Venerdì 27 gennaio ore 20.30, un concerto “per non dimenticare”; in programma musiche di Dallapiccola e Fauré
Eteri Gvazava |
Luigi Dallapiccola
Georg Nigl |
«Il Requiem è stato composto senza ragione […] per puro piacere. Ho semplicemente cercato di allontanarmi dal convenzionale. […] la morte è una transizione felice, l'ispirazione alla gioia dell’aldilà piuttosto che un passaggio doloroso». Gabriel Fauré
Salvatore Caputo |
Sarà interamente dedicato al tema della memoria, il concerto straordinario che si terrà al Teatro San Carlo di Napoli venerdì 27 gennaio ore 20.30 (il 27 gennaio viene celebrato in molti Paesi come il “Giorno della Memoria”, per ricordare il giorno in cui, nel 1945, l’Armata Rossa irruppe nel campo di Auschwitz svelando la tragedia dell’Olocausto al mondo intero): in programma i Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola (eseguiti per la prima volta al San Carlo) e il Requiem di Gabriel Fauré, per soprano, baritono, coro misto e organo. Protagonisti dell’esecuzione l’Ensemble Strumentale e il Coro del Teatro San Carlo, diretti da Salvatore Caputo e i solisti: Ugo Maria Morosi (voce recitante), Eteri Gvazava (soprano), Georg Nigl (baritono), Riccardo Fiorentino (organo) .
Composti tra il 1938 e il 1941, I Canti di Prigionia – per coro misto, due pianoforti, due arpe, sei timpani, xilofono, vibrafono, dieci campane e un nutrito e variegato gruppo di altre percussioni – furono concepiti da Luigi Dallapiccola (Pisino d’Istria, 1904 – Firenze, 1975) come un trittico e ispirati a illustri “prigionieri” della storia (Preghiera di Maria Stuarda; Invocazione di Boezio; Congedo di Girolamo Savonarola). Ispirati ai principi di libertà e protesta, questi canti rivelano una presa di posizione esplicita, da parte del compositore, contro ogni forma di oppressione o di limitazione delle libertà individuali e collettive: da ricordare che è risale proprio al 1938 la scelta di Benito Mussolini di appoggiare e adottare anche in Italia le leggi razziali antisemite già applicate in Germania da Adolf Hitler. Scelta, questa, che coinvolgeva personalmente Luigi Dallapiccola (la cui moglie era ebrea).
Nella seconda parte del concerto, in programma il Requiem per soprano, baritono, coro misto, organo e orchestra op. 48 di Gabriel Fauré, (Pamiers, Arlège, 1845 – Parigi, 1924): l’opera esprime un concetto di “memoria” che abbraccia in senso universale tutti gli olocausti e le stragi della storia e diventa parte del bagaglio filosofico e morale che quegli eventi tragici ci hanno lasciato.
Biglietti a partire da 20 euro
(infoline: 081.7972331-412-468; biglietteria@teatrosancarlo.it)
Adriana Benignetti