delle candidature: accanto a Lissner sarebbero in lista Dominique Meyer e Serge Dorny. C’è anche la possibilità di riconfermare lo stesso Joel, prorogando il suo contratto (che scade, appunto, nel 2015), ma le sue non ottime condizioni di salute fanno pensare che questa scelta sia da scartare. Il contratto di Lissner alla Scala, rinnovato pochi mesi fa fino al 2017, contiene l’opzione di interromperlo nel 2015, rinunciando a 300mila euro, cifra che dovrebbe incassare a fine mandato.
La
notizia del possibile trasferimento a Parigi ha immediatamente creato subbuglio
e messo sul piede di guerra i sindacati, preoccupati per il futuro del Teatro
alla Scala: si teme, infatti, che la designazione costringerebbe Lissner a 3
anni di ripetuti viaggi tra Milano e Parigi per affiancare Nicolas Joel nella
programmazione delle prossime Stagioni dell’Opéra. «La Scala ha bisogno di un
sovrintendente a tempo pieno per affrontare la fase difficilissima che ha
davanti», ha dichiarato Giancarlo Albori, segretario territoriale della Cgil.
Pensiero condiviso anche da Domenico Dentoni, della Uilcom: «Per ora possiamo
solo dire che di questi tempi abbiamo bisogno di un manager che pensi solo ed
esclusivamente al Piermarini».
In
attesa della decisione di Hollande spuntano già i primi nomi sul possibile
successore di Lissner alla Scala, (Gerard
Mortier, Cristiano Chiarot e Francesca Colombo, ma anche Carlo Fontana o Maria
Di Freda, attuale direttore generale) e sul direttore musicale (Chailly, Gatti
o Pappano).
Adriana Benignetti