13 settembre 2011

LaVerdi riparte da Berlioz e Beethoven

Al via giovedì 15 settembre la XIX stagione sinfonica con Zhang Xian e Lars Vogt



Dopo lo strepitoso successo del concerto di domenica 11 settembre in un Teatro alla Scala gremitissimo, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dà il via alla sua XIX stagione, giovedì 15 settembre alle ore 20.30: a guidare l’orchestra, ancora una volta Zhang Xian, e, ospite graditissimo, il tedesco Lars Vogt, uno dei pianisti più apprezzati della sua generazione.


La serata si aprirà con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in Mi bemolle maggiore op. 73 di Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 – Vienna, 1827), composto tra il 1808 e il 1810 e dedicato all’arciduca Rodolfo. Conosciuto con il titolo Imperatore, il concerto è diviso in tre movimenti: Allegro, Adagio un poco mosso, Rondò: Allegro. Il primo movimento inizia, dopo un accordo orchestrale, con una cadenza del pianista di carattere virtuosistico seguita da un Tutti orchestrale, con cui vengono presentati i due temi fondamentali. L’Adagio, in si maggiore, presenta un tema cantabile e dolce, con una presenza notevole di trilli nel pianofote, e mostra una fusione tra lo strumento solista e l’orchestra. Infine, attraverso una discesa cromatica da si a si b (dominante di mi b) si arriva al Rondò, dal carattere gioioso, dove il dialogo tra pianoforte e orchestra diviene sempre più serrato.


I movimento


II movimento



III movimento

(Video caricati su Youtube da Stravinskij0 in data 29/03/2008)
Leonard Bernstein, dir.; Krystian Zimerman, pf.; Wiener Philharmoniker



Segue, poi, la Symphonie fantastique op. 14 di Hector Berlioz (La Côte-Saint-André, 1803 – Parigi, 1869), “dramma strumentale” in cinque episodi (Rêveries. Passions, Un bal, Scène aux champs, Marche au supplice e Songe d’une nuit de sabbat), composto nel 1830 a soli 27 anni. Il brano è celebre soprattutto per essere stato uno dei primi esempi di musica dichiaratamente a programma, cioè con un rimando extramusicale ben preciso a cui la scrittura si ispira. Questa la vicenda, che Berlioz illustrò minuziosamente con una descrizione di ogni sezione: Un giovane musicista, sensibile e fantasioso, si è avvelenato con l’oppio, per la disperazione causata dai tradimenti della donna amata; non muore, ma cade in un lungo sonno pieno di allucinazioni. L’immagine della donna è trasformata in una sorta di “idea fissa” (idée fixe) che ritorna costantemente durante il sogno. I. Rêveries. Passions: Il protagonista ripensa al periodo precedente l’incontro con la donna amata; poi, si ricorda dell’amore e della angosce da esso provocate. II. Un bal: L’artista incontra la donna durante una festa danzante; musicalmente, in quest’episodio, il suono delle arpe ha un ruolo fondamentale. III. Scène aux champs: Una sera, il protagonista osserva due pastori che intonano la tipica melodia pastorale svizzera, il ranz des vaches e, grazie a quest’atmosfera bucolica, riesce a trovare conforto, anche se per poco tempo. Ritorna, infatti l’idea fissa e, quindi, il turbamento. IV. Marche au supplice: L’artista sogna di ammazzare la donna e di venire condannato; una marcia solenne e cupa accompagna la processione. V. Songe d’une nuit de sabbat: Il protagonista sogna di trovarsi in un Sabba infernale, circondato da streghe e mostri: l’idea fissa ritorna, con un motivo di danza triviale. È la donna amata che arriva al Sabba e si unisce alla danza infernale: rintocchi di campane intonano il Dies irae. Hector Berlioz fu ispirato da un amore reale per l’attrice irlandese Harriet Smithson che sposò, poi, nel 1833, dopo un corteggiamento di anni. Eseguita per la prima volta, nel 1830, al Conservatorio di Parigi, sotto la direzione di François Habeneck, la sinfonia divenne un punto di riferimento irrinunciabile per il romanticismo musicale e suscitò in particolare l’ammirazione di Schumann che ne fece una lunga recensione e analisi nel 1835.



(Video caricato su Youtube da orso1149 in data 27/02/2010) 
Leonard Bernstein conducts the "Orchestre National de France" in Berlioz's Symphonie Fantastique 5th Movement: Larghetto, Allegro (Songe d'une nuit de Sabbat)
Paris, 1976

Il concerto sarà anticipato, mercoledì 14 settembre alle ore 20.30, al Teatro Grande di Brescia.

