«Una volta scritto, un pezzo non ti appartiene più del tutto: diventa anche di chi lo interpreta».
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©Pietro Meloni
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«Ho ripreso la formula del concerto per strumento solista e orchestra, trasfigurandola nella forma del presente. Da una parte, quindi, assisteremo al dialogo tra solista e orchestra; dall’altra, all’antagonismo tra le due parti. Il lavoro nasce sulla scia degli aspetti formali fondamentali della tradizione del concerto solista, vale a dire l’alternanza di tempi lenti e veloci, sia pure riletti in prospettiva contemporanea, secondo i tempi di oggi e riuniti in un unico grande movimento».
Questo, in sintesi, il Concerto per violoncello e orchestra di Silvia Colasanti. Un concerto che, come lei stessa mi racconta, nasce dell’incontro di due congiunture favorevoli: la conoscenza dello straordinario violoncellista lituano David Geringas – nell’estate del 2010 al Festival di Kuhmo, in Finlandia – e la commissione di un lavoro nuovo da parte dell’Orchestra Sinfonica "G. Verdi" di Milano.
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©Pietro Meloni
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Incontro Silvia a Milano, in occasione delle prove e dell’esecuzione in prima assoluta del brano e conoscerla rappresenta per me una sorpresa e un piacere straordinari. Nata a Roma nel 1975, la Colasanti sembra, di persona, ancora più giovane: mi accoglie con un sorriso e una disponibilità travolgenti, che la rendono ai miei occhi “vicina”, fin da subito. Pur essendo, tra i compositori contemporanei uno dei più acclamati e richiesti al mondo, Silvia ha mantenuto integre la sua genuinità e semplicità. E integre sono ancora anche la passione per quello che fa e la curiosità nel vedere eseguite le sue “creature”. Ama esserci, Silvia, alle prove con gli interpreti e alla “prime”: in sala, mescolata al pubblico, che la circonda e l’avvolge per i complimenti, e con il quale lei dialoga, amabilmente e senza maschere.
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Adriana Benignetti
N.B. I video fanno parte di: Silvia
Colasanti - Al presente - Incontri contemporanei
Produzione Piero Maranghi - Sky Classica; Regia Giancarlo Matcovich
Con Guido Barbieri, Quartetto di Cremona, Massimo Quarta, Maddalena Crippa, I
virtuosi Italiani, Orchestra Haydn, Mariangela Gualtieri, Orchestra Verdi, Ciro
Longobardi
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