14 settembre 2011

A colloquio con Gaetano Santangelo: una vita per la musica

«La cultura non è un costo, ma un investimento e come tale andrebbe trattata»

Per chi, come me, ha visto, adolescente, nascere Amadeus e lo ha considerato, negli anni, un punto di riferimento fondamentale nella propria formazione musicale, conoscere Gaetano Santangelo, suo direttore storico, rappresenta una curiosità molto forte.  


Curiosità divenuta, da qualche mese, quasi necessità impellente; da quando, cioè, ho deciso anch’io, nel mio piccolo, di provare a scrivere sulla musica. Inevitabile, allora, confrontarsi con chi da decenni ha fatto di questo mestiere una ragione di vita!

Mai e poi mai avrei però immaginato che questo piccolo “sogno nel cassetto” potesse realizzarsi in maniera così facile e veloce. “Domandare è lecito, rispondere è cortesia” dice un saggio proverbio e Santangelo, signore d’altri tempi e maestro di cortesia, risponde, immediatamente, alla mia richiesta d’intervista. L’appuntamento è, naturalmente, a Milano, nella redazione di Amadeus.
Fortunatamente, arrivo con qualche minuto di anticipo; fortunatamente perché, accompagnata da un gentilissimo collaboratore, ho l’opportunità di compiere un tour guidato: amministrazione, redazione/grafica, ufficio del tecnico del suono, ufficio del direttore e, ovunque, riviste, cd, locandine con copertine storiche di Amadeus. Mi sento un po’ come un bambino in un negozio di caramelle, entusiasta e stupita da cotanta bellezza!

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Adriana Benignetti