Un programma interamente dedicato alla musica russa per il 5° appuntamento con l’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano
(Foto: laverdi.org) |
Sarà Evgeny Bushkov, uno dei più interessanti direttori degli ultimi tempi, ad accompagnarci in questo affascinante e suggestivo viaggio in Russia, tra Čajkovskij e Šostakovič. Si inizierà con il Capriccio italiano di Pëtr Il’ič Čajkovskij (Votkinsk, 1840 – San Pietroburgo, 1893), cui seguirà il Concerto per pianoforte, tromba e archi n. 1 op. 35 di Dmitrij Šostakovič (San Pietroburgo, 1906 – Mosca, 1975), per terminare con il celebre e bellissimo Schiaccianoci sempre di Čajkovskij. Il concerto di Šostakovič sarà eseguito da Boris Petrushansky al pianoforte e Alessandro Caruana alla tromba.
Da non perdere anche la conferenza introduttiva (seconda conferenza del ciclo “Storia della musica russa”) che Fausto Malcovati, Enzo Beacco ed Elena Petrushankaya terranno giovedì 20 ottobre, ore 18.30 nel Foyer dell’Auditorium.
In origine doveva intitolarsi “Fantasia italiana”, ma all’ultimo momento, il titolo fu mutato in Capriccio italiano. Dedicato all’amico Karl Juliovic Davydov, descritto dallo stesso Čajkovskij come lo “zar dei violoncellisti”, il brano nasce dopo una vacanza del compositore in Italia tra il 1879 e il 1880: è un omaggio al Paese e rispecchia umori e stati d’animo e impressioni che durante i soggiorni a Firenze, Roma e Napoli s’impossessarono del compositore. Eseguito la prima volta a Mosca il 18 dicembre del 1880, il Capriccio, composizione ricca e variegata, piena di echi popolari e divertenti, rileva in pieno l’abilità di Čajkovskij di usare abilmente motivi e canzonette popolari, ottenendo, come disse il critico J. Warrack, una vera e propria «cartolina multicolore»: ritroveremo, descritti in musica, il calore degli italiani, le feste natalizie, gli stornelli toscani, la tarantella napoletana. 15 minuti di brillante ed emozionante musica!
Concluso nell’estate del 1933, il Concerto per pianoforte, tromba e archi n. 1 op. 35 (titolo originale “Concerto per pianoforte con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba), fu composto da Šostakovič con lo scopo dichiarato di ampliare il repertorio strumentale sovietico «per colmare un vuoto a causa della mancanza di grandi lavori da concerto». Diviso in quattro movimenti (Allegretto, Lento, Moderato e Allegro con brio), il concerto, della durata di circa 25 minuti, sfrutta temi e melodie tratte da opere di Beethoven (l’Appassionata), di Haydn, da brani popolari (come le canzoni ebree di Odessa) e da parodie della stessa musica di Šostakovič (come nell'assolo di tromba del IV movimento dove viene utilizzato il tema del finale composto per l'opera di Erwin Dressel Il povero Colombo).
Caricato su YouTube da PianistaItaliana in data 26/nov/2009
Composta tra il 1891 e il 1892 ed eseguita per la prima volta il nel 1892 a San Pietroburgo, con la direzione dello stesso Čajkovskij, la suite per il balletto lo Schiaccianoci, ebbe un successo straordinario immediato. Il compositore decise così di estrarne 8 movimenti (Ouverture miniature, Marcia, Danza della fata confetto, Danza russa, Danza araba, Danza cinese, Danza degli zufoli, Valzer dei fiori), eseguiti molto frequentemente nelle sale da concerto. Dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (Königsberg, 1776 – Berlino, 1822), adattato da Alexandre Dumas, il lavoro fu proposto al compositore dal grande coreografo Marius Petipa, con il quale Čajkovskij aveva già collaborato. È un mondo di fiaba, quello presentato, dove s’incontrano una fata e il suo palazzo incantato nel regno dei dolci, fiocchi di neve e fiori che danzano e giocattoli che si animano, un esercito di topi cattivi guidati dal loro re e uno schiaccianoci a forma di soldatino che dopo averli combattuti si trasforma in un principe azzurro. Del balletto,vengono proposte, durante il Concerto, le due Suite op.71 a e b.
