03 giugno 2011

A colloquio con Francesca Dego, fenomenale violinista: 22 anni in musica

«Tutte le persone con cui ho suonato, ognuna in maniera diversa, mi hanno regalato delle emozioni fortissime»


Francesca Dego (Foto di Marco Cambiaghi)

Londra-Cervia-Ravenna-Monforte d’Alba-Londra-Siena: non è un nuovo itinerario turistico suggerito da qualche agenzia di viaggi, ma il calendario con le ultime date dei concerti di Francesca Dego. Tappa intermedia, sempre Milano, dove la Dego vive: da sola, da quando aveva 17 anni. «I miei si erano trasferiti a Milano, per permettermi di studiare al Conservatorio. Quando ho compiuto 17 anni, hanno deciso di tornare sul lago di Como. A volte, quando torno da un viaggio, mi manca un po’ la mamma che mi coccola. Quando devi fare tutto da sola, è dura». 


Incontro la Dego a Milano, in Conservatorio, prima di una prova con la pianista Francesca Leonardi, che è anche la sua migliore amica. Avevo già ascoltato questa bravissima (e bellissima) violinista in concerto, rimanendo incantata dal suo talento, ma anche dalla sua maturità musicale, notevole in una ragazza così giovane. Conoscerla di persona, però, mi lascia davvero sbalordita.

Nonostante il talento eccezionale, la bellezza, la sua vita un po’ “speciale” – di sicuro differente da quella di tante sue coetanee – Francesca è una ragazza molto semplice, gentilissima, sorridente; risponde con estremo garbo al mio “interrogatorio” e lo fa con una proprietà di linguaggio e una consapevolezza sorprendenti. Abituata, da sempre, a una vita “singolare”, fatta di sacrifici e di rinunce ma anche di tantissime soddisfazioni, la Dego, ha avuto, dalla sua, un talento eccezionale e una passione, fortissima, scoperta fin da bambina.

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Adriana Benignetti