12 maggio 2011

“Jewels” debutta alla Scala. Il balletto di Balanchine sarà in scena dal 12 al 26 maggio


George Balanchine (Foto: giornaledelladanza.com)
Presentato per la prima volta a New York il 13 aprile del 1967, Jewels, balletto in 3 parti di George Balanchine, nasce da un incontro: quello tra un gioielliere, Claude Arpels, e lo stesso coreografo che, rimasto impressionato da una collezione di gioielli da “Van Cleef & Arpels” a New York, decide di utilizzare le gemme preziose per i costumi di un nuovo balletto. Prende così vita questo splendido Trittico, dove ogni sezione si avvale della musica di un compositore: Gabriel Fauré in Emeralds, Igor Stravinskij in Rubies e Pëtr I’lič Čajkovskij in Diamonds

Eseguite spesso separatamente, le tre sezioni sono, per la prima volta, presentate insieme integralmente. Il balletto, realizzato con la collaborazione di Karinska per i costumi, si avvale della presenza dei ballerini: Leonid Sarafanov, Alina Somova, Polina Semionova e Giullaume Côté. Quest’ultimo sostituirà Roberto Bolle nelle recite del 12, 14 e 15 maggio: è lo stesso Bolle a spiegare il motivo della sua assenza: «Dopo un periodo di riposo forzato per un’infiammazione alla fascia plantare che si è fatta viva durante le recite di Gala des Ètoiles, ho ripreso a partecipare alla lezione e agli allenamenti giornalieri, ma i medici mi sconsigliano di sottopormi ancora per una settimana a grandi sforzi. Mi vedo così costretto a rinunciare a ‘Jewels’, un appuntamento cui tenevo tantissimo, l’ultimo di una stagione scaligera ricca e piena di debutti e soddisfazioni (Serata Forsythe, Onegin, L’histoire de Manon, Gala des Ètoiles). Sono molto dispiaciuto».

Emeralds (Smeraldi)
“La Francia dell’eleganza, del lusso, dello chic, dei profumi”: questa l’atmosfera che si respira in Emeralds, prima sezione del balletto dove due coppie, tre solisti e dieci ballerine danzano su brani di Gabriel Fauré tratti da Pelléas et Mélisande (Prélude, Fileuse, Sicilienne), da Shylock (Entracte, Nocturne, Épithalame e Finale), quindi nuovamente da Pelléas et Mélisande (La mort de Mélisande).

Rubies (Rubini)
Ispirata direttamente alla musica di Stravinskij e concepita in stretto accordo con lo stesso compositore, la seconda sezione vede sul palco una coppia, un solista e un corpo di ballo maschile e femminile. Il Capriccio per piano e orchestra di Stravinskij, in tre movimenti (Presto, Andante rapsodico e Allegro capriccioso ma tempo giusto), fu composto nel 1929, prendendo spunto dalla musica di Carl Maria von Weber. Sarà il bravissimo e raffinato Roberto Cominati a eseguire il brano.
Diamonds (Diamanti)
È ai balletti imperiali russi che s’ispira l’ultima sezione del trittico, che si avvale della musica di Čajkovskij (ultimi quattro movimenti della Sinfonia n.3 in re magg.): protagonisti una coppia, un gruppo di solisti e un ampio corpo di ballo.

Coreografia: George Balanchine. Scene: Peter Harvey. Costumi: Karinska. Supervisione ai costumi: Holly Hynes. Direttore: David Coleman (12, 14, 15, 18, 19, 20, 21, 22 maggio); Alessandro Ferrari (24, 25, 26 maggio).
Durata dello spettacolo: 2 ore.
Biglietti: da 10 a 115 euro.

Per informazioni:
Teatro alla Scala – Piazza Scala
www.teatroallascala.org 02.72.00.37.44

Adriana Benignetti