Dal 1990, anno in cui vinse il secondo premio al “Leeds International Piano Competition” Lars Vogt, nato in Germania nel 1970, ha intrapreso una brillante carriera concertistica in tutto il mondo. Molto intensa è la collaborazione con i Berliner Philharmoniker, dove Vogt è stato primo Pianista Residente nella stagione 2003/04. Altre collaborazioni negli ultimi anni includono la residenza alla Mozartwoche di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker e Christoph Eschenbach e con la Mahler Chamber Orchestra e Daniel Harding, così come concerti con New York Philharmonic, Chicago Symphony, NHK Symphony, London Symphony, Royal Concertgebouw, Chamber Orchestra of Europe, Bayerische Staatsorchester, Dresden Staatskapelle e Santa Cecilia di Roma. Vogt si dedica con passione anche alla musica da camera e ai recital solistici che ha tenuto nelle principali capitali musicali tra cui Londra, Parigi, Monaco, Madrid, Roma e New York. Nella stagione 2011/12 il pianista sarà impegnato in una serie di concerti nel Nord America, con le orchestre di Toronto, Cleveland e Seattle e sarà in tournée con Christian Tetzlaff toccando New York e Philadelphia: sarà, inoltre, ospite della London Philharmonic Orchestra con Vladimir Jurowski a Londra e in tournée in Europa con Yannick Nézet-Seguin.Tra gli altri maggiori impegni figurano New Japan Philharmonic con Daniel Harding, Orchestre Philharmonique de Radio France con Myung-Whun Chung, Rotterdam Philharmonic, Orquesta Nacional de España e le orchestre di Berlino, Amburgo, Colonia, l’Orchestra Verdi di Milano, ORT e Copenhagen. Tra gli impegni solistici in recital spiccano l’International Piano Series di Londra e la Konzerthaus di Vienna. Vogt ha al suo attivo 15 dischi con l’etichetta EMI; tra questi meritano menzione la Kammermusik n. 2 di Hindemith con i Berliner Philharmoniker e Claudio Abbado, i Concerti di Schumann, di Grieg e i primi due Concerti di Beethoven con la City of Birmingham Symphony Orchestra e Simon Rattle.



Nata a Dandong in Cina, Zhang Xian – formatasi al Conservatorio Centrale di Beijing, ottenendo sia la Laurea sia il Master of Music – ha debuttato professionalmente a vent’anni con Le nozze di Figaro alla Central Opera House di Beijing. Trasferitasi negli Stati Uniti nel 1998, dopo la vittoria al Maazel/Vilar Conducting competition nel 2002, ha definitivamente lanciato la sua carriera a livello internazionale. Al suo 3° anno come Direttore Musicale de laVerdi, Zhang Xian stata Direttore Associato della New York Philharmonic (prima titolare della Arturo Toscanini Chair) per tre anni, dopo esserne stata Direttore Assistente e, attualmente, è Direttore Artistico della NJO/Dutch Orchestra e dell’Ensemble Academy con cui ha tenuto il suo primo corso estivo nell’agosto 2011. Sempre più richiesta come direttore ospite in Europa, dove attualmente vive, Zhang Xian sarà prossimamente alla guida dei Wiener Symphoniker, dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, dell’Orchestre National Bordeaux Aquitaine e Residentie Orkest, della London Symphony, della Oslo Philharmonic, della Netherlands Radio Philharmonic, della Royal Stockholm Philharmonic, della BBC Scottish Symphony e della Gothenburg Symphony Orchestra e, nel 2013/2014 tornerà a dirigere la Royal Concertgebouw Orchestra. Proficui e intensi rimangono, inoltre, i rapporti con orchestre del Nord America, tra le quali la National Symphony Orchestra di Washington e la Chicago Symphony Orchestra: gli appuntamenti della presente e della futura stagione includono le orchestre sinfoniche di New Jersey, Cincinnati, Pittsburgh, Seattle, Atlanta e Indianapolis. Zhang Xian mantiene un forte legame con l’orchestra della Juilliard School e di recente ha presentato la prima mondiale di un nuovo lavoro di Augusta Read Thomas al Lincoln Center. Come direttore d’opera Zhang Xian ha fatto un sensazionale debutto con La bohème per la English National Opera nella primavera 2007, dove ritornerà nella Stagione 2013/2014. Ha diretto Turandot a Beijing nel maggio 2009. Debutterà con la De Nederlandse Opera nel gennaio 2012 in una rappresentazione con due opere e la regia di Robert Lepage: Renard e Le Rossignol di Stravinskij. Impegni futuri includono il suo debutto al Teatro alla Scala nella Stagione 2013/14 e recite di Turandot al Schleswig Holstein Festival nell’estate 2012.

Giovedì 15 settembre 2011 ore 20.30
Venerdì 16 settembre 2011 ore 20.00
Domenica 18 settembre 2011 ore 16.00

Ludwig van Beethoven

Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in Mi bemolle maggiore op. 73 Imperatore
Hector Berlioz
Sinfonia fantastica op. 14
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Lars Vogt
Direttore Zhang Xian

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3
Orario biglietteria
dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00
Biglietti
Euro 13,00/25,50/33,00/40,00
Adriana Benignetti