06 marzo 2012

Wayne Marshall ed Emanuele Arciuli: Auditorium Fondazione Cariplo, Milano


In America, tra classica e jazz, con Leonard Bernstein e George Gershwin


Wayne Marshall torna, per la seconda settimana consecutiva, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano, della quale è Direttore Ospite Principale, in un programma che lo vedrà anche  solista al pianoforte: accanto a lui, Emanuele Arciuli, altro pianista molto apprezzato in tutto il mondo e specialista della musica americana, sia come interprete sia come studioso Emanuele Arciuli. Il concerto – che verrà eseguito giovedì 8 ore 20.30, venerdì 9 ore 20.00 e domenica 11 marzo ore 16.00 – sarà un viaggio allo scoperta dell’America tra musica classica e jazz, attraverso la musica di Leonard Bernstein e George Gershwin. Del primo sarà eseguita la Sinfonia n. 2 The Age of Anxiety, con Arciuli al pianoforte; del secondo, invece, A Rhapsody in Blue per pianoforte e orchestra (questa volta al pianoforte ci sarà lo stesso Marshall) e An American in Paris. Da non perdere, giovedì 8 marzo alle ore 18.30, la conferenza su Leonard Bernstein e Wystan Hugh Auden in occasione dell’esecuzione de L’età dell’ansia (The Age of Anxiety) con Ambrogio Borsani, Enrico Reggiani e il pianista Emanuele Arciuli.



George Gershwin, I Got Rhythm, pf. Wayna Marshall

DDirettore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi attualmente in circolazione sulla scena internazionale. Nato vicino a Manchester, dove ha iniziato i proprio studi per poi proseguirli a Londra e Vienna, si è fatto apprezzare all’inizio della carriera soprattutto come organista. Determinante poi è stata la sua partecipazione pianistica alla celebre produzione di Porgy and Bess della Glyndebourne Festival Opera diretta da Simon Rattle, alla successiva incisione discografica con la EMI e alla versione televisiva del musical. Da allora si è dedicato sempre di più al pianoforte e alla direzione d’orchestra, diventando in pochi anni uno dei più rinomati interpreti delle musiche di Gershwin, Ellington e Bernstein, nonché di altri autori americani del XX secolo. Come pianista e direttore d’orchestra si è esibito con tutte le principali orchestre britanniche, nonché numerose importanti formazioni di tutto il mondo, tra cui i Wiener Symphoniker, Filarmonica di Rotterdam, Sinfonica della Radio Svedese, Orchestra Nazionale del Belgio, Norddeutscher Rundfunk, Berliner Rundfunk Sinfonieorchester, Chicago Symphony, Los Angeles Philarmonic, Berliner Philharmoniker e molte altre. Nel 1998 ha debuttato in Italia come direttore al Teatro La Fenice di Venezia e in questi ultimi anni la sua presenza in Italia si è notevolmente intensificata, portandolo a essere ospite regolare delle nostre principali orchestre: Rai di Torino, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Orchestra Cherubini, Accademia di Santa Cecilia di Roma, sino all’incarico di Direttore Principale Ospite presso l’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano. Nel 2001 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano. Nelle ultime stagioni ha partecipato a nuovi allestimenti di Porgy and Bess, tra cui a Dallas e all’Opera Comique di Parigi e ha diretto concerti da Sidney a Baltimora, da Pechino a Londra. Wayne Marshall è un grande interprete di musical, genere al quale dedica sempre maggiore attenzione: ha diretto più volte West Side Story e nel 2000 ha debuttato a Vienna con Wonderful Town, sempre di Leonard Bernstein, che ha poi riproposto nel 2007 all’Accademia di Santa Cecilia di Roma con un incredibile successo di pubblico e di critica. Nel giugno del 2011 ha debuttato alla Staatsoper di Berlino dirigendo un nuovo allestimento di Candide di Bernstein, titolo che ha appena segnato anche il suo debutto lirico in Italia al teatro dell’Opera di Roma, accolto con un grandissimo successo di pubblico e di critica. Nel maggio prossimo, tra l’altro, sarà in tour con l’Orchestra Cherubini. Titolare dell’organo Marcussen della Bridgewater Hall a Manchester dal 1996, Marshall continua a esibirsi come organista e nel 2004 ha inaugurato lo strumento della nuova Disney Hall di Los Angeles, con una nuova composizione di James MacMillan per organo e orchestra, A Scotch Bestiary, brano che ha suonato anche ai BBC Promenade Concerts del 2005. Ha inciso per la Virgin/Emi, vincendo i maggiori premi europei; nel 2004 ha ricevuto una laurea honoris causa dalla Università di Bornemouth ed è recentemente stato nominato Membro Onorario del Royal College of Music di Londra. Wayne Marshall vive a Malta con la moglie, la pianista Jennifer Micallef, e la figlia Martina.

John Adams, Phrygian Gates, pf. Emanuele Arciuli

Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni, in Italia e all’estero, a cominciare dagli Stati Uniti. Collabora con direttori d’orchestra quali Petr Altrichter, Marc Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago e con altri musicisti, fra cui Sonia Bergamasco, Francesco Libetta e Andrea Rebaudengo. Plurimo di Claudio Ambrosini, per 2 pianoforti e orchestra, eseguito alla Biennale di Venezia (con Libetta, Valade e l’Orchestra della RAI), è stato premiato col Leone d’Oro 2007. Fra i compositori che hanno scritto per lui Michael Nyman (Piano Concerto n. 2), George Crumb (Eine Kleine Mitternachtmusik), numerosissimi autori italiani e americani, con più di quindici prime esecuzioni di lavori per pianoforte e orchestra. Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle Round Midnight Variation, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che s’impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni. Il suo interesse per la cultura degli indiani d’America, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington, e continua nella costante e intensa collaborazione con i maggiori musicisti nativi americani. Ha inciso numerosi cd per Chandos, Bridge, VAI e Stradivarius, tra i quali l'integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale. L'album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Arciuli ha pubblicato il volume Rifugio intermedio. Il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone e di recente Musica per pianoforte negli Stati Uniti per la Edt. Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci monografie sugli interpreti italiani di oggi, su Rai-RadioTre. È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati (Ohio). Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.


Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Gustav Mahler, Milano

(tel. 02.83389.401/2/3; orario biglietteria: a martedì a domenica 14.30 – 19.00)

Date concerti
Giovedì 8 marzo 2012 ore 20.30
Venerdì 9 marzo 2012 ore 20.00
Domenica 11 marzo 2012 ore 16.00

Leonard Bernstein
Sinfonia n. 2 The Age of Anxiety
Pianoforte Emanuele Arciuli
(37 minuti circa)

George Gershwin
A Rhapsody in Blue, per pianoforte e orchestra
Pianoforte Wayne Marshall
(16 minuti circa)

An American in Paris, suite orchestrale
(20 minuti circa)

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Wayne Marshall



Adriana Benignetti