Il grande violinista, diretto da Hubert Soudant, nel Concerto in re magg. di Beethoven
Mancava dal Teatro San Carlo da quasi 4 anni Uto Ughi: da quando, nel maggio del 2008, si esibì sul palco del teatro napoletano con il pianista Alessandro Specchi. Atteso ritorno, dunque, per il grande violinista, venerdì 17 febbraio ore 20.30 (e in replica, domenica 19 febbraio ore 18.00), che, diretto da Hubert Soudant, si esibirà nel Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven, compositore molto amato da Uto Ughi. Nella seconda parte del concerto, Soudant dirigerà l’Orchestra nella Sinfonia n. 2 in do magg. op. 61 di Robert Schumann, eseguita secondo la revisione di Gustav Mahler.
In occasione del concerto, venerdì 17 febbraio, nel foyer del Teatro San Carlo, s’inaugura la mostra “Arte e musica. Dipinti per Uto Ughi” a cura di Mimma Sardella: dedicata al violinista, l’esposizione vedrà dipinti selezionati tra le opere di Ettore De Conciliis.
L. van Beethoven, Concerto per violino e orchestra in re magg., I mov., Uto Ughi vl. (video caricato su YouTube da LeoSmessi)
Hubert Soudant è stato primo direttore dell’Orchestra del Salzburg Mozarteum per quasi dieci anni, portando questa formazione a riconoscimenti di livello mondiale, soprattutto per le interpretazioni in campo sinfonico. La sua brillante carriera internazionale inizia come Direttore Ospite a Parigi, in Germania e come Direttore Principale dell’Orchestra di Parma, passando per Tokyo e poi a Salisburgo. Particolarmente degne di memoria sono le sue interpretazioni del repertorio mozartiano e di opere del periodo classico viennese, definite dalla critica “originali e brillanti”. Nel 2006 ha diretto tra l’altro, Don Giovanni, con la regia di Franco Zeffirelli, mentre a Tokyo, ha riscosso grande successo il Titus, selezionata tra le migliori esecuzioni liriche dell’anno.
Robert Schumann, Sinfonia n.2 in do magg. op.61, IV mov., dir. George Szell (video caricato su YouTube da nyankothecat)
Uto Ughi è uno dei più famosi solisti del violino, internazionalmente riconosciuto, erede della più antica tradizione violinistica italiana. Si ricordano di lui gli inizi da enfant prodige, la sua prima esibizione in pubblico all'età di sette anni con la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Quando era solo dodicenne la critica scriveva di lui – Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo – da allora la sua carriera è inarrestabile. Ha suonato in tutto il mondo, nei principali Festival e con le più rinomate orchestre sinfoniche, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov. Notevole anche la sua produzione discografica che spazia dai concerti di Beethoven e Brahms, l'integrale dei concerti di Mozart, fino alle sonate di Bach. Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato i festival “Omaggio a Venezia”e “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002), al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici e mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale. Entrambi i festival hanno previsto concerti aperti al pubblico e la valorizzazione dei giovani talenti formati nei conservatori italiani. Dal 2003 è ideatore, fondatore e direttore artistico del festival “Uto Ughi per Roma”. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile e, nel 1997, il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744 (forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti) e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer”, perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
TEATRO DI SAN CARLO, Napoli
Venerdì 17 febbraio, ore 20.30
Domenica 19 febbraio, ore 18.00
Ludwig van Beethoven, Concerto in re magg. op. 61 per violino e orchestra
Robert Schumann, Sinfonia n.2 in do magg. op.61
Orchestra Sinfonica del Teatro di San Carlo
Direttore, Hubert Soudant
Violinista, Uto Ughi
Biglietti a partire da 20 euro
(infoline: 081.7972331-412-468; biglietteria@teatrosancarlo.it)
Adriana Benignetti