Considerato uno dei direttori più interessanti degli ultimi tempi, Evgeny Bushkov si è imposto all’attenzione del mondo musicale innanzitutto come straordinario violinista, vincitore di quattro tra i maggiori concorsi violinistici al mondo: Wieniawski (1986), Queen Elizabeth (1989), Tchaikovsky (1990), e il primo Henryk Szeryng Foundation Award (1992). Il suo debutto come direttore è avvenuto nel 1999, in Francia, con la Festival Orchestra dell’International Festival di Luxeuil: da quel momento in poi, Bushkov ha diretto importanti orchestre di tutto il mondo, solisti di grandi prestigio, riscuotendo ovunque grandi consensi di critica e di pubblico. Dal 2002 ricopre l’incarico di Direttore della State Symphony Orchestra Novaya Rossiya e, dal settembre 2009, è Direttore principale e Direttore artistico della Minsk Chamber Orchestra. Nel 2003 Bushkov ha fondato le “Educational Concert Series for Children”, una serie di concerti durante i quali, nella doppia veste di direttore e lettore, Bushkov ha sperimentato programmazioni uniche e innovative, culminate nella direzione delle prime russe delle due opere per bambini di G. C. Menotti e D. Krivitsky.
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Diplomatosi in tromba (nel 1996 secondo il diploma tradizionale e, nel 2008, al biennio superiore di secondo livello con la votazione di 110 e lode) presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Alessandro Caruana inizia, a partire dal 1998 a partecipare ad audizioni e concorsi che lo portano a collaborare con orchestre ed enti lirici, tra i quali: l’Orchestra Sinfonica di Savona, la Filarmonica di Torino, la Filarmonica Italiana, l’Orchestra Guido Cantelli di Milano, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra Nazionale della RAI, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Orchestra della Svizzera Italiana. Dal giugno del 2005 ricopre il ruolo di prima tromba presso l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. È docente di tromba preso gli Istituti Civici A. Gandino di Bra (CN) e Baravalle di Fossano.
(Foto: cidim.it) |
Nato a Mosca nel 1949 da genitori musicisti, Boris Petrushansky viene ammesso a soli 8 anni alla Scuola Centrale presso il Conservatorio di Mosca. Nel 1964, quindicenne, Petrushansky incontra uno dei più grandi musicisti viventi, Heinrich Neuhaus, diventandone il suo ultimo allievo, anche se per pochi mesi (Neuhaus morì nell’ottobre del 1964); mesi determinanti, sotto molti aspetti, per lo sviluppo della sua personalità. Il percorso proseguirà, poi, sotto la direzione di Lev Naumov, allievo e assistente di Neuhaus. La vittoria in tre importanti concorsi internazionali (Leeds 1969, Monaco 1970, Mosca 1971) è seguita da una lunga pausa dedicata al completamento degli studi e terminata con la vittoria al Concorso Casagrande di Terni nel 1975, cui fece seguito una rilevante tournée. Boris Petrushansky si è esibito sui più importanti palchi di tutto il mondo, diretto da direttori di prestigio (tra i quali, Salonen, Fedoseev, Gergiev, Latham-Koenig e Jurowsky) e con collaborazioni importanti (tra i suoi partner musicali ricordiamo I. Oistrakh, M. Maisky, C. Gasdia, M. Brunello e il Quartetto Borodin). Trasferitosi, dal 1991, in Italia dove insegna presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, Boris Petrushansky continua, parallelamente, un’intensa attività concertistica in Italia, Russia, Germania, Austria, USA, Giappone, Francia, Svezia, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Spagna, Belgio, Slovenia, Polonia, Ungheria, Israele, Egitto, Messico, Taiwan, Sud Africa, Corea del Sud. Ha registrato per le etichette: Melodia (Russia), Art & Electronics (Russia-USA), Symposium (UK), Fone, Dynamic, Agora, Stradivarius (Italia). È, inoltre, membro della giuria di importanti concorsi internazionali e tiene regolarmente masterclasses negli USA, UK, Irlanda, Germania, Francia, Belgio, Giappone, Corea del Sud, Russia, Polonia.
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00)
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00)
Giovedì 20 ottobre 2011 ore 20.30
Venerdì 21 ottobre 2011 ore 20.00
Domenica 23 ottobre 2011 ore 16.00
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Capriccio italiano op. 45
Dmitrij Šostakovič
Concerto per pianoforte, tromba e archi n. 1 op. 35
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Lo Schiaccianoci, Suite 1 e 2 op. 71a e 71b
Venerdì 21 ottobre 2011 ore 20.00
Domenica 23 ottobre 2011 ore 16.00
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Capriccio italiano op. 45
Dmitrij Šostakovič
Concerto per pianoforte, tromba e archi n. 1 op. 35
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Lo Schiaccianoci, Suite 1 e 2 op. 71a e 71b
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Boris Petrushansky
Tromba Alessandro Caruana
Direttore Evgeny Bushkov
Adriana Benignetti